Oggi è la festa della mamma: perché non festeggi andando a fare shopping con il tuo bimbo o la tua bimba?
Ecco adesso ti immagino con questa faccia qui:
Pensaci: quando siete nei negozi chi tira fuori dalla pila dei vestiti neri quell’unica maglia arancione e ti dice: “mamma con questo colore staresti benissimo?”
Quando ti trucchi in modo diverso o indossi qualcosa di colorato, chi ti fa i complimenti e ti dice “come sei bella mamma?”
Sono certa che tu pensi: “me lo dice perché è il mio pargoletto, cuore di mamma!”
Non è vero! Te lo dice perché è il tuo miglior consulente d’immagine.
Mi capita spesso di ricevere messaggi come questo dalle mie clienti che sono mamme:
I bambini hanno una capacità maggiore rispetto agli adulti di riconoscere gli accostamenti di colore.
I tuoi figli sanno che la felicità è a colori.
I tuoi figli sono felici di vederti più colorata.
I tuoi figli sono felici di vederti bella.
I tuoi figli sono felici di vederti brillare.
E soprattutto i tuoi figli riconoscono la magia della consulenza d’immagine.
Pensaci: qual è il colore più presente nel tuo guardaroba?
Provo a indovinare: nero, beige, grigio, blu, forse azzurro.
Quando eri bambina come era il tuo guardaroba?
Coloratissimo! Io ricordo ancora il mio periodo arancione pieno di ottimismo.
Se da bambini cerchiamo colori vividi e sgargianti, perché con il tempo li dimentichiamo e diventiamo beige, grigi, neri?
I bambini non hanno bisogno di fare l’analisi del colore con me, loro sanno già quali sono i colori che li fanno sentire meglio e illuminano la loro personalità.
I bambini non acquistano per dovere, non sono influenzati da regole o must have, loro seguono l’istinto e la gioia di indossare qualcosa che provoca loro emozioni positive.
I bambini seguono i loro sentimenti per decidere in che modo presentarsi al mondo.
I bambini cercano capi di abbigliamento che parlano della loro personalità.
I bambini vogliono comprare e indossare quello che somiglia loro, senza pensare ad altro che ad un espressione genuina di quello che sono.
I bambini con la moda si divertono e la usano come uno strumento.
Nel momento in cui realizzano di essere degli individui e iniziano a rivendicare la loro individualità una delle prime cose che fanno è decidere come vestirsi.
Capiscono che poter scegliere è una opportunità di comunicazione.
Investono del tempo nel comprendere se vogliono una maglietta piuttosto che un’altra, costruiscono i look con precisione, si arrabbiano se qualcun altro sceglie per loro (mamma noo quella maglietta nooo) e danno attenzione alla loro decisione.
Capiscono che la scelta di cosa indossare li definirà e apprezzano la possibilità di avere uno strumento tutto nuovo per comunicarsi e raccontare la loro unicità.
E di fatto la moda permette loro di dire: questo sono io e se decido di mettere due scarpe di colore diverso lo posso fare, perché io sono unico e ho il diritto di pensare diversamente da chiunque altro.
Se poi mi abbino anche ai differenti colori presenti nel mio vestito ancora meglio.
(foto della bimba di Elena: Elena è venuta al mio corso su come trovare il tuo stile e comunicare con la moda e ha capito che aveva molto da imparare da sua figlia :))
I bambini si ammirano allo specchio con i loro vestiti nuovi, osservano le pieghe dei pantaloncini, i ricami e i disegni sulle magliette.
I bambini si innamorano dei loro vestiti.
Io ancora mi ricordo i miei capi preferiti da piccola e la sensazione di benessere che mi procurava mettermeli addosso.
I bambini capiscono che indossare gli abiti che amano darà loro la sicurezza necessaria per affrontare il mondo.
I bambini capiscono che, indossare i vestiti che amano, li farà sorridere di più e li aiuterà a riconoscere la loro bellezza.
I bambini capiscono anche che con gli abiti possono raccontare le loro passioni.
Quando esclamano “voglio la maglietta di Peppa Pig” non parlano di tendenze, non desiderano un particolare disegno sulla maglia perché è di moda o perché lo hanno anche gli amici.
Vogliono quel disegno sulla maglia perché si identificano in un certo personaggio e/o apprezzano i valori che il personaggio comunica loro.
Indossare la maglia con Peppa Pig sarà come dire agli altri: io amo Peppa Pig, è fantastica, mi fa sentire bene quando la guardo, lei parla di amicizia, lei sorride, lei mi fa sentire felice e io voglio avere su di me, addosso a me, come una seconda pelle, tutte queste cose positive.
I bambini sanno che l’abito non fa il monaco ma sanno anche che se tu sei una principessa il miglior modo per farlo vedere agli altri è vestirsi da principessa.
I bambini capiscono il magico potere degli accessori: basterà una coroncina in testa per rendere evidente chi tu davvero sia. Un accessorio spiegherà subito il meglio di te anche quando sarai in pigiama.
(in foto Emma figlia della mia amica Virginia Sciré di Allegri Briganti, una delle bambine più belle del mondo)
“Voglio una gonna di tulle per fare la ballerina” non è un desiderio futile o una tenera frase, è la volontà di affermarmi attraverso l’abbigliamento.
È avere la forza di usare un mezzo visivo molto potente per darmi importanza, per credere in quello che posso essere, in quello che posso diventare.
Noi che siamo adulti questa forza un po’ la abbiamo persa ma, per fortuna, ci sono i nostri bambini che, ancora puri e senza sovrastrutture, ci possono aiutare a ritrovare una nuova relazione con i nostri vestiti.
Quindi, almeno oggi che è la tua festa, mamma fatti questo regalo: ascolta il tuo bambino o la tua bambina quando ti dirà: “Mamma saresti bellissima con questo vestito colorato”.
Vai in camerino, provalo, sorriditi e sorridi al tuo bambino.
Buona giornata!
Otfinowska Renata dice
Anna questo articolo è veramente bello . Mia figlia di due anni si sceglie vestiti da sola, ci vuole mezza ora ma i suoi abbinamenti coloristici sono sempre perfetti , è proprio bravissima. Infatti mi sono detta che ora mi farò aiutare da lei nella scelta dei colori da indossare. Grazie per questo articolo cosi caldo e cosi vero
Arianna dice
Meraviglioso questo post! mia figlia mi dice che sono bella nelle situazioni più informali, quando sono rilassata e “finalmente” sorrido veramente! Grazie!