Anna Turcato

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Quale è il trucco perfetto per raccontarti?

Anna · 6 ottobre 2016 · Lascia un commento

Il trucco è stato per me una parte molto importante nel processo di comprensione di quale immagine e quale stile mi corrispondevano davvero.

Trovo così affascinante la possibilità di rendere i propri occhi più espressivi, la pelle più definita e il colore della bocca più intenso con pochi piccoli tocchi.

È una vera e propria magia quella che ti consente di passare del colore sul tuo viso e dipingerti di bello.

Una magia che l’uomo usa da sempre per:

-valorizzarsi

-definire il suo status sociale

-raccontare un cambiamento

Lo spiega bene Lisa Eldrige guru del make-up, in questo video.

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Come scrivevo già qui: la moda parla di noi e della nostra storia attraverso le sue forme e i suoi colori.

E questi colori sono anche quelli del trucco.

Non a caso l’emancipazione, nell’abbigliamento femminile tra le due guerre, si accompagnò ad un trucco definito e di carattere.

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In cui la sensualità era un “affare da donne” e non solo un mezzo per compiacere gli uomini.

Il trucco che scegliamo dipende da chi siamo e definisce chi saremo.

Proprio come il taglio, l’acconciatura e il colore dei nostri capelli.

Il trucco può confermare o contraddire la nostra marca personale, il nostro personal brand.

Anche solo decidere di colorare le nostre labbra di un rosso intenso può influenzare il messaggio che esce dalla nostra bocca.

Sia rispetto alla sua percezione da parte degli interlocutori.

Che nella sua espressione da parte nostra.

Dandoci forza o facendoci sentire vulnerabili.

Come spiegavo già qui.

Io non so disegnare.

Sono proprio negata e ho massima stima per chi riesce a trasferire i pensieri su carta, attraverso il tratto di una matita o di un pennello.

E quando voglio trasmettere qualcosa con il segno grafico chiedo l’aiuto a chi sa farlo davvero.

Come con il ritratto di queste 5 donne alla ricerca del proprio stile (spoiler: arriva presto il seguito).

Riuscire ad usare i pennelli per truccarmi è sempre stata l’eccezione alla mia incapacità manuale.

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Così, nel tempo, il trucco è diventato per me una coperta di Linus.

Quella maschera, e riguardo ai miei primi tentativi di make-up credo che questa definizione possa essere la più appropriata, in grado di dare un po’ di sicurezza alla ragazzina con gli occhiali pesanti e le smagliature.

Andavo persino in spiaggia con il rimmel sugli occhi.

E per anni ho pensato che, una volta tolti mascara, ombretto e lucidalabbra, il mio viso si trasformasse e io diventassi una specie di uomo di Neanderthal.

Ci sono stati fidanzati che non mi hanno mai visto senza trucco.

Adesso per me il trucco è una scelta.

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Con cui mi racconto.

Dopo aver scardinato il pregiudizio della bellezza.

E capito cosa definisce davvero la bellezza di una donna.

Quindi capiamoci: truccarsi non è un obbligo.

Ci sono delle persone che non sentono il trucco sul viso qualcosa che le rappresenta.

Preferiscono affrontare al naturale il mondo, con gli occhi e la pelle puliti.

Scegliendo, consapevolmente, di rinunciare a questo mezzo per esprimersi.

Però a volte lo stile “acqua e sapone” ha altre spiegazioni.

Che mi capita di trovare nel questionario conoscitivo che invio ai miei clienti, prima di ogni consulenza d’immagine.

“Sono una ragazza acqua e sapone perché sono sempre di corsa e non ho tempo per truccarmi”.

“Non mi trucco perché non saprei come valorizzarmi e ho paura di esagerare, diventando volgare.”

“Penso che, se anche mi truccassi, non migliorerei di molto la situazione”.

Per la questione del tempo, ho già spiegato in questo post come realizzare un trucco semplice in 5 minuti, cronometrati.

Basta poco: la cosa importante nel trucco è che consente di dare un po’ di luce al viso.

Permettendo alla luce che abbiamo già dentro di uscire fuori.

Servono pochi prodotti accompagnati da alcuni gesti rituali, che si possono imparare molto rapidamente.

Per valorizzarsi e comunicarsi con il trucco anche nella vita di tutti i giorni.

Ed è per questo che il trucco è uno degli elementi da tenere in considerazione, mentre si impara a comunicare con la propria immagine e si cerca lo stile, o l’insieme di stili, in grado di raccontarci davvero.

Io non sono una make up artist.

Però sul trucco so molte cose.

A volte ci scappa pure che mi metta a truccare ai miei corsi.

corso immagine e stile

Per mettere in pratica i consigli relativi a come individuare e valorizzare la forma del proprio viso.

(hai visto che ho aperto due nuove date del corso? E che sono pure in sconto? Dai una occhiata qui?)

E la prima parte del documento formativo personalizzato, che accompagna ogni mia consulenza d’immagine, è proprio dedicata al viso e a come raccontarlo e valorizzarlo con capelli e trucco.

I miei consigli sul trucco sono semplici, facili da realizzare e a prova di quotidianità.

Cose imparate negli anni, grazie all’esperienza e allo studio.

E scoperte incontrando e lavorando con make up artist di fama mondiale come Valter Gazzano, i cui consigli per un make-up perfetto ti avevo riportato in questa intervista.

(ti occupi di bellezza e vorresti lavorare con me? Leggi qui)

Se c’è una cosa che fatico a fare è accontentarmi del mio orizzonte.

Quindi ho deciso di dare una possibilità in più alle mie clienti.

Iniziando una nuova collaborazione con Melly Sorace, make up artist.
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Come sempre, prima di parlarne a te, ho sperimentato sulla mia pelle i suoi consigli e il suo modo di lavorare.

Volevo indicazioni pratiche, facili da realizzare e da replicare anche a distanza.

Utili e comode anche per le clienti che incontro via skype e con cui la consulenza viene gestita online, attraverso materiale fotografico condiviso.

La prima cosa che Melly ha fatto è stata di inviarmi un questionario.

A cui ho risposto, corredandolo di alcune mie foto senza trucco.

Come questa, in accappatoio, con l’asciugamano in testa, le borse sotto gli occhi e un occhio più aperto dell’altro.

Anna_no_trucco

Vedi che magie si possono fare con pochissimo trucco? Anche se gli occhi rimangono strabici e si aprono sempre diversamente?

AnnaTurcato_8582_ela

Devo dire che questo esercizio mi è stato molto utile per capire quanto possono sentirsi vulnerabili i miei clienti ad inviarmi loro foto in mutande e primissimi piani a viso pulito.

Mi ha fatto ancora più capire la necessità di sviluppare empatia e un approccio morbido nel mio lavoro di consulente d’immagine, per riuscire nei risultati di cui parlavo qui.

Ed è anche per questo che ho voluto postarla: così siamo pari, ora anche tu sai che faccia ho io quando mi sveglio (al netto della frangetta).

Dopo aver analizzato le mie foto e le mie risposte al questionario, Melly mi ha inviato un documento con consigli personalizzati per realizzare il make up più adatto per valorizzarmi e per il mio stile di vita.

Con anche le indicazioni precise dei prodotti più adatti per me e per le diverse parti del mio viso.

(un po’ come già faccio io con le mie clienti ma ancora più approfondito)

In base alle mie esigenze mi ha quindi studiato e disegnato:

un trucco da fare in 5 minuti;

make-up-5-minuti

un trucco da fare in 10 minuti;

make-up-10-15-minuti

un trucco da fare con gli occhiali.

make-up-con-occhiali

Corredando ogni trucco di un documento esplicativo con la descrizione di come realizzarlo, passo passo.

Un lavoro molto approfondito e affine al mio.

Di cui ho deciso di avvalermi nel caso di consulenze in cui sia necessario approfondire maggiormente la parte di analisi make-up.

Voglio però esserti utile con questo post per la tua routine di trucco, già da domani.

E ho fatto un po’ di domande a Melly su argomenti, più specifici, su cui spesso mi viene chiesto un parere durante una consulenza o la formazione.

Eccole:

A: Un argomento che viene poco esplorato sono i pennelli: hai consigli di acquisto e di utilizzo in merito a questa materia per noi che non siamo addetti ai lavori e non abbiamo la tua manualità?

M: I pennelli sono un investimento. Vale la pena spendere un po‘ di più per pennelli che possono durare molti anni.

Secondo me ci sono alcuni pennelli di base che ci aiutano ad applicare meglio il make-up. Questi gli indispensabili:

-Pennello per applicazione ombretto: si tratta di un pennello piatto che serve ad applicare l’ombretto sulla palpebra mobile e sotto l’occhio come questo.

-Pennello per sfumare gli ombretti: dopo aver applicato l’ombretto, posso facilmente sfumarlo sui bordi per ottenere effetto smoky o per alleggerire il colore e modularne l’intensità come questo.

-Pennello a punta obliqua: serve per applicare eyeliner, sfumare matite sul contorno occhi e applicare ombretti per sopracciglia come questo.

-Pennello per applicazione terra e blush: ne consiglio uno non troppo grande, in modo da poterlo utilizzare con più precisione in tutte le parti del viso come questo.

-Pennello per le labbra: necessario per applicare il rossetto in modo preciso come questo.

-Pennello fondotinta: è un pennello che tutte dovrebbero avere nel beauty case perché permette un’ applicazione performante del prodotto anche se lo applichiamo con le dita. Ne esistono di diversi tipi: quelli classici, cioè a punta piatta o quello rotondi, duo fibre per una applicazione più sfumata del prodotto, come questo.

 

A: Mi consigli sempre di applicare il primer prima del trucco: come mai è fondamentale perdere il tempo per partire da questo elemento anche se hai solo 5 minuti? Ci consigli qualche prodotto?

M: Il primer fa durare il trucco di più. Se devo affrontare una giornata di lavoro, soprattuto facendo la docente per corsi, è necessario che il trucco rimanga perfetto tutto il giorno, in modo da ritoccarlo il meno possibile. Il primer viso ti assicura questo risultato oltre a minimizzare pori e piccole imperfezioni. Ti consiglio di usarlo solo quando vuoi essere certa di essere sempre perfetta.

Per quanto riguarda il primer occhi è facile e veloce da applicare con i polpastrelli e ti assicura una tenuta del trucco, soprattutto ombretti, perfetta. In ogni caso la palpebra ha bisogno di essere preparata con una base al trucco perché è la parte più oleosa della nostra pelle. La base potrebbe essere fondotinta + cipria o appunto il primer ( in questo caso puoi utilizzarlo ogni giorno).

I miei primer preferiti per il viso sono attualmente:

  • Facefinity All Day Primer che puoi usare anche sul contorno occhi.
  •  Il primer viso di Labo filler Make-up che contiene acidi ialuronici per cui è ben tollerato dalla pelle anche se lo usi spesso.

A: A proposito di primer di recente mi sono appassionata all’uso del primer per le ciglia: trovo che vada a sostituire il piegaciglia, tu cosa ne dici?

R: La verità è che io non lo amo molto come prodotto. Se devi rinforzare e curare le ciglia ok, se devi volumizzarle ci sono già i mascara con le formulazioni apposite. Sinceramente non ho mai sentito di primer che aiutino a curvare le ciglia (ma magari non li conosco io). Il primer ciglia per volumizzare e allungare le ciglia può essere un valido aiuto ma bisogna metterlo bene. Ecco perché in genere non lo consiglio a una donna che non ha molto tempo per truccarsi. Secondo me basta mettere il mascara nella maniera giusta come spiego in questo video.

E per un effetto ciglia finte è sufficiente applicare il mascara 3 volte, alternando gli occhi. Prima passata solo alla base delle ciglia con movimenti orizzontali. Seconda passata dalla base alle punte, per distribuire bene il prodotto su tutte le ciglia. Terza e ultima passata solo sulle punte per incurvarle al massimo.

A: Secondo te meglio il blush in crema o in polvere? Consigli per applicarlo evitando l’effetto Heidi?

M: anche in questo caso dipende dalla manualità di chi li mette e dalla qualità del blush in crema che non deve rimanere appiccicoso sulla pelle. Un blush in crema può donare alle gote un aspetto più luminoso e naturale.

Il consiglio è di applicare poco prodotto per volta, fino a raggiungere l’intensità di colore desiderata e di applicarlo alla fine, dopo il rossetto, in modo da creare il giusto equilibrio tra trucco occhi e labbra. Si applica sullo zigomo e poi si sfuma verso l’esterno e verso il centro della gota. Se si esagera, usare un po‘ di cipria in polvere, da passare con un pennello sui contorni del blush applicato, in modo da alleggerirlo e renderlo ancora più naturale. In alternativa si può usare il pennello sporco di fondotinta.
A: Mi suggerisci di utilizzare un ombretto marrone: come mai per un trucco veloce è meglio preferire il marrone al nero? 

M: Il marrone è un colore molto naturale che puoi dosare più facilmente del nero. Il nero dà molta più intensità all’occhio ma si deve applicare con molta attenzione

A: Sopracciglia: hai un consiglio per chi legge?

M: Le sopracciglia determinano l’espressività del volto. È importante che siano quelle giuste per le proporzioni del proprio viso. Mai troppo sottili o tondeggianti nel primo tratto che va dal naso alla parte più alta perché invecchiano. Se hai un ovale corto meglio delle sopracciglia ad ali di gabbiamo mentre se l’ovale è lungo meglio dare alle sopracciglia un andamento più orizzontale. Leggi questo mio post per capire come disegnarle.

Ultimo suggerimento, che Melly mi ha confermato:

Non ascoltare mai le commesse delle profumerie quando ti dicono di mettere il chiaro sull’occhiaia perché il chiaro contrasta (mi è successo anche la scorsa settimana).

Se l’occhiaia è scura o bluastra usa un correttore beige aranciato.

Se l’occhiaia è violacea usa un correttore beige-giallo.

Se invece l’occhiaia è rossastra usa un correttore beige spento (ha delle componenti di colore verde all’interno).

Ti va di raccontarmi il tuo rapporto con il trucco?

Scrivimi sono sempre felice di leggerti, capiremo se una consulenza con me potrebbe fare al caso tuo.

O vieni al mio corso: ne parleremo insieme.

Un abbraccio pieno di colore.

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Etichettato con:Anna Turcato, Lisa Eldrige, make up artist, Melly Sorace, trucco · Lascia un commento

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  • Oggi sul blog ti racconto la storia di due sorelle.
Due sorelle diverse in tutto.
Elisa non si accontenta della prima soluzione che le viene proposta ma desidera sempre approfondire i concetti, sperimentare in prima persona e poi aggiungere il suo tocco creativo.
Cinzia ride alla vita: è solare, ironica, sempre con la battuta pronta, perché sa che questo è l'unico modo per affrontare le difficoltà che la vita ci presenta, anche quando si tratta di numeri che non tornano.
Elisa e Cinzia sono diverse nella personalità, nel fisico, nelle scelte di abbigliamento.
Diverse sì ma complementari, complementari proprio come il blu e l'arancione, due colori che indossati agli opposti ma che indossati insieme si aiutano l'uno con l'altro a tirare fuori il meglio e si mettono nella condizione di ispirare equilibrio e fiducia, mantenendo sempre l'energia e l'ottimismo. 
La storia di Elisa e Cinzia è anche la storia di due sorelle unite dallo stesso sogno che hanno deciso di creare un marchio di arredamento con il loro nome @lesorellemartini, che portasse con sé tutti i loro valori più autentici.
La storia di queste sorelle ma è anche un po' la mia storia perché Elisa e Cinzia hanno chiesto a me di aiutarle a raccontarsi in un nuovo progetto di stile e immagine.
Sei curiosa?
Trovi il link al post in bio. 
Poi torna a commentare e sono curiosa: 
che rapporto hai tu con tua sorella? 
Riuscireste a lavorare insieme? 
#sorelle #consulenzadimmagine #imageconsultant #imageconsulting #myjob #amoilmiolavoro #progettodistile
  • Proprio in questi giorni che Milano è in fermento per il #salonedelmobile ho ritrovato queste foto (se scorri con il ditino le vedi). Io che cucino insieme ad un cuoco di Real Time esattamente 4 anni fa dentro allo stand di Franke Cucine proprio al salone.
Sembra passata una vita eppure ero sempre la stessa: io con i miei abitini colorati e Made in Italy, io con i gioielli fatti su misura per me (come la collana che ricorda il cibo creata da @adriana.delfino ), io che avevo portato i mini carciofi creati con le perle veneziane da @marisaconvento ad intonarsi con i finger food che avremmo creato. 
Io che non so cucinare perché fatico a stare alle regole, io che mi imbarazzo a fare la "figa" ma che amo stare in mezzo alla gente e se mi danno un microfono in fondo mi piace. 
E tu quando ti rivedi nelle foto di qualche anno fa cosa pensi?
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  • Ti piace fare shopping? 
La parte più importante del momento dello shopping non è l'acquisto ma la scelta.
Mentre giri per negozi, osservi le vetrine, prendi in mano i capi, li provi e li valuti, tu eserciti la tua capacità di scelta.
Scegli cosa ti rappresenta, scegli cosa porterai a casa con te, lasciando spazio nel tuo armadio, scegli cosa farà parte della tua vita da quel momento in poi.
Se non ti piace fare shopping probabilmente è proprio il momento della scelta che ti mette in crisi.
Per questo farti accompagnare dalle amiche o da una consulente ti permette di legittimare, attraverso il gioco e l'esperimento, la tua voglia di uscire dalle solite scelte comode e confortevoli che ti tutelano ma, a volte, ti costringono.
Lo shopping, anche senza comprare nulla, è un momento bellissimo in cui puoi affermare la tua indipendenza e così fu anche per le prime donne che fecero shopping, che scoprirono così di avere delle loro idee, una voce, una scelta appunto.
Vuoi sapere quando successe? Ascolta nelle Stories la pillola di Storia della Moda di oggi, come ogni martedì. 
E tu? Quale è il tuo rapporto con lo shopping?
  • Lo scorso week end sono arrivata a Torino dopo una settimana pesante e dolorosa a culmine di un periodo difficile. 
Torino mi ha accolta con la sua dolcezza riservata e le amicizie intelligenti, quelle a cui non devi chiedere scusa se sei stanca e con cui puoi parlare di mille cose.
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Donne che in quest'anno hanno preso luce e guadagnato consapevolezza, donne che sono diventate amiche, che si sono sostenute nel nostro gruppo privato, che hanno raccontato cambiamenti e riflessioni e che mi hanno chiesto di tornare per il corso immagine e stile parte seconda.
Donne stupende con la loro dolce tenacia e l'intelligenza brillante e che mi hanno ricordato il vero motivo che mi ha fatto scegliere 6 anni fa di lasciare tutto per iniziare questa pazza avventura.
E il motivo si traduce in un verbo: crescere.
Così mentre loro realizzavano che quelli che l'anno scorso consideravano i loro difetti adesso sono le parti del corpo che amano di più, si facevano truccare e ridevano io capivo che il senso sta tutto lì: nel mettersi in gioco, aprire gli occhi e godersi l'opportunità di crescere.
La mia vita è diversa e migliore per aver conosciuto ognuna di queste donne speciali e tutte le persone che questo lavoro mi ha fatto incontrare.
La mia vita è migliore perché ognuna di loro mi ha "contaminata" con un pezzo di sé e della storia che ho avuto il pregio di sentirmi raccontare.
Paola, Veronica, Teresa, Sara, Laura, Giuseppina, Anna: non finirò mai di ringraziarvi e di esservi debitrice per avermi aperto gli occhi in un periodo in cui la stanchezza me li aveva chiusi (ecco almeno uno, come si vede anche in foto).
Grazie per avermi ricordato che se avessi chiesto alla piccola me "cosa vuoi fare da grande" non avrebbe risposto "essere a capo del mondo e nuotare nel denaro" ma "conoscere persone, visitare luoghi, crescere e dare il mio contributo perché gli altri possano essere più felici".
Sarete per sempre nel mio cuore.
  • A Dicembre faccio 38 anni, ho le cosce morbide e le culotte de cheval ma non voglio che questo mi condizioni e se mi va porto la minigonna e pure con le calze lavorate.
Vorresti provarci anche tu? Indossa calze e scarpe dello stesso colore e passa la paura.
(Che bello essere stata finalmente da @melissa_erboristeria, cosa avrò comprato?)

Dicono di me

Il corso di Anna? Un’ esperienza bellissima. Tre parole per descrivere Anna? Pazienza, fantasia e professionalità. Ho capito che quello che appare in superficie è solo la minima parte del suo lavoro certosino e appassionato di ogni giorno. Il corso è stata una vera e propria terapia: l’ho visto sul mio volto e su quello delle mie compagne di classe durante la giornata, l’ho sperimentato nei miei cambiamenti quotidiani dal giorno dopo. Il primo? Indossare quel paio di calze colorate che anelavo da tanto, farlo in una riunione di lavoro e sentirmi a posto con me stessa.  
Michela PolesResponsabile Marketing Venezia
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Il corso con Anna è stata una piacevole esperienza, sono tornata a casa felice e consapevole delle cose da cercare quando andrò a fare shopping. Da ora entrerò in un negozio cercando qualcosa di specifico senza gironzolare a caso e magari copiare gli stili altrui.  Mi sono anche ricordata di alcuni capi che avevo qualche anno fa che mi facevano sentire a mio agio: erano dei colori o delle forme che mi ha proposto al corso Anna.  Intanto la cosa bella è che ho cominciato a guardare le persone e i giornali con occhi diversi.
Sara PelosoSoftware EngineerLugano
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Avevamo l’esigenza di modificare il nostro look per creare un’immagine coerente con la nostra personalità e in linea con la nostra attività lavorativa. Abbiamo quindi cercato in internet una consulente d’immagine e tra tante possibilità e proposte è spiccata Anna e il suo sito molto chiaro, ricco di dettagli e con tanti suggerimenti interessanti. Ci ha colpito subito il suo viso sorridente e il suo modo di esserti vicina e amichevole sapendo valorizzare la persona per quella che è, tirando fuori il meglio da ognuna. Siamo due sorelle molto diverse e con esigenze contrapposte. Anna ha saputo raccontarci nelle forme, nei colori e nello stile più giusto per noi. Ne siamo uscite più ricche, sicure e colorate, potendo offrire ai nostri clienti un’immagine coerente con il nostro lavoro. Ci ha poi coccolate e seguite in più occasioni con consigli pratici e d’effetto per un total look veramente plasmato su di noi. Grazie Anna per essere entrata nel nostro percorso di vita e lavoro.
Elisa e Cinzia MartiniImprenditrici Le Sorelle Martini Verona
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Anna ha tirato fuori la parte colorata che è in me e che neppure immaginavo di avere. E adesso colori anche d’Inverno!
Teresa Vita CarinoConsulente Roma
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Anna is the best!
Tim Clark"Business Model You" author and trainerUsa
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Ho conosciuto Anna in occasione di un evento per la Festa della Donna e sono stata attirata d’impulso da una consulenza con lei. Mi chiedevo se anche una semplice impiegata, senza nessun titolo particolare, potesse regalarsi una consulenza con Anna. La semplice impiegata sono io e dopo aver ponderato bene la decisione (il mio carattere non si smentisce mai!) ho deciso che si, era il mio momento! Mi è sempre piaciuto vestire bene, ma mi occorreva qualcosa che mi facesse esplodere il mio entusiasmo, mi serviva sicuramente una nota di colore nel mio modo di vestire anche solo x tirare fuori tutti quegli accessori che mi sono sempre piaciuti ma che, una volta comperati, chiudevo in un cassetto buio pieno zeppo!!! E così la giornata con Anna è arrivata! Una giornata piena di emozioni a partire già dell’attesa dell’incontro. Già mentre mi vestivo per presentarmi all’appuntamento mi immaginavo il giudizio che avrei ricevuto da Anna. In realtà ho capito che il giudizio era quello che io f…
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Sono passati quasi due anni dal corso con Anna e mi emoziono ancora quando vedo la foto in cui siamo in prima fila. Siamo perché al corso abbiamo partecipato in tre, io, mia sorella e mia nipote. Ci siamo capitate quasi per caso, io ho lanciato la proposta a mia sorella, per sollevarle il morale in un momento problematico per il suo negozio di abbigliamento e lei mi ha presa sul serio, coinvolgendo la nipote, allora sedicenne. Siamo arrivate cariche di curiosità e, per me, il corso è stata la scoperta dei colori. O meglio, la riscoperta: vestivo di scuro perché ero ingrassata di parecchi chili e il nero mi sembrava aiutasse a nasconderli, ma avevo fatto anni facendo del rosso la mia bandiera e il mio scudo di forza. Avevo iniziato da pochissimo una dieta, e il colore, insieme con la perdita di peso, è stato un modo per ritrovarmi. Non è stato un viaggio lineare, in alcuni momenti è più naturale aggiungere collana e orecchini alla mia mise, ma guardando le foto vedo il cambia…
Antonella PasettoBancariaVerona
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Il corso con Anna mi ha emozionata: è stata davvero una bellissima esperienza, più profonda di quanto mi aspettassi e soprattutto molto personale. Un piccolo viaggio alla scoperta di una parte di me, forse fin’ora trascurata. Ho realizzato che guardo con occhi diversi le vetrine dei negozi e ho un approccio più consapevole verso gli acquisti. Il corso e soprattuto il “post” sono stati vere e proprie esperienze trasformative. Prima guardavo il mio armadio e mi dicevo “non ho niente da mettermi”. Adesso apro l’armadio e vedo un sacco di cose da indossare e con cui sperimentare e attraverso cui sentirmi nuova. Ringrazio ancora Anna per l’attenzione, la cura e l’amorevolezza che mette nel suo lavoro e che fa sentire noi un po’ più belle ed importanti!!
Erica BellessoSales manager presso Bellart CompanyPadova
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Affidarsi ad Anna è stato il miglior regalo che potessi farmi. Dopo il suo intervento mi sento di nuovo bella e più sicura di me. Anche più allegra e colorata! E senza spendere troppo nello shopping, ma scegliendo solo il meglio.< !
Marina LonghiLavora nelle HR Germania
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Ho deciso di partecipare al corso di Anna in un momento di cambiamento professionale importante in cui avevo l’esigenza di mettere maggiormente a fuoco l’immagine che volevo dare di me perché corrispondesse di più a quella che nel frattempo ero diventata. Anna, con il suo entusiasmo e la sua competenza è riuscita a rendere semplice un mondo, quello della moda e dell’uso del colore, che lo è solo in apparenza. Mi ha donato maggiore consapevolezza nel vestirmi e più intenzionalità nell’usare la comunicazione che sta alla base delle mie scelte di abbigliamento e mi ha resa più sicura nelle mie scelte. Anna è capace di dare a noi profane gli strumenti per valorizzare i capi che abbiamo nei nostri armadi, anche i più deprimenti, con dettagli piccoli e facili da gestire ma davvero significativi. E questa per me è la sua più grande magia.
Emanuela BorghiOrafaModena
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