Questo week end ci vorrebbe proprio il dono dell’ubiquità.
Oltre al Festival del cinema di Venezia, che si svolge praticamente sotto le mie finestre ( e siete a Venezia non perdete nel pomeriggio di sabato 7 l’evento caccia alle perle di cui parlo qui) e al festival della letteratura di Mantova sarà anche la volta di un appuntamento davvero interessante legato al Vintage e al Fashion di cui voglio parlarvi.
Da stasera a domenica 8 settembre a Verona ci sara VBRAN ECO FESTIVAL . dove al VRBAN ECO VILLAGE sarà possibile lasciarsi affascinare dalla commistione delle proposte del vintage con quelle dell’eco fashion e l’eco design.Con la presenza di 50 espositori, tra i migliori professionisti di diversi settori che operano nel campo della sostenibilità.
Curato sinergicamente dall’Associazione Culturale RETRòBOTTEGA (forte dell’esperienza con la manifestazione ARSENALE VINTAGE MARKET) e dall’Associazione NATURALMENTE VERONA vede tra i suoi organizzatori Leonardo Chiti, creatore del brand DEUDA, che oltre a proporre abbigliamento e arredamento vintage è da anni attivo nella ideazione e creazione di eventi legati al vintage in tutta Italia.
Sempre ottime occasioni per scoprire questo mondo che è quasi una filosofia di vita e che sa creare legami inaspettati non solo con il mondo della moda ma anche con l’arte e,come nel caso di VBRAN festival, con l’ecosostenibilità, andandosi a configurare in questi tempi di crisi e di incertezza come una risorsa da non sottovalutare e una tendenza da sposare.
Proprio per questo motivo ho deciso di fare qualche domanda a Leonardo
AT- Come nasce la tua passione per il vintage?
LC- Nasce dai tempi del liceo quando andavo a rovistare nei magazzini dell’usato nella mia città o ai mercatini, provenendo da Prato (città considerata culla del vintage) è stato molto più semplice per me coltivare questa mia passione, poi è stata Londra a metà anni ’90 che ha fatto esplodere questa mia passione facendomi iniziare a credere che fosse possibile trasformarla anche in lavoro.
AT-Raccontaci un po’ la storia del tuo brand DEUDA.
LC- DEUDA nasce come brand nel 2005 iniziando a partecipare come espositore alle maggiori fiere del settore vintage a livello nazionale e piano piano iniziando ad abbinare anche l’organizzazione di Temporary Event sempre collegati al mondo del vintage, da questo la denominazione attuale di DEUDA Vintage&Events.
AT- Chi è il tuo cliente tipo?
LC- Sicuramente il cliente che ama vestirsi anni ’70, ma non solo; cerco di variare tenendo anche qualche capo di altri decenni, prediligendo la particolarità e unicità del capo che colpisca il cliente (mano capi ma di qualità), non tralasciando neppure l’accessorio come l’orologio che ultimamente sta prendendo campo nel nostro mondo.
AT- Perché il vintage piace tanto ai giovani?
LC- Adesso la parola “vintage” è di moda, ma non bisogna dimenticare che il Vintage è “La Moda” con la lettera maiuscola; i giovani devono educarsi a questo mondo, sapere cosa vuol dire. Come continuo a sostenere non esiste un effetto vintage o un modello vintage, i giovani devono capire che vintage è uno stile di vita al quale bisogna avvicinarsi con curiosità. Il miglior modo è venire alle fiere di settore importanti e riconosciute, con espositori professionisti, oppure frequentare i mercati dell’antiquariato per respirare l’aria e il profumo di vecchio; interagire, curiosare, domandare e piano piano magari venendo conquistati da questo mondo fantastico che alla fine nasconde dentro di sé quell’alone di romanticismo forse un pò perso da questa ultima generazione.
5- Vintage ed ecologia: come sono connesse queste due “filosofie di vita” secondo te?
Il Vintage può essere ecologico: penso sia soprattutto da considerare quella parte di questo mondo che va sotto la voce di Remake o Resign. Negli ultimi anni molti creativi hanno usato il proprio ingegno per customizzare capi, oggetti che erano vintage e inutilizzati. Questo è l’impatto ecologico che può avere il vintage: riutilizzare dando un’altra possibilità, un’altra chance, una seconda vita a qualcosa dato per finito.
Non perdetevi quindi VBRAN ECOFESTIVAL e se rimanete fino a sera l’intrattenimento musicale sarà dei migliori (dai Motel Connection agli Africa United).
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