I cacti mi hanno sempre incuriosita.
Sono piante strane, se le curi troppo muoiono.
Per questo a mia madre non riescono a sopravvivere. E questo ti spiega molto sulla mia educazione 🙂
I cacti hanno forme molto diverse tra loro e sanno vestirsi di fiori bellissimi, colorati e polposi.
I cacti hanno un grande spirito di adattamento.
Di recente sono stata all’Orto Botanico di Padova e visto tante cose bellissime.
La pianta del cacao, quella del caffè, palme secolari, ulivi profumati, piantine aromatiche di molti tipi.
Se ti capita di essere da quelle parti secondo me vale una visita, anche se, come me, non hai una vasta cultura botanica. Meglio ancora se vai con i bambini.
All’orto Botanico ho visto anche i cactus, o meglio cacti.
C’è una serra dedicata a loro. E lì due sono le specie che mi hanno colpita di più.
Il cactus serpente, che si sviluppa in orizzontale invece che in verticale.
E come un serpente corre lungo il terreno, infilandosi nei pertugi e passando, indisturbato, sopra le rocce e anche sopra altri cacti, appoggiandosi con grazia e prepotenza insieme.
Molto interessante come atteggiamento.
Li vedi?
Sono cacti che si mimetizzano perfettamente con i sassi
Si sono guardati intorno e si sono detti: aspetta che omologo il mio aspetto a quelli che sono intorno a me per confondermi con loro e vivere senza disturbi.
Questo tipo di adattamento mi ha fatto pensare alle persone che incontro durante il mio lavoro di consulente d’immagine ai corsi e agli eventi; alle persone che mi scrivono o commentano sulla mia pagina Facebook o popolano il gruppo “La Posta dello Stile“.
Mi ha fatto pensare alle risposte che leggo nel questionario che invio a coloro che mi chiedono una consulenza, così da conoscerli meglio e capire che tipo di percorso potremmo fare insieme. I focus su cui lavorare e le sfere da approfondire.
Un questionario che mi è necessario perché il mio lavoro è sempre personalizzato, che altrimenti non riesco proprio a fare.
Mi ha fatto pensare alle storie che leggo, che sento, che incontro.
Tutte diverse, tutte appassionanti e piene di emozioni.
Storie di cacti mimetizzati che sono stanchi di fingersi sassi.
Storie di persone che vorrebbero vedere sé stessi quando si guardano allo specchio, invece di trovare la brutta copia di qualcun altro.
Sentirsi un cactus in un mondo di sassi fa paura.
Ancora più paura fa dimostrare questa differenza, fin da subito, con la propria immagine.
Lo capisco benissimo.
Nella prima azienda in cui ho lavorato come buyer, subito dopo la laurea (qui tutta la mia storia), il titolare mi chiamava “orchidea” per via della forcina con fiore che avevo messo un giorno tra i capelli, regalo di mia sorella.
Ho sempre amato indossare accessori in testa.
Il soprannome aveva un tono ironico e mi connotava come “quella strana”.
Tuttavia se non fossi stata notata come “orchidea” il titolare forse non mi avrebbe nemmeno mai vista mentre camminavo nei corridoi della sua azienda, non mi avrebbe mai chiesto la mia storia, non gli avrei mai parlato di me e dei miei studi e forse, finito il lavoro di inserimento dati per cui ero stata chiamata come interinale, non mi sarebbe mai stato proposto un posto di lavoro.
Essere un cactus in un mondo di sassi è anche il tuo valore.
Essere cactus è quello che ti rende davvero te stesso.
Ed è bellissimo pensare di poter usare la moda, il tuo stile e la tua immagine come mezzi espressivi per raccontare questa tua unicità e mostrarla con consapevolezza.
Raccontare chi sei agli altri e ricordarlo anche a te, attraverso quello che vedi ogni giorno allo specchio.
Li vedi i fiori che ci sono in questa immagine?
I fiori che vedi sono i cactus fioriti!
Che fiorendo diventano molto più belli, che fiorendo diventano loro stessi.
È stato osservando questa foto che ho capito quanto fosse importante per me aiutare le altre donne a fiorire.
Accompagnarle nel percorso che le porterà a dire: “sì io FIORISCO!”
Ed è una cosa così importante per me perché io stessa, come ti racconto qui, ho scoperto sulla mia pelle che è così liberatorio quando ci permettiamo di fiorire: solo fiorendo possiamo trovare il nostro stile.
L’opportunità di accompagnare qualcuno in questo percorso di epifania è uno dei motivi principali per cui amo fare la consulente d’immagine, te lo dicevo anche qui.
Tu che mi dici?
Ti senti un cactus che ha voglia di fiorire?
Vuoi affermare forte e chiaro, prima di tutto a stessa, IO FIORISCO?
Leggi qui!
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