Oggi ti voglio raccontare la storia degli accessori La Pinotteria.
Questo è l’ultimo appuntamento della stagione con la rubrica “I love Made in Italy” , nata proprio un anno fa.
Mi fa piacere concludere questo anno bellissimo di racconti creativi e appassionati con La Pinotteria.
Con la storia di Anna (ti avevo già raccontato qui cosa penso di coloro che portano il mio nome).
Una storia delicata, di rinascita ed evoluzione.
E con i suoi articoli, in cui, ogni imperfezione è parte di un linguaggio creativo che parla di unicità e originalità.
Oggetti moda creati con materiali comuni, umili, poveri come la plastica o la carta.
E proprio locandine di carta, ritagli di giornale, vecchi fumetti consumati dalla lettura e scovati in un banco di robivecchi sono pronti a trasformarsi, grazie all’amore, alla cura e alle sapienti mani di Anna in qualcosa di nuovo.
Qualcosa che conserva il valore del suo vissuto ma è pronto a rinnovarsi e a seguire un nuovo percorso.
Del fascino della carta e della duttilità creativa di questo materiale ti avevo già raccontato insieme alla storia di Stefania e i suoi magici origami.
Questa volta siamo anche nella sfera dell’ Upcycling e cioè “il processo di riciclo tramite il quale i nuovi prodotti sono di valore economico maggiore rispetto ai prodotti componenti originali”.
Mi piace molto questo concetto.
Non si tratta solo di trasformare un oggetto in un’altra cosa ma di mantenere le intatte le sue caratteristiche più proprie, aiutandolo a guadagnare una nuova vita, a migliorare.
Parliamo quindi di evoluzione e non solo di trasformazione.
Un po’ quello che aiuto a fare io con la mia professione di consulente d’immagine e il motivo per cui amo questo lavoro.
Così i vecchi fumetti di Candy Candy non perdono il loro valore emozionale quando diventano un portafoglio, dopo essere stati lavorati da Anna.
E ogni volta che questo portafoglio viene tirato fuori dalla borsa le conversazioni tra Terence e Candy, che è più bella quando sorride (come tutti noi)
,tornano a scaldarci il cuore e a ricordarci la nostra infanzia.
E lo stesso succede con Lady Oscar e Spank.
O “Il Corriere dei Piccoli”
Il valore emotivo e creativo diventa più importante di quello economico.
Come succedeva con le borse di Maddalena e i sogni di pelle di To Be Mad.
A me piace pensare che la nostra stessa vita sia un continuo Upcycling.
Siamo in cambiamento e in evoluzione ma questo processo ci riesce bene solo se non perdiamo mai le tracce di quello che siamo stati e che ci rende unici.
Se non cerchiamo di nascondere le nostre smagliature.
O di dimenticare quel periodo in cui ci sentivamo degli sfigati con gli occhiali spessi e un senso di inadeguatezza perenne.
Hai voglia di conoscere La Pinotteria e la sua storia in evoluzione?
Potrebbe essere di ispirazione proprio per te neo-mamma con una passione creativa.
(foto rubata ad Anna che è tanto timida quanto sensibile e non si rende conto di quanto è bella)
AT Chi è Anna e come è diventata La Pinotteria?
AP Ciao! Sono Anna Pinotti, veronese trapiantata a Trento, dove ho frequentato l’università. Durante quel periodo adoravo tutte le cose colorate dai disegni piccoli e stupidini, ricordo che i miei coinquilini appena vedevano qualcosa di colorato e fuori dalla norma dicevano che era una “pinottata”. Quello era il periodo degli abiti dalle tinte unite e scure, quindi le maglie me le stampavo io, facevo modificare i vestiti a mia mamma oppure compravo all’estero.
In seguito creare portafogli divenne il modo per arrotondare quando frequentavo un corso di restauro dei materiali cartacei dopo la laurea. Una volta preso il diploma sono diventata mamma, quindi dovevo decidere se trovare un lavoro vero e proprio ma pagare asili nido e babysitter o rimanere a casa con mio figlio e nei ritagli di tempo dedicarmi a quello che ormai stava diventando un lavoro. Quando il piccolo ha cominciato ad andare al nido ho fatto il grande passo e aperto partita iva. Il mio laboratorio è ancora in casa ma nei weekend giro il Nord Italia partecipando a diversi eventi e collaboro con alcuni negozi.
AT: Cosa significa lavorare con le mani per te?
AP: Per me è la cosa più normale del mondo, fin da piccola creavo vestiti per le mie bambole, durante le superiori frequentavo un istituto d’arte incentrato sulla progettazione e realizzazione di tessuti a telaio e stampati. Credo sia una dote tramandata dai miei genitori, non li ho mai visti con le mani in mano. Per me è rilassante, quando comincio a tagliare e a cucire stacco la mente da tutto il resto e mi sento bene (anche se i giorni prima di grandi eventi o consegne non sono proprio tutti rose e fiori).
AT Come è maturato il tuo amore per la carta?
AP Più che da un amore è nato da una sfida. Avevo questo fumetto degli anni 40 dei Peanuts dove Snoopy era solo un cane disegnato a lato dei personaggi, era bellissimo, mi ricordava il mio cane di quando ero piccola, dovevo creare qualcosa con quella carta. Poi un giorno mia mamma stava per buttare una tovaglia di plastica trasparente, così ho cominciato a rivestire quella carta e ho creato il primo portafogli. Da lì in poi è stata una continua ricerca del tipo di carta perfetta, dalla grammatura, alla “croccantezza”, alla patinatura; avendo studiato le proprietà della carta durante il corso di restauro, ero già a conoscenza dei suoi pregi, li ho semplicemente applicati in un altro campo.
AT Come funziona il tuo processo di ricerca per pattern sempre nuovi?
AP I momenti che dedico alla ricerca sono i miei preferiti (alla fine è pur sempre fare shopping!), cerco sui diversi siti le novità, negli acquisti mi faccio guidare dall’istinto, immagino i modelli con i diversi pattern e compro. L’idea di usarne sempre di nuovi è dovuto al mio problema di non saper scegliere, mi piacciono troppe cose diverse e mi piace fare felici le persone, non tutte hanno i miei gusti quindi propongo sempre una selezione molto varia. Per ogni patter compro abbastanza carta per realizzare un pezzo per ogni modello, quindi alla fine creo sempre pezzi unici.
(ultimo nato in casa La Pinotteria in seguito alla collaborazione tra Anna e Clara Petit Pois Rose).
AT Come nasce il tuo processo creativo? Parti da una idea, da un oggetto o da un elemento come la carta?
AP Solitamente parto da una necessità, avevo bisogno del portafogli e me lo sono creato, poi amici mi hanno chiesto dei portatessere da tasca e gli ho cuciti. Stessa cosa vale per il portamonete che volevo poter staccare e attaccare a piacimento e il porta smartphone per proteggere il telefono in spiaggia.
Una volta ero in viaggio con amiche e avevo solo una pochette per le diverse serate, quindi ne ho creata una con due patte diverse così da poterla girare a piacimento per abbinarla ai diversi vestiti. Dopo l’idea creo dei prototipi, li testo e infine cerco i pattern adatti per ogni modello.
AT Lavori anche su commissione? Se sì come funziona il tuo rapporto con la cliente?
AP Lavoro su commissione ma per quanto riguarda i diversi motivi decorativi, non per quanto riguarda il modello. Sulla mia pagina Facebook c’è un album costantemente aggiornato con le carte disponibili in quel periodo, le clienti scelgono il pattern e ordinano il modello che più le aggrada, la creazione “su misura” costa solo pochi euro in più. Questo funziona molto per quanto riguarda le pochette, in molte mi contattano spedendomi la foto del vestito e delle scarpe che hanno scelto per una cerimonia e io propongo dei diversi pattern da abbinare all’outfit. Ne sono sempre tutte entusiaste!
Lo sai che prima di proporre qui a te, o di inserire nei moodboard personalizzati che preparo per i miei clienti (sempre senza commissione), gli articoli di qualche designer, crafter e creativo, provo sempre in prima persona qualità, efficienza e valore.
Quindi posso testimoniare:
Dai una occhiata anche alla sua pagina Facebook dove Anna posta tutte le carte nuove che, spesso, vengono esaurite ancora prima di arriva nell’e-shop.
E non è finita qui!
Domani in molte città italiane iniziano i saldi e presto arriverà il mio tradizionale post dedicato al tema (intanto beccati quello dell’anno scorso con 10 look da creare con i saldi: i consigli sono ancora tutti validi)
Così ho chiesto ad Anna uno sconto speciale per te che mi leggi.
Da oggi entro l’8 Luglio se metterai nello spazio apposito (dove c’è scritto discount code) qui, all’atto dell’acquisto, il codice ILOVEMADEINITALY per te uno sconto del 10%.
Ti è piaciuta questa rubrica?
Leggi le storie di Erika, Marisa, Silvia, Maddalena, Stefania e Adriana, Anna, Miriam e Alessandra e Giorgia.
Ci rivediamo con questa rubrica a Settembre e per l’anno prossimo prometto: spazio anche agli uomini! (ma cosa ci posso fare io se le donne sono meravigliose creative?).
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