Sta arrivando “La Fiorita”! Che emozione!
“LA FIORITA” è un nuovo progetto che ho studiato per te e per noi.
E io, come sai, i nuovi progetti li lancio sempre in una data che mi risuona dal punto di vista personale.
Perché ho scelto oggi per dirti tutto? Perché oggi sarebbe stato il compleanno della Gina, la Gina era la mia nonna materna e la cosa che più mi rimane di lei sono le storie.
La Gina, infatti, era una cantastorie; storie, che ogni volta, lei rendeva diverse e più avvincenti sull’onda della sua ispirazione.
Storie di vita, storie del passato ma anche racconti (pure inventati sul momento), filastrocche…
Io mi sedevo sulle sue gambe o mi mettevo su una seggiola accanto a lei e ascoltavo.
Una delle mie storie preferite parlava di quando, da adolescente, la Gina scappava alla sera di nascosto dai suoi genitori e si calava da una finestra (con l’abito della festa infilato sotto alla camicia da notte e le scarpe con il tacco strette in una mano) per andare a ballare con Nello (il mio futuro nonno).
Si era innamorata di lui una domenica a messa; quel tipo gentile, provvisto di fascino tenebroso e sopracciglia consistenti la aveva conquistata al primo sguardo. E poi alla Gina piaceva tanto ballare!
(eccoli nel giorno del loro matrimonio nel 1950)
La Gina aveva un linguaggio tutto suo che definiva in modo particolare il mondo. Rigorosamente in dialetto veneto.
Una delle parole più amate dalle Gina era “inti-vedere” (con l’accento sulla prima e).
“Nella vita ci vuole inti-vedere!”, era solita ripetere.
L’intivedere è la capacita di “vedere dentro e guardare oltre”. A me fa molto ridere l’assonanza di questo termine dialettale con l’inglese: “into”, infatti, nella lingua anglosassone significa proprio “dentro”.
Il progetto che ti sto per raccontare ha a che fare con le storie e anche con l’intivedere. Perché è un progetto che mira a lungo raggio e osserva nel profondo, è un progetto che parte da quello che c’è oggi per arrivare a quello che ci sarà domani.
Sei curiosa?
Oggi è anche il primo giorno di Autunno: quindi il giorno ideale per tenersi stretti la voglia di fiorire.
Oggi è il giorno ideale per parlarti della “FIORITA”.
Inizio a raccontarti tutto, mettiti qui comoda vicino a me, come facevo io con la Gina…
Questa storia comincia con un addio e anche da un ringraziamento.
C’era una volta PollyAnna…
PollyAnna per 5 anni è stata parte della mia (e forse anche della tua) vita. PollyAnna è stato uno dei miei progetti più riusciti.
È stata una compagna fedele e gioiosa, anche nei momenti più difficili (come la pandemia). Lei c’era sempre, a ricordarci di non perdere la voglia di prenderci cura di noi e di illuminarci grazie al magico potere dei colori e degli abbinamenti.
Come scrivevo qui parlandoti di lei per la prima volta:
Pollyanna non è una ragazzina sciocca ma una combattente: si impegna e non teme la fatica che decidere di essere felici porta con sé.
Polyanna è determinata a godere del meglio che ogni giorno le offre.
Pollyanna ricorda a tutti che la felicità è un atto di volontà e che occorrono forza, intensità e consapevolezza per ribaltare la prospettiva e iniziare a guardare prima il bello.
Lei vuole vivere sempre dentro un arcobaleno, non per stupidità ma per amore verso se stessa e gli altri.
E se l’arcobaleno non c’è, Pollyanna lo crea con dei prismi colorati.
Tutto era iniziato da questo post? Te lo ricordi.
Non puoi saperlo perché allora non lo avevo scritto, ma l’idea di PollyAnna era nata in un momento davvero difficile in cui avevo proprio bisogno di prendere il “vizio della felicità” di cui parlo nel post.
Perché io ho sempre pensato che il sorriso è l’arma più forte e potente di tutte.
Ero, infatti, reduce dal primo tentativo di procreazione medicalmente assistita e avevo iniziato un percorso personale e di coppia che mi avrebbe dato più di quanto mi ha tolto (dolore certo ma anche consapevolezza e scoperte) e che, alla fine, mi ha portata alla strada giusta per me e per noi e mi ha portata anche dal nostro Fiorellino.
In più mi era appena capitata tra capo e collo anche una grande rogna professionale: il sito web che usavo per creare i look per i miei clienti e per il blog aveva chiuso, senza avvertimenti, dalla sera alla mattina lasciandomi priva di uno strumento e soprattutto mettendomi in difficoltà nel recuperare tutti i sette mila outfit studiati nel tempo (con caparbietà sono riuscita a riaverli indietro).
Proprio in quel periodo PollyAnna, la ragazzina dal cuore contento ricordo della mia infanzia (soprattutto per via del cartone animato che la vedeva protagonista), mi tornava spesso in mente!
“Magicamente” avevo trovato il libro a lei dedicato da Eleonor Hogman Porter in una bancarella di Torino, quando ero stata lì per fare un corso, e lo tenevo sul mio comodino, senza un motivo apparente. Eccolo:
Poi, una triste sera, seduti su una macchina e dentro ad un ferry-boat, quella conversazione con mio marito: “e se creassi un mio Polyvore?” “e se lo chiamassi PollyAnna?”
Il resto è storia.
L’idea iniziale di PollyAnna era quella di inviarti ogni domenica 3 look di ispirazione per i tuoi outfit quotidiani. Look cliccabili in ogni loro parte, in modo tale da consentirti di scoprire dove trovare tutti i capi e gli accessori che li componevano.
Poi i look sono diventati 4…poi ci ho aggiunto le descrizioni, scritte con cura, amore e attenzione e dispensatrici dei miei consigli di stile e in merito a colori, forme e personalità.
Infine si sono unite le #pilloledistoriadellamoda, i consigli sulle tendenze, lo spazio lasciato ai brand Made in Italy…e anche dei “contributi esterni” da parte di altre professioniste.
Ad un certo punto c’è stata la pandemia e i nostri look quotidiani si sono trasformati in “tute e ciabatte”, così PollyAnna (che meno serviva ogni settimana) ha continuato a farci compagnia con resilienza, trasformandosi in un appuntamento mensile più corposo capace di illuminare l’armadio dei desideri.
PollyAnna è diventata una rivista…così veniva, infatti, definito dalle appassionate lettrici il nostro appuntamento (prima settimanale e poi mensile): una rivista! Tanto da darmi l’idea di creare un’edicola (che trovi ancora attiva) dove raccogliere i “numeri precedenti”.
Però…
Da un po’ di tempo PollyAnna mi chiedeva di diventare qualcosa di più. PollyAnna mi chiedeva di diventare altro.
D’altra parte anche la sua “autrice”, ad un certo punto, aveva avvertito la medesima esigenza.
Il secondo volume in cui si narra la storia di PollyAnna si intitola, infatti: “PollyAnna cresce” e segue la sua evoluzione.
Lo stesso stava capitando anche nel nostro rapporto.
Sentivo che PollyAnna poteva evolvere in qualcosa di nuovo e ancora più luminoso, pur mantenendo la sua essenza fatta di desideri di stile e consigli pratici e utili.
PollyAnna poteva continuare a fare il gioco della felicità ma poteva anche farlo in un modo più maturo e strutturato.
E poi c’era la questione del nome: PollyAnna per me è sempre stato un nome in prestito (ovviamente), anche se sentitissimo.
Ci pensavo e ci ripensavo…desideravo qualcosa di più, qualcosa di nostro…e un giorno l’ispirazione giusta è arrivata grazie a voi:
IL NOME, IL LUOGO…
Era Maggio 2021: un mondo vicinissimo che sembra un mondo fa! Un mondo alle prese con una pandemia.
Io e mio marito stavamo aspettando la sospirata raccomandata che sancisse la nostra idoneità al percorso adottivo (dopo l’incontro di Marzo con la giudice in tribunale)
In un pomeriggio di sole, mi arriva una notifica su Instagram: è una mia follower che mi tagga in una fotografia che ha scattato ad un banchetto scovato in un mercatino. Un banco popolato da riviste degli anni Venti e Trenta (il mio periodo storico favorito, dal punto di vista visivo).
Tra queste: “La Fiorita!”.
“Mi ha fatto pensare a te”, mi scrive.
In effetti #fiorite è il modo in cui mi riferisco alle persone che decidono di scegliermi come consulente e di seguirmi sui social network: tantissimi fiori colorati, diversi uno dall’altro che io accompagno a sbocciare (e a non fare i cactus), svelando così la propria unicità.
È un gruppo meraviglioso quello delle #fiorite, un gruppo accogliente, garbato e determinato alla rivoluzione gentile e luminosa.
Che bello sapere che esistevano “le fiorite” anche negli anni Venti e Trenta!
Certo “La Fiorita” di oggi non è “La Fiorita” di quell’epoca, per cui le possibilità di “fioritura” rimanevano limitate e circoscritte in un perimetro che oggi troveremo stretto e superato (anche grazie alle battaglie di chi ci ha preceduto e che non dovremmo dimenticare mai).
Però il desiderio di sbocciare, di conoscere, di crescere e di indossare la propria felicità era il medesimo allora come ora.
Ringrazio la #fiorita che mi ha scritto e le dico che ha avuto un pensiero bellissimo.
Dopo qualche mese da questo contatto su Instagram, una sorpresa: la rivista mi arriva a casa!
Gaia, così si chiama la #fiorita che mi aveva scritto, la aveva acquistata e me la aveva spedita. Che meraviglia!
Tenendola tra le mani, l’illuminazione: ma se facessi ritornare “La Fiorita“?
Se diventasse questo il nostro nuovo luogo speciale?
Bisogna avere INTI-VEDERE
Noi ne abbiamo già di luoghi nostri: ci sono i social, c’è questo blog, c’è la mia newsletter gratuita.
Serve davvero un altro posto? Secondo me sì e adesso ti spiego il perché.
In primo luogo: io non so che fine faranno i social network!
Siamo a casa di qualcuno che potrebbe decidere di fare qualsiasi cosa da un momento all’altro, compreso chiudere tutto!
Inoltre non siamo così tutelati, te lo scrive una che da settimane sta cercando a fatica di recuperare la propria pagina Facebook dopo essere stata vittima di un hacker (se non la vedi più adesso sai il motivo).
Inoltre l’algoritmo di Instagram, Facebook e Tik Tok premia i contenuti brevi, estemporanei, tutti uguali (ti sei accorta/o che se apri un social network vedi riproposti sempre gli stessi formati?), meglio ancora se video che non durano più di un minuto e mezzo, possibilmente su temi di tendenza (come: quante volte gli uomini italiani pensano al Sacro Romano Impero !?!?!).
È un algoritmo che ama lo “scroll” ed è nemico dell’approfondimento.
È davvero questo ciò che vogliamo per il futuro?
Qui bussa l’inti-vedere: io voglio fare come mi ha insegnato la mia nonna e guardare oltre e, secondo me, alla lunga tutto questo non potrà continuare a funzionare.
Ecco perché cè bisogno di uno spazio nostro.
Uno spazio privato, confidenziale e sicuro (e non sull’ennesimo social network a disposizione di tutti e di proprietà di qualcun altro).
Un luogo dove non si seguono le tendenze e le correnti ma si va al nostro tempo e alla nostra misura.
Un posto che rimane, non è evanescente e che non sparisce dalla sera alla mattina e/o nei secondi di una story.
Uno spazio fiorito.
Uno spazio tuo, dove tu possa entrare quando vuoi, perché hai le chiavi e che possa diventare quella “stanza tutta per te”, di cui parla Virginia Wolf nell’omonimo libro (se non lo hai mai letto ti consiglio di recuperarlo).
Per quanto riguarda blog e newsletter continueranno certamente ad esistere, sono pezzi di cuore da quando è iniziato tutto.
Ho scritto il primo post sul blog nel 2012 e la prima newsletter nel 2014 (sono stata la prima consulente d’immagine in Italia a creare la sua newsletter).
Ho sempre prestato attenzione a proporre argomenti interessanti che ho cercato di affrontare in modo originale, competente e “sostanzioso”. Come quando ho creato l’appuntamento del “Dizionario della Moda a Modo Mio” (che ci ha fatto compagnia a lungo) e tanto altro.
Ecco perché, spero che tu ti possa fidare di me quando ti dico che desidero superarmi e che “LA FIORITA” raccoglierà il “meglio del meglio” e che ho già tantissime idee in mente perché questo possa accadere.
Vorrei offrirti uno spazio dedicato ed esclusivo con contenuti unici e approfonditi che non troverai altrove.
(così i post e le newsletter potranno accorciarsi un po’ e, solo chi sarà interessato, potrà continuare l’approfondimento proprio nella “FIORITA“)
Spero di essermela meritata la tua fiducia!
E, proprio a proposito di fiducia, nel “nostro luogo” vorrei raccontarti anche molte storie. Saranno storie di moda ma anche storie di vita, la mia ma non solo. Proprio come faceva la Gina.
Insomma: LA FIORITA sarà uno spazio dedicato alla fioritura a tutto tondo!
“LA FIORITA” sei tu!
Tu che desideri fiorire e/o che vuoi continuare a mantenere il tuo percorso di fioritura.
La “FIORITA” sarà il nostro appuntamento per FIORIRE.
I fiori ce la mettono tutta per sbocciare nel tempo che hanno a loro disposizione: cogliamo il loro insegnamento!
Io ti accompagnerò a capire come vestire la tua felicità.
Uno degli obiettivi che mi pongo nel mio lavoro, direi una delle mie missioni, è renderti la vita più bella, gioiosa, luminosa e anche facile.
È quello che succede quando, alla mattina, indossi quel vestito di un colore e con una forma che si accordano a te, alla tua bellezza e alla tua essenza…abbini quell’accessorio che hai acquistato con la manifesta intenzione di volerti bene…passi sulle tue labbra o sui tuoi occhi un velo di make-up in modo intonato e consapevole, fai tutto questo con la cura che finalmente ti meriti e poi ti guardi allo specchio e…sei tu!
E ti sorridi.
Sorridi alla tua meravigliosa unicità.
Ecco nella “FIORITA” troverai i miei consigli perché questo possa accadere e continuare a lungo nel tempo.
Ci sarà ampio spazio per il colore, in tutte le sue sfumature.
Ti darò suggerimenti per scoprire gli alleati della tua bellezza.
Ci sarà la Posta dello Stile dove risponderò ai tuoi dubbi di stile, ma non solo…
Nella “FIORITA” troverai dei look per ispirarti e di cui ti svelerò tutti i segreti, analizzandoli con cura e sapienza.
Outfit creati, ideati e studiati da me per te (come quelli che preparo per le mie meravigliose clienti).
Che saranno cliccabili in ogni loro parte, così che tu possa scoprire dove trovare i capi che li compongono.
Ma nella “FIORITA” troverai anche look sfoggiati da star, protagonisti di pellicole e serie tv,
personaggi politici…e pure “persone sulla strada” di cui ti spiegherò tutti i dettagli e le intenzioni affinché tu possa ispirarti al fine di trovare sempre di più quello che somiglia proprio a te, da portare con fierezza e gioia nella tua quotidianità di ogni giorno.
Per esempio: avresti mai detto tutte queste cose della camicia bianca di Zendaya?
Te lo assicuro: non guarderai più un red carpet come prima!
Nella “FIORITA” potremmo addirittura scoprire il carattere delle star “studiando” le loro scelte sul tappeto rosso.
E molto altro….Sei curiosa?
Nella “FIORITA” faremo tanta STILOSOFIA e, insieme, “giocheremo” a scoprirci come succede sul mio account Instagram.
E questo accadrà con più solidità e linearità e senza paura di perdersi le Stories.
Udite, udite la “FIORITA” lascerà spazio anche alle tendenze, ma sempre a modo mio, come in merito ai colori di stagione, per esempio il Magenta)
(spoiler sul primo numero)
Nella “FIORITA” ti parlerò di comunicazione, di personal branding e ovviamente anche di Storia della Moda.
Insieme scopriremo che è tutto connesso, come sapeva benissimo Charles Worth (nella “FIORITA” ti svelerò presto cosa intendo).
A proposito di Storia della Moda, ho in mente delle idee fantastiche che coinvolgeranno delle illustratrici/degli illustratori e faremo dei giochi come quelli che apparivano su Vogue negli anni Venti e Trenta (ma adesso non posso dirti di più).
Nella “FIORITA” ti racconterò storie, storie di stile e soprattutto storie di FIORITURA.
A proposito di storie, nella “FIORITA” ti darò anche dei consigli di lettura! Ti suggerirò libri di moda ma anche libri di narrativa che con la moda hanno a che fare, anche in maniere che non ti aspetti.
Non mancheranno nella “FIORITA” i consigli di Made in Italy: ti presenterò dei brand artigianali che trovo interessanti e che, secondo me, meritano anche la tua attenzione.
Nella “FIORITA” ti racconterò anche delle cose inedite su di me e sulla mia vita, proprio come si fa in un posto intimo e confortevole.
E ti parlerò anche di argomenti che di solito non tocco (proprio perché i social network non sono sempre un posto confortevole).
Perché questo sarà la “FIORITA“: un luogo amico.
Soprattutto nella “FIORITA” ci sarai tu che sarai assoluta protagonista e che potrai sempre dire la tua in merito alle rubriche e ai contenuti.
Perché LA FIORITA SEI TU!
Saremo amiche di penna
Lo sai, io amo scrivere e soprattutto amo scrivere a te.
L’azione di scrivere necessita tempo, pensiero, ragionamento, non è una cosa a cui puoi dedicarti, facendo altro (come per esempio un messaggio vocale). La scrittura ha bisogno di impegno e dedizione.
Lo stesso vale per l’azione di leggere. Per leggere bene qualcosa non puoi fare contemporaneamente qualcos’altro. Ci vogliono spazio e tempo (che prendi anche per te).
Inoltre, ogni volta che leggiamo, mettiamo qualcosa di noi nelle righe che abbiamo sotto gli occhi, le interpretiamo a nostro modo, sulla base delle nostre esperienze e della nostra vita. Quelle righe ci consegnano esattamente quello che devono consegnarci in quel momento e si relazionano proprio con noi (lo stesso scritto può lasciare indifferente una persona e cambiare la vita ad un’altra).
Fino a che succede una splendida magia: il processo di chi scrive e quello di chi legge si uniscono e si fondono e si ottiene la “somma” delle loro intenzioni, in una commistione emotiva e di pensiero.
Ecco perché “LA FIORITA” non poteva che passare attraverso la scrittura (anche se ci saranno delle sorprese sia audio che video).
Se la acquisti ora, “LA FIORITA” ti arriverà per un anno via mail: non dovrai far altro che aprire la tua casella di posta e leggere!
Tu apri la mail, leggi la mia lettera, trovi la tua rubrica preferita, scopri le curiosità che ti racconto, ti fai ispirare, osservi e studi i look…e nel frattempo ti coccoli e ti abbracci.
Inoltre potrai scaricare la “rivista” e conservarla sul tuo computer e sul tuo cellulare, così da trarne spunto ogni volta che vorrai.
Quale è il vantaggio della modalità online? Che potrai cliccare su tutti i miei consigli!
Così da scoprire immediatamente, per esempio, dove trovare quella gonna di quel brand Made in Italy di cui ti ho parlato e che ti ha colpito o quella giacca del look che ho ideato per raccontarti una storia di stile.
O ancora per sapere subito dove acquistare quel libro di moda introvabile etc etc.
E non è finita qui…
Il GRUPPO MARGHERITA
Ho pensato anche ad un’altra cosa: ho pensato ad un Gruppo Speciale e cioè al Gruppo Margherita.
Chi ne farà parte avrà un trattamento ancora più esclusivo.
Per capirci il gruppo Margherita è il gruppo “Premium”, quello che ha la “carta fedeltà“, quello che riceve ancora più contenuti (e lettere), che ha diritto a sapere tutte le notizie in anteprima e per cui sono pensate tantissime sorprese dedicate sia online che dal vivo (incontri, confronti…persino gite veneziane…ma adesso non posso ancora svelarti nulla).
Perché “GRUPPO MARGHERITA”?
Innanzitutto perché la margherita è un fiore, un fiore semplice e considerato quasi banale ma che, in realtà, ha potenzialità uniche e straordinarie.
Lo ricorda Maude ad Harold, nell’omonimo film del 1971:
Maude: “Io mi vorrei trasformare in un girasole più che in ogni altra cosa: sono così alti e così semplici… Tu che fiore vorresti essere?”
Harold: “Non lo so. Una di queste margherite, per esempio.”
Maude: “Perchè?”
Harold: “Perchè sono tutte uguali.”
Maude: “Ah ah… lo dici tu! Guarda: certe sono più piccole, certe sono più grosse, certe pendono a sinistra, certe a destra, certe sono bruttine perchè hanno perduto i petali. Sono una diversa dall’altra, e si vede benissimo. Sai, Harold, secondo me gran parte delle brutture di questo mondo viene dal fatto che della gente che è diversa permette che altra gente la consideri uguale.”
E poi Margherita è il nome che ho attribuito alla casa in cui presto (si spera – i lavori di restauro dovrebbero essere quasi terminati!) andrò a vivere con mio marito e il mio piccolo Fiorellino. Un nome che deriva da colei per cui la casa fu costruita negli anni Venti: Margherita la bisnonna di mio marito.
Pensa: “Margherita” era anche il nome di un’altra rivista degli anni Venti:
Infine, ti racconto una cosa che non ho mai detto, Margherita è il nome che avrei dato ad una figlia femmina se ne avessi avuta una. (Poi nella mia vita è entrato un piccolo Fiorellino e va benissimo così).
Perché avrei chiamato mia figlia Margherita? Perché avevo promesso alla mia nonna amatissima Rita che il suo nome sarebbe stato presente nel nome di mia figlia (ti parlavo di lei anche qui).
Sì questa è una storia piena di nonne! (indizio)
Non ci sarà mai una bimba dal nome Margherita, ma posso far nascere un gruppo bellissimo composto da splendide donne (e perché no anche uomini) pronte a fiorire.
Il Gruppo Margherita: a me così vicino.
Perché: “Amarsi un po’, è un po’ fiorire, aiuta sai a non morire, senza nascondersi, manifestandosi..si può eludere la solitudine“.
Il prezzo piccolo piccolo
Ormai lo hai capito: questa è una storia di fiducia.
In questa fase di lancio e di anteprima, quella in cui ti chiedo la tua fiducia, ho deciso di proporti “LA FIORITA” ad un prezzo veramente accessibile.
Ma c’è di più!
Presto l’accesso al gruppo Margherita avrà un costo aggiuntivo ma, SOLO ADESSO, acquistando la FIORITA tu puoi accedere gratuitamente anche al GRUPPO MARGHERITA.
Vai qui.
E puoi pure pagare il prezzo scontato di 59,90, per farlo, però, devi conoscere la parola segreta da usare come codice sconto.
La parola segreta è il nome della figlia di Margherita.
Ti ho già parlato di lei e te ne parlerò presto di nuovo in newsletter, ma se mi segui da un po’ sai già di chi parlo. Indizio: comincia con la lettera K.
Acquista qui: “LA FIORITA + l’accesso al GRUPPO MARGHERITA” (e per avere lo sconto usa la parola segreta).
Quando inizierà questa storia?
Il primo numero “ufficiale” della “FIORITA” uscirà il 15 Ottobre e cioè il giorno del compleanno di quella che è stata la mia amica più cara: Silvia.
Eccoci in vacanza alle superiori a Vienna (sì io sono quella rossa!).
Silvia è stata l’amica delle scoperte, l’amica che c’era mentre il mio stile si definiva, l’amica con cui ho preso il primo volo, quella con cui ho capito che viaggiare è per me vitale come l’aria, l’amica con cui ho ballato la musica che più si intona alla mia anima e al mio cuore, l’amica con cui mi sono confidata e che a me ha raccontato i suoi dubbi, i suoi sogni e i suoi moti interiori. L’amica che c’era mentre facevo il Liceo Classico e formavo il mio modo di apprendere e di capire e c’era quando ho deciso di iscrivermi a Scienze della Comunicazione, disegnando già in parte il mio futuro.
L’amica che c’era quando ho iniziato a fiorire, a modo mio!
Quella che c’ero quando ha iniziato a fiorire a modo suo!
Ti parlerò ancora di lei.
Mi sembra bello dedicarle l’uscita di questo nuovo progetto felice.
Un progetto che è una storia ma che è anche un viaggio verso il futuro.
Un viaggio che io e te faremo insieme, spero, con lo stesso spirito di amicizia, scoperta e comunanza che avevamo io e Silvia.
Inoltre il 15 Ottobre è una domenica e cioè il giorno in cui tradizionalmente arrivava PollyAnna.
Perché proprio la domenica? Perché è la giornata in cui puoi rilassarti, metterti comoda e dedicarti a te.
Inoltre di domenica hai anche il tempo per pensare alla settimana che verrà, definendo come mettere in pratica i miei suggerimenti e come fare tue le ispirazioni che ti colpiscono.
Sei pronta per salire a bordo?
Clicca qui per accedere sia alla LA FIORITA che al GRUPPO MARGHERITA e, se la conosci, usa la parola segreta per avere lo sconto speciale.
Non vedo l’ora di cominciare la nostra avventura!
Tua
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