Il trucco è stato per me una parte molto importante nel processo di comprensione di quale immagine e quale stile mi corrispondevano davvero.
Trovo così affascinante la possibilità di rendere i propri occhi più espressivi, la pelle più definita e il colore della bocca più intenso con pochi piccoli tocchi.
È una vera e propria magia quella che ti consente di passare del colore sul tuo viso e dipingerti di bello.
Una magia che l’uomo usa da sempre per:
-valorizzarsi
-definire il suo status sociale
-raccontare un cambiamento
Lo spiega bene Lisa Eldrige guru del make-up, in questo video.
Come scrivevo già qui: la moda parla di noi e della nostra storia attraverso le sue forme e i suoi colori.
E questi colori sono anche quelli del trucco.
Non a caso l’emancipazione, nell’abbigliamento femminile tra le due guerre, si accompagnò ad un trucco definito e di carattere.
In cui la sensualità era un “affare da donne” e non solo un mezzo per compiacere gli uomini.
Il trucco che scegliamo dipende da chi siamo e definisce chi saremo.
Proprio come il taglio, l’acconciatura e il colore dei nostri capelli.
Il trucco può confermare o contraddire la nostra marca personale, il nostro personal brand.
Anche solo decidere di colorare le nostre labbra di un rosso intenso può influenzare il messaggio che esce dalla nostra bocca.
Sia rispetto alla sua percezione da parte degli interlocutori.
Che nella sua espressione da parte nostra.
Dandoci forza o facendoci sentire vulnerabili.
Come spiegavo già qui.
Io non so disegnare.
Sono proprio negata e ho massima stima per chi riesce a trasferire i pensieri su carta, attraverso il tratto di una matita o di un pennello.
E quando voglio trasmettere qualcosa con il segno grafico chiedo l’aiuto a chi sa farlo davvero.
Come con il ritratto di queste 5 donne alla ricerca del proprio stile (spoiler: arriva presto il seguito).
Riuscire ad usare i pennelli per truccarmi è sempre stata l’eccezione alla mia incapacità manuale.
Così, nel tempo, il trucco è diventato per me una coperta di Linus.
Quella maschera, e riguardo ai miei primi tentativi di make-up credo che questa definizione possa essere la più appropriata, in grado di dare un po’ di sicurezza alla ragazzina con gli occhiali pesanti e le smagliature.
Andavo persino in spiaggia con il rimmel sugli occhi.
E per anni ho pensato che, una volta tolti mascara, ombretto e lucidalabbra, il mio viso si trasformasse e io diventassi una specie di uomo di Neanderthal.
Ci sono stati fidanzati che non mi hanno mai visto senza trucco.
Adesso per me il trucco è una scelta.
Con cui mi racconto.
Dopo aver scardinato il pregiudizio della bellezza.
E capito cosa definisce davvero la bellezza di una donna.
Quindi capiamoci: truccarsi non è un obbligo.
Ci sono delle persone che non sentono il trucco sul viso qualcosa che le rappresenta.
Preferiscono affrontare al naturale il mondo, con gli occhi e la pelle puliti.
Scegliendo, consapevolmente, di rinunciare a questo mezzo per esprimersi.
Però a volte lo stile “acqua e sapone” ha altre spiegazioni.
Che mi capita di trovare nel questionario conoscitivo che invio ai miei clienti, prima di ogni consulenza d’immagine.
“Sono una ragazza acqua e sapone perché sono sempre di corsa e non ho tempo per truccarmi”.
“Non mi trucco perché non saprei come valorizzarmi e ho paura di esagerare, diventando volgare.”
“Penso che, se anche mi truccassi, non migliorerei di molto la situazione”.
Per la questione del tempo, ho già spiegato in questo post come realizzare un trucco semplice in 5 minuti, cronometrati.
Basta poco: la cosa importante nel trucco è che consente di dare un po’ di luce al viso.
Permettendo alla luce che abbiamo già dentro di uscire fuori.
Servono pochi prodotti accompagnati da alcuni gesti rituali, che si possono imparare molto rapidamente.
Per valorizzarsi e comunicarsi con il trucco anche nella vita di tutti i giorni.
Ed è per questo che il trucco è uno degli elementi da tenere in considerazione, mentre si impara a comunicare con la propria immagine e si cerca lo stile, o l’insieme di stili, in grado di raccontarci davvero.
Io non sono una make up artist.
Però sul trucco so molte cose.
A volte ci scappa pure che mi metta a truccare ai miei corsi.
Per mettere in pratica i consigli relativi a come individuare e valorizzare la forma del proprio viso.
(hai visto che ho aperto due nuove date del corso? E che sono pure in sconto? Dai una occhiata qui?)
E la prima parte del documento formativo personalizzato, che accompagna ogni mia consulenza d’immagine, è proprio dedicata al viso e a come raccontarlo e valorizzarlo con capelli e trucco.
I miei consigli sul trucco sono semplici, facili da realizzare e a prova di quotidianità.
Cose imparate negli anni, grazie all’esperienza e allo studio.
E scoperte incontrando e lavorando con make up artist di fama mondiale come Valter Gazzano, i cui consigli per un make-up perfetto ti avevo riportato in questa intervista.
(ti occupi di bellezza e vorresti lavorare con me? Leggi qui)
Se c’è una cosa che fatico a fare è accontentarmi del mio orizzonte.
Quindi ho deciso di dare una possibilità in più alle mie clienti.
Iniziando una nuova collaborazione con Melly Sorace, make up artist.
Come sempre, prima di parlarne a te, ho sperimentato sulla mia pelle i suoi consigli e il suo modo di lavorare.
Volevo indicazioni pratiche, facili da realizzare e da replicare anche a distanza.
Utili e comode anche per le clienti che incontro via skype e con cui la consulenza viene gestita online, attraverso materiale fotografico condiviso.
La prima cosa che Melly ha fatto è stata di inviarmi un questionario.
A cui ho risposto, corredandolo di alcune mie foto senza trucco.
Come questa, in accappatoio, con l’asciugamano in testa, le borse sotto gli occhi e un occhio più aperto dell’altro.
Vedi che magie si possono fare con pochissimo trucco? Anche se gli occhi rimangono strabici e si aprono sempre diversamente?
Devo dire che questo esercizio mi è stato molto utile per capire quanto possono sentirsi vulnerabili i miei clienti ad inviarmi loro foto in mutande e primissimi piani a viso pulito.
Mi ha fatto ancora più capire la necessità di sviluppare empatia e un approccio morbido nel mio lavoro di consulente d’immagine, per riuscire nei risultati di cui parlavo qui.
Ed è anche per questo che ho voluto postarla: così siamo pari, ora anche tu sai che faccia ho io quando mi sveglio (al netto della frangetta).
Dopo aver analizzato le mie foto e le mie risposte al questionario, Melly mi ha inviato un documento con consigli personalizzati per realizzare il make up più adatto per valorizzarmi e per il mio stile di vita.
Con anche le indicazioni precise dei prodotti più adatti per me e per le diverse parti del mio viso.
(un po’ come già faccio io con le mie clienti ma ancora più approfondito)
In base alle mie esigenze mi ha quindi studiato e disegnato:
un trucco da fare in 5 minuti;
un trucco da fare in 10 minuti;
un trucco da fare con gli occhiali.
Corredando ogni trucco di un documento esplicativo con la descrizione di come realizzarlo, passo passo.
Un lavoro molto approfondito e affine al mio.
Di cui ho deciso di avvalermi nel caso di consulenze in cui sia necessario approfondire maggiormente la parte di analisi make-up.
Voglio però esserti utile con questo post per la tua routine di trucco, già da domani.
E ho fatto un po’ di domande a Melly su argomenti, più specifici, su cui spesso mi viene chiesto un parere durante una consulenza o la formazione.
Eccole:
A: Un argomento che viene poco esplorato sono i pennelli: hai consigli di acquisto e di utilizzo in merito a questa materia per noi che non siamo addetti ai lavori e non abbiamo la tua manualità?
M: I pennelli sono un investimento. Vale la pena spendere un po‘ di più per pennelli che possono durare molti anni.
Secondo me ci sono alcuni pennelli di base che ci aiutano ad applicare meglio il make-up. Questi gli indispensabili:
-Pennello per applicazione ombretto: si tratta di un pennello piatto che serve ad applicare l’ombretto sulla palpebra mobile e sotto l’occhio come questo.
-Pennello per sfumare gli ombretti: dopo aver applicato l’ombretto, posso facilmente sfumarlo sui bordi per ottenere effetto smoky o per alleggerire il colore e modularne l’intensità come questo.
-Pennello a punta obliqua: serve per applicare eyeliner, sfumare matite sul contorno occhi e applicare ombretti per sopracciglia come questo.
-Pennello per applicazione terra e blush: ne consiglio uno non troppo grande, in modo da poterlo utilizzare con più precisione in tutte le parti del viso come questo.
-Pennello per le labbra: necessario per applicare il rossetto in modo preciso come questo.
-Pennello fondotinta: è un pennello che tutte dovrebbero avere nel beauty case perché permette un’ applicazione performante del prodotto anche se lo applichiamo con le dita. Ne esistono di diversi tipi: quelli classici, cioè a punta piatta o quello rotondi, duo fibre per una applicazione più sfumata del prodotto, come questo.
A: Mi consigli sempre di applicare il primer prima del trucco: come mai è fondamentale perdere il tempo per partire da questo elemento anche se hai solo 5 minuti? Ci consigli qualche prodotto?
M: Il primer fa durare il trucco di più. Se devo affrontare una giornata di lavoro, soprattuto facendo la docente per corsi, è necessario che il trucco rimanga perfetto tutto il giorno, in modo da ritoccarlo il meno possibile. Il primer viso ti assicura questo risultato oltre a minimizzare pori e piccole imperfezioni. Ti consiglio di usarlo solo quando vuoi essere certa di essere sempre perfetta.
Per quanto riguarda il primer occhi è facile e veloce da applicare con i polpastrelli e ti assicura una tenuta del trucco, soprattutto ombretti, perfetta. In ogni caso la palpebra ha bisogno di essere preparata con una base al trucco perché è la parte più oleosa della nostra pelle. La base potrebbe essere fondotinta + cipria o appunto il primer ( in questo caso puoi utilizzarlo ogni giorno).
I miei primer preferiti per il viso sono attualmente:
- Facefinity All Day Primer che puoi usare anche sul contorno occhi.
- Il primer viso di Labo filler Make-up che contiene acidi ialuronici per cui è ben tollerato dalla pelle anche se lo usi spesso.
A: A proposito di primer di recente mi sono appassionata all’uso del primer per le ciglia: trovo che vada a sostituire il piegaciglia, tu cosa ne dici?
R: La verità è che io non lo amo molto come prodotto. Se devi rinforzare e curare le ciglia ok, se devi volumizzarle ci sono già i mascara con le formulazioni apposite. Sinceramente non ho mai sentito di primer che aiutino a curvare le ciglia (ma magari non li conosco io). Il primer ciglia per volumizzare e allungare le ciglia può essere un valido aiuto ma bisogna metterlo bene. Ecco perché in genere non lo consiglio a una donna che non ha molto tempo per truccarsi. Secondo me basta mettere il mascara nella maniera giusta come spiego in questo video.
E per un effetto ciglia finte è sufficiente applicare il mascara 3 volte, alternando gli occhi. Prima passata solo alla base delle ciglia con movimenti orizzontali. Seconda passata dalla base alle punte, per distribuire bene il prodotto su tutte le ciglia. Terza e ultima passata solo sulle punte per incurvarle al massimo.
A: Secondo te meglio il blush in crema o in polvere? Consigli per applicarlo evitando l’effetto Heidi?
M: anche in questo caso dipende dalla manualità di chi li mette e dalla qualità del blush in crema che non deve rimanere appiccicoso sulla pelle. Un blush in crema può donare alle gote un aspetto più luminoso e naturale.
Il consiglio è di applicare poco prodotto per volta, fino a raggiungere l’intensità di colore desiderata e di applicarlo alla fine, dopo il rossetto, in modo da creare il giusto equilibrio tra trucco occhi e labbra. Si applica sullo zigomo e poi si sfuma verso l’esterno e verso il centro della gota. Se si esagera, usare un po‘ di cipria in polvere, da passare con un pennello sui contorni del blush applicato, in modo da alleggerirlo e renderlo ancora più naturale. In alternativa si può usare il pennello sporco di fondotinta.
A: Mi suggerisci di utilizzare un ombretto marrone: come mai per un trucco veloce è meglio preferire il marrone al nero?
M: Il marrone è un colore molto naturale che puoi dosare più facilmente del nero. Il nero dà molta più intensità all’occhio ma si deve applicare con molta attenzione
A: Sopracciglia: hai un consiglio per chi legge?
M: Le sopracciglia determinano l’espressività del volto. È importante che siano quelle giuste per le proporzioni del proprio viso. Mai troppo sottili o tondeggianti nel primo tratto che va dal naso alla parte più alta perché invecchiano. Se hai un ovale corto meglio delle sopracciglia ad ali di gabbiamo mentre se l’ovale è lungo meglio dare alle sopracciglia un andamento più orizzontale. Leggi questo mio post per capire come disegnarle.
Ultimo suggerimento, che Melly mi ha confermato:
Non ascoltare mai le commesse delle profumerie quando ti dicono di mettere il chiaro sull’occhiaia perché il chiaro contrasta (mi è successo anche la scorsa settimana).
Se l’occhiaia è scura o bluastra usa un correttore beige aranciato.
Se l’occhiaia è violacea usa un correttore beige-giallo.
Se invece l’occhiaia è rossastra usa un correttore beige spento (ha delle componenti di colore verde all’interno).
Ti va di raccontarmi il tuo rapporto con il trucco?
Scrivimi sono sempre felice di leggerti, capiremo se una consulenza con me potrebbe fare al caso tuo.
O vieni al mio corso: ne parleremo insieme.
Un abbraccio pieno di colore.
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