Molti non lo sanno ma io sono una talpa. Mi mancano quasi 5 diottrie per occhio e se non porto gli occhiali non vedo bene neanche i cornflakes che sto mangiando la mattina nella tazza (per dire).
Sono miope dalla quarta elementare, cioè dalla fine degli anni Ottanta e non ho conosciuto l’utilizzo delle lenti a contatto che quando ormai si era vicini al Millennium Bag.
Ho quindi avuto la sfortuna di essere costretta a portare gli occhiali per tutti gli anni Novanta. Sfortuna perché insieme ai fusò (come li chiamava mia madre che si sa ha studiato francese con uno che le insegnava come fare i krapen), con comoda linguetta finale in cui infilare il piedino perché stessero bene bene tirati sul sedere, la salopette, le magliette che lasciavano scoperto l’ombelico e i levis 501 a vita alta (così che la fetta di pelle lasciata scoperta non fosse poi così tanta) andavano di moda anche orridi occhiali a forma di televisore che io e mia sorella chiamavamo “bareggiani” dal nome dell’infausto ottico Bareggi (ormai non più in attività), da cui ci accompagnava mia madre ogni volta che le diottrie aumentavano (sì la miopia è genetica e un male di famiglia).
Ricordo ancora di aver scritto nel diario segreto, dell’anno in cui dovetti procedere all’infausto acquisto dei primi occhiali:” caro diario, il dottore mi ha detto che dovrò mettere gli occhiali, ma così quando sarò grande avrò occhi e denti (erano un po’ da coniglietto e già si parlava di apparecchio) perfetti”. Beata innocenza.
Vedermi nelle foto di infanzia con il visino minuto e magro (solo quello perché le cosciotte c’erano tutte a riempire i fuseaux), deturpato da occhiali giganteschi e dal bel colore pelle di foca (e a mia sorella è andata peggio che a me perché i primi occhiali “bareggiani” li ha dovuti indossare a 7 anni ) mi ha sempre disturbato.
Così mi sono convinta di non stare proprio benissimo con gli occhiali, e quando finalmente in terza media la forma degli stessi è diventata più sottile e i colori più belli, comunque l’effetto in fotografia non era dei migliori, a causa dell’apparecchio (i denti quelli sì li ho sistemati), i brufoli tipici dell’età e un taglio di capelli infelice (capelli corti e codino dietro,eh sì lo so una consulente di immagine certe cose non dovrebbe confessarle neanche sotto tortura).
Non ho potuto però non registrare, nell’ultimo periodo, il grande ritorno degli occhiali da vista, concepiti come accessorio a completamento del look, magari in contrasto colore rispetto all’outfit e assoluti protagonisti dello stesso.
Inoltre, per ironia della sorte, da un po’ di anni gli occhiali grandi, che permettono anche una visibilità maggiore, sono tornati di moda, ma non a tutte stanno bene come a Domitilla Ferrari e io me ne sono tenuta lontana come Valeria Marini dalla sobrietà.
L’altro giorno però, dal mio ottico di fiducia (sono ciecata uno dovrò pur averlo) ho scoperto gli occhiali firmati Augusto Valentini della Look the concept factory.
Li promuovo volentieri perché sono fatti da un’ azienda della mia regione, il Veneto, e in un territorio, il bellunese, famoso per aver dato i natali a molte aziende di qualità nel settore.
Nata come piccolo laboratorio artigianale alla fine degli anni Settanta, Look the concept factory svolge oggi la sua attività in 60 paesi nel mondo, mantenendo il cuore produttivo e strategico in Europa, a Campolongo di Cadore nelle Dolomiti Settentrionali, uno degli ultimi paradisi Mountain wilderness dell’Unesco World’s Heritage, occupando 11.000 mq di aree lavorative dove operano quotidianamente oltre 200 collaboratori.
E’ un occhiale moderno e minimale dalla fattura elegante ed esclusiva ma che cela dentro di sé una forte spinta innovativa. Infatti il frontale in acetato di cellulosa è ottenuto attraverso una tecnica di incollaggio multistrato. Lo spessore frontale è solo di 35 mm grazie all’anima in acciaio AISI 301 inglobata nel frontale, ad elevata resistenza meccanica. Inoltre la calzata HCF (High Confort Fitting) è ad alta superficie d’appoggio
Il risultato sono occhiali resistenti e leggerissimi che non segnano il naso nemmeno dopo ore e che si adattano ad ogni look.
Ecco qualche foto.Come mi stanno secondo voi?
E dovrebbero essere proprio la qualità e l’effettiva comodità di utilizzo, secondo me, le linee guida da seguire nella scelta dell’occhiale. Certo è un accessorio ma vi accompagnerà per molto tempo e in molte situazioni. Quindi il primo importantissimo fattore determinante nella scelta di acquisto deve essere, a mio avviso, l’aspetto tecnico pratico. L’occhiale deve essere di qualità. Resistente e versatile. Così come quello che ho scelto della Look Occhiali.
Spessissimo siamo portate ad acquistare un paio di eyeglasses perchè cool e glamour ma, stiamo attente. Non sempre ciò che è di moda può risultare adatto al nostro viso ed ai nostri lineamenti. In questi casi è sempre meglio buttarci su uno stile classico, elegante ma easy, che sicuramente non ci deluderà.
Per comprendere quale tipo di montatura si addice alla forma del vostro viso è necessiario focalizzarsi sui punti di forza cercando di nascondere i nostri difetti. Un mio consiglio, che può essere applicato in qualunque occasione, è quello di scegliere una montatura ben definita e netta per un viso arrotondato o una struttura morbida e non spigolosa per un volto più deciso, dalle linee di squadrate.
Infine fondamentale è scegliere un tipo di occhiale che rispecchi il vostro modo di essere e la vostra personalità.Solo così avrete un pezzo con cui sentirvi completamente a vostro agio che diventerà parte di voi e del vostro aspetto e giocoforza si sposerà sempre con ogni vostro look.
Ultimi consigli fashion: attenzione al make up dell’occhio, se portate gli occhiali deve essere perfetto. Ogni sbavatura, specie con la montatura grande, si noterà ancora di più attraverso la lente.
Se soffrite di miopia ricordate che le lenti tenderanno a rimpicciolire gli occhi. Sarà quindi necessario un make up che allarghi lo sguardo: perfetto quindi un tratto deciso di eyeliner e una passata in più di mascara sulle vostre ciglia. Se invece siete astigmatiche, ipermetropi o presbiti le lenti dei vostri occhiali tenderanno a ingrandire gli occhi. Per rimpicciolirlo un po’ dovete applicare su tutta la palpebra un ombretto chiaro, preferibilmente più chiaro della vostra carnagione, come un color champagne, rosa antico, dorato o crema. In questo modo, schiarendo la palpebra, avrete l’illusione di un occhio più piccolo.
Spero di esservi stata utile anche questa volta e rimango sempre disponibile per consigli personalizzati, caso per caso.
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