Ma tu li metti gli shorts?
“Ho le cosce grosse” credo sia una delle affermazioni più frequenti che io abbia mai fatto.
Eredità della mia amata nonna materna Rita: “in famiglia tutte le donne hanno le cosce così, morbide”, diceva.
Per questo motivo, a lungo, non ho considerato di poter mettere gli shorts, che avrebbero “fatto vedere” una delle parti di me che meno volevo venisse notata.
Ricordo benissimo quando ho deciso di “fare la pazzia”: era inverno e avevo visto in un negozio un paio di pantaloncini corti di lana in tartan verde.
Mi piacevano molto: così li avevo provati, mi stavano bene e ho “osato” acquistarli.
Risultato? Non solo li ho portati moltissimo ma non ho mai ricevuto così tanti complimenti per le mie gambe come in quel periodo.
E te credo! Le avevo sempre tenute nascoste!
Invece, una volta svelato il mio “punto debole” questo veniva considerato un “punto forte” da chi lo osservava (donne e uomini).
Incredibile, ma succede!
Succede perché, come ho spiegato anche qui, non sempre noi abbiamo una percezione realistica del nostro corpo e ci guardiamo con occhi severi.
Occhi incapaci di notare la nostra più unica e autentica bellezza, perché troppo focalizzati su un irreale ideale di perfezione.
Se solo imparassimo a vederci con gli occhi degli altri e ci concedessimo un po’ di clemenza!
Sì: ogni tanto penso ancora di avere le “cosce grosse” ma ho anche imparato ad amarle.
E a vestirle come più desidero! Anche con gli shorts se mi va?
Ma tu conosci la storia degli shorts?
Gli shorts: all’inizio erano “una cosa da ragazzi”! Parte della divisa scolastica del mondo anglosassone, utilizzati dai bambini maschi fino all’età dell’adolescenza.
Come sanno benissimo i Royals inglesi!
(quello nella prima foto è il Principe Carlo, lo avevi riconosciuto?)
Anzi lo sapevi che i reali d’Inghilterra non possono indossare i pantaloni lunghi fino al compimento dei sette anni?
È successo anche al Principe George che adesso finalmente ha raggiunto l’età per allungare le sue “braghette”. Ma non ancora il fratello Louis.
Negli anni ’20 gli shorts fanno parte del costume da spiaggia:
E accompagnano in modo sinuoso il corpo delle ragazze in vacanza.
Louise Brooks, mia icona amatissima come spiego qui, li metteva anche al cinema ma non si trattava ancora di uno stile che tutte avrebbero osato nella loro quotidianità.
Poi nel 1933 arrivò la tennista Alice Marble che portò i comodi pantaloncini rossi sulla “terra rossa” vincendo e segnando, in modo indelebile, l’immaginario femminile dell’epoca.
Indossando gli shorts non ci sarebbero stati più ostacoli per le “ragazze moderne”.
Negli anni ’40 infilerà gli shorts la donna più forte di tutte: Wonder Woman, protagonista dell’omonimo fumetto creato nel 1941.
E gli shorts verranno usati per le attività sportive come andare in bicicletta.
Dovranno però arrivare gli anni ’50 perché gli shorts vengano adottate da tutte le giovani ragazze, sulla scorta delle pin-up.
Gli shorts, portati a vita alta per accompagnare il pancino e un po’ più lunghi di uno slip, erano in grado di mostrare il corpo femminile come mai era stato fatto prima.
(se non dal bikini)
Lo sapeva bene Marilyn Monroe che amava questo capo e lo indossava con lo scopo di mettere in risalto la sua femminilità prorompente.
Ecco un’immagine che ci racconta come quel famoso ideale di perfezione a cui ti ho accennato prima cambi a seconda del periodo storico (cosa che racconto sempre durante i miei corsi).
Negli anni ’50 le forme sinuose di Marilyn rappresentavano il canone di bellezza a cui tendere e raccontavano il desiderio di voluttuoso benessere, dopo le ristrettezze della guerra.
Tutti negli anni ’50 erano innamorati di Marilyn.
E tutte sono state immortalate con gli shorts, anche Sophia Loren.
Sarà uno stilista italiano nel 1956 a rendere gli shorts un capo d’alta moda: Emilio Pucci .
Con la sua collezione di ispirazione siciliana: coloratissima e ricca di dettagli (è un peccato che io abbia trovato solo foto in bianco e nero ma la bellezza dei capi è ugualmente evidente!)
Così da rendere gli shorts adatti anche per le ragazze “perbene”.
Come Grace Kelly.
Pronta a sfoggiarli con seducente malizia, abbinandoli alla blusa marinière e alle ballerine.
(ti ho raccontato tutto della moda anni ’50 qui)
Negli anni ’60 gli shorts continuano a spopolare tra le ragazze che li usano in alternativa alla minigonna,
portata in auge da Mary Quant, la più moderna tra le mie “Ragazze Rivoluzionarie della Moda”.
Pure Mary portava gli shorts, come le ragazze che vestiva ogni giorno nel suo negozio Bazaar in King’s Road a Londra.
E li preferiva in tinte accesse, abbinati a calze coloratissime.
Gli shorts piacevano proprio a tutte, anche a Twiggy, icona dell’epoca con il suo fisico da grissino!
Persino alla raffinata Jacqueline Kennedy che li usava in vacanza, in versione minimal e abbinati a sandali piatti o anche ai piedi nudi!
Nel frattempo gli shorts prendono il nome di “pantaloni caldi”: hot pants. Perfetti per sentirsi belle e spregiudicate!
(ti ho raccontato tutto della moda anni ’60 qui)
L’apice della fama, però, gli shorts lo raggiungono negli anni ’70. Si vedono in giro per le strade,
in tutte le versioni e con estrema nonchalance.
Sono presenti anche nelle pubblicità, come questa della Kodak.
Memorabile in quel periodo lo spot di una marca di jeans, la Jesus, per cui Oliviero Toscani immortala un paio di shorts con la scritta “chi mi ama mi segua“.
L’abbinamento ideale degli shorts negli anni ’70 è quello con gli stivali alti.
L’ideale per mettere in risalto le gambe!
Persino le hostess in quel periodo li portano, come le dipendenti della Bahamas Airline.
Negli anni ’70 icona di stile diventerà la giovanissima Jodie Forster che fa degli shorts la sua divisa nel film “Taxi Driver” del 1976.
Una moderna Lolita!
In Italia sarà Raffaella Carrà a indossare gli shorts in tv!
Che fascino!
Lei che a Canzonissima aveva già scoperto l’ombelico!
Sconvolgendo i “ben pensanti” e usando la sua immagine con consapevolezza e leggerezza insieme.
Raffaella Carrà, indimenticabile, che diceva “era il 1971, le ragazze d’estate giravano già così, con la pancia scoperta. Io non mi sono fatta problemi a far vedere l’ombelico in Rai. Ero libera. Dalle sovrastrutture e dalla rigidità. Senza costrizioni”.
E, così facendo, anche di quelle ragazze in giro per strada aveva legittimato il desiderio di libertà.
Ragazze libere di denudarsi e di farlo per il proprio piacere e non per stimolare quello altrui (a meno che non lo desiderassero).
Negli anni ’80 i pantaloncini corti cambiano forma o meglio tessuto e vengono realizzati nel materiale sportivo per eccellenza di allora: la lycra!
Perché l’attività fisica in quel momento è particolarmente importante per tenere il corpo in forma e farlo risultare più potente.
Non a caso è il periodo del power dressing come ho raccontato qui.
Negli anni Novanta gli shorts sono il capo più amato dai ragazzi specialmente se di jeans.
Come raccontano bene le ragazze di “Beverly Hills 902010” che li portano anche in versione salopette (anche io ne avevo una come ti ho raccontato qui).
Ti ho fatto venire voglia di mettere i pantaloni corti?
Ancora non ti convince troppo l’idea di scoprire troppo le gambe?
Innanzitutto tieni a mente l’immagine di Marilyn Monroe che ti ho fatto vedere prima.
E poi c’è sempre un modo per trovare il capo adatto a te. Come spiego sempre durante le mie consulenze d’immagine e i miei corsi dal vivo e a distanza.
Opta per un modello svasato.
O per un tessuto elasticizzato che accompagnerà al meglio le tue cosce.
E ricorda che, come spiego qui, la distribuzione dei colori è molto importante: se indosserai degli shorts chiari con un top scuro metterai in evidenza le tue gambe. Sta a te decidere che effetto desideri.
Questo non significa che dovrai abbandonare l’idea di un paio di pantaloni colorati se pensi che le tue cosce siano morbide: basterà indossarli con un top bianco e giocare con gli accessori nella parte alta del fisico, come una bella collana nella stessa tinta degli shorts.
Si possono portare i pantaloni corti anche al lavoro?
Io dico di sì!
Tanto che ho dato un po’ di suggerimenti sul tema anche nel numero estivo di PollyAnna.
Perché tutto sta nel tipo di shorts che scegliamo e in come li abbiniamo.
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Come abbinare gli shorts?
Come vuoi!
Riprendi le atmosfere dell’estate con un insieme dalle tinte accese!
Osa un total color!
Con gli shorts potrai anche creare un look super raffinato!
Magari facendoti ispirare dai colori complementari: azzurro e arancione.
E giallo e viola!
Tutto dipende da come accordi i diversi elementi!
Osserva come cambiano, per esempio, gli stessi shorts con differenti combinazioni.
Quale opzione preferisci tra le due?
L’importante è che somigli proprio a te!
E sì: te lo confermo gli shorts staranno benissimo anche a te che hai le forme morbide.
Che ne dici? Ti ho fatto venire voglia degli shorts?
Quale combinazione ti ispira di più e senti che ti rappresenta?
Ricorda che spesso i limiti sono nella tua testa e che la tua arma più grande sarà sempre il sorriso, da rivolgere prima di tutto a te stessa.
Che ti meriti di indossare chi sei!
Perché l’importante è stare bene nei tuoi panni e rispettare il tuo stile: unico, proprio come te!
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Mi piacerebbe farti compagnia con i miei video durante le tue vacanze!
Tanto potrai guardarmi anche dalla spiaggia,
magari sfoggiando un paio di shorts!
Io ti aspetto se lo vuoi.
A presto e buone sperimentazioni!
Paola dice
Cara Anna,
dopo aver letto questo post ieri ho messo gli shorts per andare a lavorare e ho ricevuto molti complimenti; inoltre una mia collega ha detto che seguirà il mio esempio anche perchè sono comodissimi per andare in giro in biciletta. Grazie