“Sarebbe bello seguire i miei sogni…ma…”.
“Un giorno lo farò, un giorno quando ci saranno le condizioni giuste”.
Perché: “ok i sogni ma io devo pagare le bollette!”
Ti è mai capitato di formulare queste frasi nella tua mente?
Magari sì, e dopo un po’, ti è anche successo di pensare: “adesso non sarà troppo tardi?”.
Ti capisco!
IL TEMPO DELLA CRISI
Anche io mi sono sentita così, come ti ho raccontato in questo post.
Io che ho seguito i miei sogni e li ho fatti diventare realtà.
Ma c’è voluta una tragedia sfiorata. Ci è voluto un incidente stradale che poteva portarmi via.
C’è voluto il pensiero: “e se fosse finita? Sarei stata davvero contenta della mia vita?”.
Solo così ho trovato il coraggio. Il coraggio di realizzare i miei sogni.
Il coraggio di andare incontro a me stessa.
(ecco l’immagine di copertina del mio primo sito nel 2012, in una foto scattata poco dopo “aver mollato tutto”)
Questo è il tempo della “tragedia costante” che osserviamo con occhi attoniti, sperando che, come un’onda prepotente, non ci sfiori, preoccupati per noi e per gli altri.
Una tragedia che si è fatta, nostro malgrado, quasi normalità.
Questo è il tempo della crisi.
Cito dal dizionario: “la crisi è una perturbazione o improvvisa modificazione nella vita di un individuo o di una collettività, con effetti più o meno gravi e duraturi”.
Questo è il tempo in cui ci rendiamo conto che “tutto può cambiare da un momento all’altro” e che le nostre certezze possono diventare “costanti incertezze”.
Questo è il tempo in cui stiamo passando da qualcosa che era a qualcosa che sarà.
Questo è il tempo del “se lo avessi saputo avrei agito diversamente” “se lo avessi saputo non avrei rimandato ad un ipotetico domani quello che, forse, si tramuterà in un mai”.
“Ci proverò quando magari ci saranno le condizioni” adesso diventa “dovevo farlo quando potevo.”
Questo è anche il tempo in cui apriamo gli occhi e ci rendiamo conto delle priorità.
E ci ricordiamo di quei sogni, finora confinati in una parte del nostro cervello, stipati in quei cassetti virtuali.
Noi che, chiusi in casa e consapevoli della fortuna di essere vivi, ci chiediamo con un misto di ansia e curiosità: “cosa voglio davvero?”
“Cosa fa per me? Cosa mi rende felice? Cosa è superfluo e, invece, cosa è necessario?”
“Dove andrei se potessi uscire? Chi raggiungerei? Cosa mi manca e di cosa invece ho imparato che posso fare a meno?”
CRISI COME OPPORTUNITA’
La parola crisi in greco significa opportunità.
Letteralmente la crisi è qualcosa che separa; separa ciò che è stato da ciò che sarà, dandoci l’occasione di un cambiamento sulla base delle nostre riflessioni. Permettendoci anche di rinascere e fiorire.
Non è facile pensarla così e non voglio fare retorica del positivo. Però ti faccio un esempio.
Dopo la prima guerra mondiale le donne europee si trovarono ad affrontare una prova per cui nessuno prima le aveva preparate.
La prova dell’indipendenza!
Padri, fratelli e mariti erano stati impegnati al fronte e loro, le donne, avevano dovuto prendere posto nelle fabbriche e negli uffici.
Se nessuno le poteva mantenere, dovevano pensarci da sole, dovevano diventare autonome!
Così, le donne si erano finalmente rese conto delle loro potenzialità e possibilità e avevano vestito i loro desideri con abiti nuovi e moderni, liberandosi finalmente di corsetti stretti e crinoline.
Andando incontro al loro futuro con passo spedito.
Andando incontro al loro futuro BALLANDO!
E poi io stessa sono la prova di quello che dico.
Io che faccio la consulente d’immagine dal 2012 e, da allora, non ho mai smesso di fare questo lavoro.
Io che dopo un evento traumatico mi sono chiesta se stavo davvero cercando di realizzare i miei sogni e come potevo fare per raggiungere la mia felicità più autentica. E che, se anche se le cose mi andavano bene dal punto di vista professionale ed economico, ho deciso di lasciare il posto fisso e il “tempo indeterminato” per lanciarmi nella fantastica avventura che sto vivendo adesso.
Io che sono partita da zero (senza alcun tipo di aiuto o “aggancio”) e, piano piano, sono arrivata a collaborare con marchi come YSL (leggi qui) e Zalando (leggi qui).
Io che vengo di frequente intervistata sui giornali (eccomi su Gioia).
Io che sono volata fino a Berlino per fare formazione aziendale, come ti racconto qui.
Io che collaboro con Mondadori (qui un esempio) e insegno Storia della Moda allo IED.
Io che ci ho messo tutto il mio impegno (e il mio cuore) e da anni faccio esattamente il lavoro dei miei sogni e cioè aiutare le persone ad illuminarsi e ad esprimersi attraverso le loro scelte di stile e abbigliamento.
Io che non è tutto perfetto e ho ancora tanta strada da fare davanti a me.
Ma che, come le ragazze degli anni Venti, non tornerei più indietro sui miei passi.
Quindi basta aprire il cassetto…
sogna e spera fermamente, dimentica il presente e il sogno realtà diverrà?
No perché non siamo in un film Disney.
Però, senza dubbio, questo può essere il momento giusto per aprire quel cassetto e partire da lì.
IL PRIMO PASSO
Quale il tuo sogno più bello?
In queste settimane di quarantena molte persone mi stanno scrivendo che il loro desiderio, a volte finora mai confessato, è quello di fare il mio lavoro:
”Mi piacerebbe tanto fare la consulente d’immagine, ma davvero potrei riuscirci?”
Il “lieto fine” non è mai scontato e anche io quando lavoravo in azienda avrei tanto desiderato sapere come sarebbe andata a finire e se davvero era possibile viverci con i miei sogni.
Ecco il primo passo è capire che sì, sì può fare!
A patto però di impegnarsi con passione e studio!
Se vuoi fare la consulente d’immagine perché ti sembra una cosa “cool”, tanto “che ci vorrà mai per abbinare due vestiti”, non parti bene.
Se ti appassiona l’idea di aiutare le persone a raccontare la loro storia con la loro immagine e desideri farlo con empatia e cura, avrai più possibilità di far decollare la tua attività.
Come ti ho spiegato, io ho deciso di fare “uno stacco netto”.
Non è detto che questa sia la strada giusta per tutti, ma sicuramente l’urgenza, anche economica, mi ha aiutata nel percorso di realizzazione dei miei sogni.
Aver lasciato l’azienda, il posto sicuro e insieme la certezza di uno stipendio a fine mese mi ha motivata a raggiungere un obiettivo: arrivare prima o poi a percepire una cifra almeno pari a quella della mia retribuzione da dipendente.
Ci sono riuscita subito, il giorno dopo essermi messa in proprio? Certo che no!
Adesso, dopo aver maturato competenza e professionalità, guadagno anche di più? Sì ma non timbro mai il cartellino, nel senso che lavoro anche molto di più.
Ma, aldilà del fattore economico, la grande differenza rispetto alla mia “vita precedente” è che, mentre lavoro, sorrido e sono felice.
Sono felice di incontrare clienti speciali, dal vivo e a distanza, e di occuparmi del loro progetto di stile, aiutandoli ad imparare a prendersi cura della loro immagine personale e professionale.
Sono felice di fare i corsi, parlare agli eventi e occuparmi di formazione aziendale.
Sono felice perché questa è sempre stata la mia missione!
GUARDATI DENTRO
Come sono riuscita a passare da una che aveva un sogno a una che nel suo sogno ci vive?
Tenacia, impegno, studio e cercando di essere sempre me stessa.
Cosa c’entra l’ultimo punto? Ti faccio un esempio.
Io, come sai, amo molto scrivere e quindi, fin dall’inizio nel 2012, ho deciso di avere un blog sul mio sito (quando ancora il sito si chiamava www.atpersonalshopper.it) e di creare poi anche una newsletter (che infatti porta ancora il “vecchio nome” in questo link di iscrizione).
L’idea di preparare lunghe lettere per chi avesse voluto leggermi mi calzava a pennello e si sposava anche con un altro dei miei sogni nel cassetto: fare la scrittrice.
Sono stata la prima consulente d’immagine in Italia ad avere blog e newsletter ed è stata una delle cose che, nel mio percorso, ha fatto la differenza.
Così come il fatto di aver iniziato, fin dall’inizio della mia carriera, a fare consulenze anche a distanza perché non mi piace avere confini!
Strutturando un mio metodo per fare ogni tipo di analisi online, compresi lo studio dei colori e del guardaroba e l’aiuto nello shopping.
Così da prendere insieme il vizio della felicità.
Non è un caso che temi come unicità e autenticità siano i primi che affronto durante questo corso a distanza per diventare consulente d’immagine.
Ognuno di noi ha le sue peculiarità e sono proprio quelle che possono aiutarci ad emergere e a farci scegliere dalle persone giuste per noi.
Fare “quello che funziona” e “quello che fanno tutti” non sempre è la mossa giusta.
Questo è il momento perfetto per guardarti dentro e capire che cosa fa per te.
Così, per esempio, dopo aver frequentato questo corso con me, Sara ha capito che la cosa che più amava fare era “organizzare i tempi e gli spazi”.
E Assunta, un’altra corsista, ha realizzato che le sue due passioni non sono inconciliabili. Può parlare sia di stile che di sport, specialmente alle donne come lei che, dopo gli anta, hanno sempre più voglia di prendersi cura di loro a tutto tondo.
Magari quello che ti distinguerà sarà proprio ciò che tu consideri essere un tuo deficit!
La mia corsista Miriam non pensava di “potercela fare” con una bimba piccola e adesso si è specializzata in look abbinati “mamma figlia”, illustrati da lei che ha sempre avuto una gran passione per il disegno.
LA COMPETENZA A DISTANZA
Tutto questo vale anche se hai un negozio e adesso stai affrontando una nuova realtà.
Come Alice che, dopo essersi confrontata con me prima dopo e durante le nostre lezioni, ha deciso, con timore e fiducia, di “lanciarsi” da pochissimo sui social per annullare le distanze con le sue clienti che, così, può continuare a seguire.
Magari aiutandole a capire come creare tante nuove combinazioni, anche con i capi più comodi del guardaroba.
Come ho scritto in questo post in ogni “commessa” c’è una consulente d’immagine: si tratta solo di capire come tirarla fuori e di formarsi per farlo.
Sogni di fare la consulente d’immagine?
Vorresti sperimentare la gioia di sentirti realizzata, grazie alla consapevolezza di aver aiutato una donna a sorridere alla sua immagine davanti allo specchio e a sentirsi a suo agio nei suoi panni?
A me piacerebbe accompagnarti nel realizzare i tuoi desideri, svelandoti tutti i miei segreti per fare consulenza anche a distanza e online.
E aiutandoti a rendere davvero la tua passione il tuo lavoro e a farlo partendo da te e dalla tua unicità.
Proprio come me. Perché, come scrivo qui, una persona è in grado di insegnare solo quando sa fare e quando ha sperimentato in prima persona tutte le dinamiche che “i suoi allievi” andranno ad affrontare.
Per questo motivo ho deciso di far partire a breve un nuovo appuntamento di questo corso per diventare consulente d’immagine e personal shopper.
Le cose più belle?
1- Potrai frequentarlo dovunque tu sia (ti basterà una connessione)!
2- Le lezioni saranno in diretta: ci parleremo proprio come se fossimo uno davanti all’altra/o. Ma ti invierò anche le registrazioni dei nostri appuntamenti.
3- Io ti terrò sempre per mano perché di volta in volta darò a te e agli altri partecipanti, dei compiti da fare su cui ci confronteremo insieme.
4- Potrai lavorare su un “caso vero” e io ti seguirò passo passo, dall’inizio alla fine della tua consulenza al cliente.
5- Ci saranno degli appuntamenti privati in cui saremo solo noi due: insomma non ti lascerò mai sola/o.
Iscriviti adesso da qui per avere uno sconto super speciale.
FACCIAMO RESET
Quindi: quale è il tuo sogno nel cassetto?
Che sia cambiare lavoro, imparare a fare i ramen o iniziare a praticare yoga: questo è un buon momento, prima, per comprendere quello che vuoi e poi per capire come realizzare i tuoi desideri.
Stiamo passando da qualcosa che era a qualcosa che sarà. E possiamo mettere i mattoncini per quello che sarà.
Facciamo reset!
Usiamo questo periodo per trasformare le nostre occasioni sprecate in desideri realizzati.
Facendoci aiutare dai nostri vestiti in questo processo, proprio come Marta, la protagonista di questo post.
Possiamo iniziare ora!
Io mi auguro che per tutti, e in tutti i settori compreso quello della moda (te ne parlerò presto), questa sarà un’occasione per lasciare da parte quello che non va, girare pagina e andare verso ciò di cui c’è davvero bisogno.
Migliorando noi stessi e, così, anche il mondo in cui viviamo.
Ci voglio credere e tu?
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