E’ un po’ di tempo che la moda guarda al passato e non solo attraverso contaminazioni di stile con abiti e foggie degli anni passati; sono un po’ di anni che anche sui red carpet attrici e starlette sfilano non con un abito di uno stilista che ricorda gli anni 50 o 60 ma proprio con un abito di quello stilista creato in quegli anni e indossato da altre dive prima di loro.
Ultimamente il vintage ha avuto però una diffusione a livello più popolare. Negozi vintage crescono e si sviluppano in tutte le città e i prezzi, seppure alti, non sono proibitivi.
Recentemente a Padova, una bella città universitaria vicino a Venezia, c’è stato il festival del Vintage dove è stato possibile un confronto con parecchi operatori del settore e la visione di pezzi davvero unici e particolari e l’analisi di una realtà di vendita e acquisto innovativa e giovane. Sebbene infatti questi due aggettivi sembrino proprio stonare con il concetto di Vintage è il mercato del vintage è proprio questo: un modo e un concetto di vendere e acquistare del tutto diverso da quello delle catene più note, basato sul riconoscimento del valore del pezzo, della sua unicità e della sua storicità. Ogni capo è in sé un racconto, il racconto della sua storia e della storia di chi lo ha posseduto prima di noi. E come è apparso chiaro anche osservando il pubblico presente al festival di Padova sono proprio i più giovani a subire questo fascino. In un’ epoca in cui la tecnologia ha spazzato via le vecchie abitudini e il passato, ecco che invece i giovani vanno alla ricerca di quello che più manca nel loro mondo tutto nuovo e up to date (o come potremmo dire proprio usando lo slang giovanile “sul pezzo”) e lo fanno, come spesso accade con l’incipit delle trasformazioni sociologiche, usando uno dei mezzi più effimeri e allo stesso tempo più duraturi: la moda.
E così fioccano a seconda dei casi e degli intenti negozi, botteghette, spazi o boutique Vintage.
Nella mia città Venezia, davanti alla chiesa di Santa Maria del Giglio, c’è una boutique vintage bellissima dal nome retrò “Carpe Diem”, che sta per aprire un nuovo punto di vendita anche Padova alla fine di Novembre entrando da “Carpe Diem” rimarrete incantati dal piacevole allestimento e dai pezzi unici di Hermès, Prada, Gucci, Chanel, Balenciaga etc in ottime condizioni ed ad un prezzo competitivo.
Una piacevole sopresa, a testimonianza del fenomeno Vintage anche in realtà acerbe che stanno maturando e sviluppano un nuovo concetto di moda, è stata trovare un negozio vintage anche durante l’ultimo viaggio che ho fatto a Praga.
Si tratta di “Vintage Clothes” un bel negozio nel centro di Praga (in una vietta dietro la piazza principale con la Torre dell’Orologio nella piazza della città vecchia, che punta tutto il suo assortimento sugli abiti e gli accessori (deliziosi i foulard); molto piacevole e funzionale anche il sito internet www.vintage-clothes.cz (alla faccia dei paesi meno sviluppati) che permette la visione della maggiorparte dei capi e il loro acquisto on-line. C’è pure Sergey che non appena entrate nel sito vi comunica che potete rivolgervi a lui via skype per ogni esigenza.
Divertente la “Kiss my Valentine Collection” con abiti da ballo anni 50 e 60 disegnati realizzati usando stoffe italiane (Italia caput stile) e Vintage.
Originali, rigorosi e portabilissimi i modelli dello stilista Yasuko Naga che collabora con loro.
Io non potevo resistere e ho speso 450 corone(circa 25 euro) acquistando un cerchietto (perché è vero sopra i 30 bisogna stare attenti agli accessori che si scelgono ma se è un cerchietto ha la giusta eleganza o viene portato nella occasione giusta si può mettere a tutte le età).
Il cerchietto ha una base grigio perla con una applicazione laterale con cristalli black diamond ed ematite (grigi e neri), perline dorate e un fiocchetto grigio perla. Se abbinato nel giusto modo può essere declinato sia ad un outfit da sera che ad uno da giorno sdrammatizzandolo un po’
Quindi via libera all’acquisto vintage, magari un solo pezzo importante abbinato ad un total look del tutto moderno e per niente agè. In verità io non seguo proprio questo consiglio ma l’importante è adattare il tutto alla propria personalità e la mia è una personalià agè.
It’s a long time that Fa
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