Questa mattina ho trovato un ciuffo di capelli grigi vicino alla tempia.
Io sono una “tinta naturale” da 15 anni.
I miei capelli hanno un color castano chiaro/biondo scuro, un po’ opaco, in cui non mi sono mai riconosciuta.
Nel tempo sono stata viola, rossa e infine mi sono tinta i capelli del colore naturale di mia madre (riparando quasi ad un errore della Natura).
Così, a 36 anni, non so nemmeno bene quanti capelli grigi o bianchi io abbia.
Ha fatto molto discutere, nelle ultime settimane, la scelta di Daria Bignardi di lasciare i suoi capelli del colore naturale.
In realtà questa decisione incontra una tendenza molto diffusa.
Anche le giovanissime si tingono i capelli di grigio.
Lasciare i capelli del proprio colore naturale però è tutta un’altra cosa.
Specialmente se sono grigi o bianchi.
Ci si permette di accettare e di mostrare un cambiamento dovuto all’età che avanza.
Abbracciando così un grande tabù.
I capelli grigi aiutano la nostra autorità e ci fanno sentire più forti?
Attivare qualsiasi processo decisionale sulla propria immagine consente di comunicare consapevolmente con il proprio aspetto.
E il risultato di questa consapevolezza porta con sé sicurezza, aiuta a raddrizzare la schiena e ad alzare la testa.
Conferisce potere e decisione, anche sul lavoro.
Permettersi (e uso di nuovo questo verbo non a caso perché le prime da convincere siamo proprio noi) di sapere esattamente chi siamo ora e di metterlo in chiaro agli altri fin da subito, con la nostra immagine, porta certamente a questo risultato.
E anche, una cosa apparentemente futile come i capelli, può diventare un grande strumento ai fini di definire il nostro personal brand.
Io credo che se, Bignardi, osservandosi allo specchio ogni mattina, si riconosce, riconosce quella che è oggi e si sorride, questa sia stata certamente la decisione giusta per lei.
Non vuol dire però che tutte dovrebbero imitarla, come ho visto scrivere in rete, inneggiando al “grigio libero”
Io non sento la tinta una costrizione.
Lo sarebbe di più, al momento, dover lasciare i miei capelli al naturale.
Magari un giorno cambierò.
E un bel caschetto grigio mi rappresenterà al 100%.
Il bello della nostra immagine è che è in costante evoluzione.
Proprio come noi.
L’importante è che ci consenta sempre di raccontarci e di parlare di noi.
Di qualsiasi colore siano i nostri capelli.
Anche viola o rosa watermelon.
(che dici, mi vedresti con questo colore?)
A qualsiasi età.
Se la decisione di farsi i capelli grigi è motivata, per esempio, dal fatto che “non siamo più delle ragazzine ed è ora di essere sobrie”,
non mi trova assolutamente d’accordo.
Diana Vreeland, che fu redattrice capo di Vogue America, diceva:
Passiamo già tutta la nostra vita con la paura di osare e di andare sopra le righe.
Di scostarci dal seminato, confortevole e già battuto, della sobrietà e delle convenzioni.
E proprio quando diventiamo “più grandi”, quando cioè raggiungiamo la forza e la consapevolezza necessarie per raccontarci così come siamo, e non ci importa più molto del giudizio degli altri,
dovremmo pure ingabbiarci in panni dimessi perché “è ora?”.
Ma dove sta scritto?
Il mio consiglio non è ovviamente quello di diventare refrattarie alla comune decenza ma di continuare a divertirsi con lo stile, sperimentando con le forme, i colori e gli accessori.
Un cappello estroso, un rossetto acceso, un tessuto metallizzato, un paio di scarpe colorate non saranno mai volgari se tu li indosserai con convinzione.
Se saranno coerenti con la tua personalità e il tuo racconto per immagini.
Osserva, per esempio, Diana in queste foto:
Solo così potremo abbattere il pregiudizio della bellezza, che spesso si declina al femminile.
E viene perpetrato da noi stesse, senza nemmeno che ce ne rendiamo conto.
Limitando così la nostra comunicazione e la nostra felicità.
Non ci credi?
Guarda il documentario dedicato alle signore di Advanced Style.
Ti ricordi che te ne parlavo già qui?
Io le adoro!
E, per questo, le cito spesso quando faccio formazione, agli eventi e durante il mio corso su come trovare il tuo stile e comunicare con moda e immagine.
(ps: hai visto le nuove date?).
Ti sentirai liberata anche solo osservandole.
Ho deciso: mi faccio/mi tengo i capelli grigi!
Visualizzati: immaginati nella tua vita quotidiana con i capelli al naturale.
Ti senti bene?
Prova!
In fondo c’è sempre tempo per tornare indietro.
(Io per esempio sono stata anche bionda per 15 giorni nella mia vita, era il compleanno del mio ex e volevo un trattamento che mi impedisse di uscire a telefonargli per tutto il giorno: decolorarli è risultata la scelta più ovvia).
Lo ho fatto. Ho i capelli grigi: e adesso come mi vesto?
Cambiare colore dei capelli scompagina la nostra palette quotidiana.
Non ci vediamo più con i colori che indossavamo prima.
Capita spessissimo che mi arrivino messaggi disperati da donne che hanno deciso di cambiarsi colore di capelli e nulla del loro guardaroba sembra intonato alla nuova tinta.
I tuoi capelli erano chiari o con sfumature cenere e le vene dei tuoi polsi sono azzurre?
Opta per nuance fredde e combinale in un mix raffinato.
I tuoi capelli erano chiari e con riflessi ramati e le vene dei tuoi polsi sono verdi?
Opta per tonalità neutre e cremose.
I tuoi capelli erano scuri e netti e le vene dei tuoi polsi sono azzurre?
Opta per colori vivide e intense a base fredda.
I tuoi capelli erano scuri e riflessati e le vene dei tuoi polsi sono verdi?
Opta per colori autunnali, caldi e luminosi
Sei una fan del nero?
Se il nero è la tua coperta di Linus, con i capelli grigi fai attenzione: potrebbe appesantire i tuoi tratti.
Approfitta del magico potere degli abbinamenti e abbina il nero al rosso e al grigio per un effetto deciso ma splendente e opta per degli orecchini oro chiaro, adatti a quasi tutti i tipi di incarnato.
Hai i capelli grigi e ti va di raccontarmi la tua scelta?
Scrivimi o commenta qui sotto.
Ti sono piaciuti i miei look?
Scopri il mio servizio Polly Anna e ricevi ogni settimana nuovi look acquistabili pensati proprio per te.
Adesso ti lascio: devo andare a tingermi il ciuffo di capelli grigi prima di partire per Roma.
Sabato, infatti, ci sarà la data romana del mio corso su immagine e stile.
Non vedo l’ora!
Ci leggiamo presto, magari ti parlerò di una delle donne che fu più capace di comunicare sé stessa e il suo mondo, attraverso le proprie scelte di abbigliamento e stile.
Coco Chanel.
(se mi segui anche sulla pagina Facebook sai già che sono andata alla anteprima di questa mostra a Venezia e ho proprio voglia di raccontartela).
Maria Grazia dice
Ho i capelli molto sottili, da 5 anni del loro colore naturale e con fili argentati in costante aumento :-)….. Ho scelto di non tingere più i capelli perchè non mi riconoscevo nell’immagine proiettata allo specchio, mi sentivo “costretta” e fuori luogo. Lo ammetto, il grigio è stato all’inizio per me un atto di ribellione e sfida; ribellione da schemi comportamentali che non sentivo miei, sfida allo status quo, che ci vuole eternamente giovani, toniche impeccabili. Ma poi pian piano mi sono resa conto che mi sentivo proprio bene con questo grigio in testa e ho compreso che quel colore portava fuori quello che avevo dentro. Oggi con questi capelli un pò grigi, mi sento LIBERA, libera di essere quella che sono, un pò ribelle, un pò consapevole, un pò passionale, un pò gentile, un pò irriverente, un pò timida e un pò autorevole. Mi sento bene con me stessa, mi sento giovane dentro. Potere di un colore? SI, del colore che IO HO SCELTO per i miei capelli, perchè, come dice Niccolò Fabi, io vivo sempre insieme ai miei capelli.
Mi chiamo Maria Grazia, ho 52 anni, qualche ruga e i capelli un pò grigi.
Un grande abbraccio!
Antonella Gallino dice
Ciao, bel post! e grazie dei consigli. Parlo da canuta precoce, di pelle olivastra, ex bruna. Confermo che nel mio caso sono più efficaci i colori freddi. Se vi va, mi farebbe piacere condividere la mia scelta:
http://www.considerovalore.it/perche-non-mi-tingo-piu-capelli/
Cristina Borgaro dice
Ciao, io, dopo anni di colorazione con l’henné, ho deciso, ad aprile dell’anno scorso, che “quello” sarebbe stato l’ultimo hennè. Le motivazioni? Diverse: sicuramente irritazione, al pensiero che un uomo brizzolato è figo, mentre una donna è vecchia. Non secondariamente, era nata in me la sensazione che continuare a “coprire” i miei capelli bianchi fosse come rifiutare una parte di me, come se fosse sbagliata e dovesse essere aggiustata e nascosta. Ho convissuto con la ricrescita volontariamente, godendomi tutto: le occhiate, i commenti, l’essere approvata o disapprovata da amici, sconosciuti e parenti. Ed ora, che ho riscoperto di avere capelli sorprendentemente nerissimi(dove non compaiono i bianchi, ovvio😜), sono così felice che mi godo i miei capelli, con le mille sfumature che assumono a seconda della luce e delle ore del giorno. Tra l’altro, senza l’henné ad appesantirli, nel corso degli anni il blandamente mosso, si è trasformato in boccoli ed onde più definite, ed il crespo è sparito. Ignoro se sia perché ho trovato i prodotti giusti o perché ho finalmente fatto pace con i miei capelli, però non mi interessa granché, perché me li godo, e basta!