La scorsa settimana sono stata docente presso Zalando.
Sì quelli delle pubblicità che vedi in tv.
Sono volata a Berlino e ho tenuto una giornata di formazione ai content editor e content curator che lavorano per Zalando.
È stata una esperienza bellissima che mi ha insegnato moltissimo.
La più importante di tutte è stata questa:
accetta la sfida e migliorerai te stessa.
Stavo girando le riprese del video di cui ti raccontavo in questo post quando mi arriva una mail in cui Jessica di Zalando mi scrive: “Ti piacerebbe fare la docente qui da noi?”.
(n.d.a con Zalando avevo già collaborato molte volte in occasione di consulenze , post ed eventi formativi ma finora sempre in italiano)
Il mio primo pensiero: “Oddio, sono già stata a trovarli e lì ci sono persone di tutte le lingue che lavorano insieme, la formazione sarà sicuramente da tenere in inglese, help!”.
Il secondo pensiero: “Però sarebbe una cosa molto bella mettermi in gioco professionalmente, ancora una volta”.
Così finita la giornata di riprese prendo il mio bel trenino che da Milano mi porta verso Venezia e rispondo a Jessica che sì mi sarebbe piaciuto.
In fondo chi sono io per contraddire Shonda e il suo anno del sì?
Così ho deciso di alzare la mia personale asticella ancora una volta , mettendo alla prova le mie insicurezze e anche la mia sindrome dell’impostore.
Sono seguite una skype call con Jessica e Roma, le organizzatrici della giornata, in cui abbiamo discusso di tutti i dettagli (in inglese ovviamente che Roma è polacca) ed lì ho realizzato che l’evento sarebbe stato i primi di settembre (il 6 per la precisione).
Io il 25 Luglio mi sono operata al setto nasale, deviato da quell’incidente stradale di 5/6 anni fa, grazie a cui ho rischiato la vita, mi sono rotta il naso e ho deciso di lasciare il tempo indeterminato per realizzare il mio sogno.
Avevo scelto proprio quella data perché mi permetteva una convalescenza lunga, sfruttando l’Agosto italiano in cui tutti (clienti compresi) sono in vacanza.
Non volevo certo rinunciare all’operazione, né alla già programmata settimana di vacanza in montagna a fine Agosto.
Così mi sono organizzata e ho lavorato alla preparazione della giornata di formazione prima e dopo (anche il 15 Agosto sì).
È stato un lavoro intenso.
Dopo anni di corsi di formazione certo avevo ben chiaro in testa cosa avrei detto ma, come sempre, il corso è stato studiato su misura per il mio cliente.
E preparato in lingua.
Sono riuscita a fare tutto (accumulando un po’ di ritardo con l’inizio dei lavori con i miei clienti già fissati per l’Autunno che spero però di riuscire a recuperare).
È stata dura?
Certo!
Sono arrivata a Settembre stanca?
Certo! (lo vedi anche dalla mia faccia nelle foto)
Ho rinunciato a sole e mare (che ho sotto casa peraltro)?
Certo!
Mi sono mai pentita di aver detto di sì?
Certo!
Ma ogni volta mi ricordavo la fortuna che ho ogni giorno di stare vivendo esattamente il mio sogno.
E sapevo che se, fossi tornata indietro nel tempo indossando dei jeans Levi’s (dai cogli la citazione) e lo avessi raccontato a quella trentenne, che aveva preso tra le mani tutto il suo coraggio e aveva lasciato le calde mura dell’azienda per lanciarsi nel vuoto (senza peraltro la certezza di avere un paracadute che si sarebbe aperto), le sarebbero venuti gli occhi a forma di cuore.
La giornata è andata benissimo.
Anche perché indossavo il mio abito divisa del momento.
La mattina ho fatto formazione di aula.
In una location fantastica.
Ho spiegato tutti i fattori di cui tenere conto per lavorare sullo stile di una persona.
Non basta, infatti, che una maglia sia trendy o facile da descrivere.
Venderai di più se spiegherai a chi potrebbe acquistarla:
- perché è adatta per valorizzare il suo fisico,
- quale colore scegliere per comunicarsi al meglio,
- come questo colore potrebbe illuminare il suo incarnato,
- cosa racconterà della sua personalità.
E vincerai se suggerirai degli abbinamenti per costruire un look che cliente possa visualizzare addosso a sé e in azione, nella sua quotidianità.
Outfit creati al pomeriggio durante una esperienza in cui, i partecipanti alla giornata formativa, sono stati divisi in gruppi e abbinati ad una modella/o e ad una rella di vestiti .
Vestiti che io avevo precedentemente selezionato dall’e-commerce, sulla base delle foto dei modelli e delle loro risposte alle domande di un questionario che avevo preparato (che lo stile di una persona deve tenere conto sia del suo fisico che della sua personalità).
“Create il look che questa persona sceglierebbe per questa occasione (la vita di ufficio, un matrimonio, il week end di relax etc).
Mettete a frutto tutto quello che avete imparato finora e ragionate su forme, colori e personalità.
Via all’osservazione e alle domande ai modelli”.
Io seguivo “i miei studenti” passo passo, dando consigli e aiutando a maturare le giuste decisioni.
Ed ad un certo punto è scattata pure la prova di introspezione cromatica su qualche intrepido volontario.
È stato affascinante analizzare insieme a loro come, se e perché, i look pensati dai miei “studenti”, alla fine della prova, fossero in linea con quelli ideati da me in principio.
È stata una giornata intensa, piena di sorrisi, luminosità ed efficienza (sono tedeschi mica per niente).
Non ho mai visto disallestire una sala a quella velocità, più o meno la stessa con cui consegnano gli ordini e ritirano i resi).
Ho incontrato delle persone interessanti e piene di vitalità.
Che si sono messe in gioco con gioia e fiducia.
Compresi i modelli: persone normali scelte perché corrispondenti ai clienti tipo di Zalando.
A questo riguardo: un abbraccio speciale a Janet che quel giorno ha scoperto gli abitini corolla e quanto è bella.
Abbiamo parlato tanto e in un inglese pronunciato con inflessioni di tutti i tipi (francese, polacco, tedesco, veneto ;))
Sono stata felicissima di aver detto di sì.
E ringrazio di cuore Roma, Jessica e il team Zalando per avermi coccolata e messa sempre a mio agio.
You are super girls!
Ti confesso che la scorsa settimana è stata davvero pazzesca e mi devo ancora riprendere.
A Berlino i primi tre giorni, a Venezia (casa) giovedì e a Ravenna per il Freelance Camp dal venerdì alla domenica.
Ma questo “tour de force” mi ha insegnato una cosa fondamentale:
ho capito che se solo lo voglio sono in grado di fare qualsiasi cosa.
E che, di sfida in sfida, migliora non solo la mia consapevolezza ma anche la mia sicurezza.
Così quando sono salita sul palco del Freelance Camp per sconfiggere la tensione, che sempre inevitabilmente c’è, continuavo a pensare:
“dopo una giornata di formazione in inglese da un colosso dell’e-commerce ti spaventerà mica la diretta via streaming?”.
E siccome io non sono certo wonder woman o una con poteri speciali (se non le mie smagliature) è chiaro che è tutto merito della sfida accettata.
Mi sa che Shonda ha proprio ragione su quella faccenda dei sì.
Ps: se vuoi vedere il mio intervento al Freelance Camp clicca qui: spiego quanto i colori che scegliamo raccontano di noi e veicolano il messaggio che vogliamo trasmettere, ancora prima che iniziamo a parlare.
E come sfruttare questo strumento di comunicazione.
Ps2: Se sei una insegnante di inglese e ti vuoi candidare per fare qualche ora di conversazione in lingua con me, bussa qui!
Per le cose belle è bene continuare ad allenarsi!
Ps3: È uscita una nuova data del corso su come trovare il tuo stile e imparare a comunicare con moda e immagine.
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