In tempo di crisi la moda non può avere mezze misure e così ora come negli anni 20, dopo il primo dopoguerra, non c’è soluzione di continuità tra lo sfarzo e la voglia di tenere un basso profilo. E così gli abiti delle “dive” si pongono sempre in un contrasto molto deciso tra loro.
Il diktat è quello indiscusso dell’austerità, del sottotono, come d’altra parte è stata sottotono questa edizione della mostra, vuoi per il cambio di guardia alla direzione, vuoi in risposta o semplicemente in linea con la crisi economica che ci colpisce da un decennio e sembra non avere più fine.
E così l’abito lungo lascia spazio a quello corto, più da matrimonio che da red carpet, la signorina bene, ben vestita ma non troppo ostentata riempie le passerelle dei suoi fruscii e dei sorrisi tirati. Ne sono un esempio le attrici del film “La Bella Addormentata” di Bellocchio tutte in corto alla prima serale del film in Sala Grande.
Colori pastello, moderati, dolci ed eleganti tra i quali il rosa cipria ottiene in maniera indiscussa il ruolo del protagonista. Un rosa cipria che ha dominato e dominerà, di sicuro fino alla prossima estate, sulle passerelle dei più grandi nomi del fashion.
Rosa cipria il vestito Versace sfoggiato da Kate Hudson alla serata di inaugurazione della 69 edizione della mostra del cinema di Venezia; una trama preziosa per il tessuto, dettagli e accessori perfettamente curati.
Dall’altra parte se osare deve essere e allora che lo si faccia, con atteggiamento fiero e un pizzico di esagerazione così che che nessuno abbia il dubbio che non sappiamo che l’austerità è quello che ci si aspetta da noi e che noi in tutta risposta abbiamo intenzione di non rispettare la regola per dimostrare che osare ancora si può, trascinati e motivati dalla speranza che prima o poi questo periodo finirà e che forse sarà proprio il nostro atteggiamento di sfida e di non omologazione a non farlo finire. Anche se non parlerei proprio di mancata omologazione nel caso degli outfits scelti per calcare il tappeto rosso della 69 mostra del cinema di Venezia.
Infatti nell’uso e a volte abuso del pizzo le dive si sono rincorse, a volte inciampando a volte staccando le altre di due o tre lunghezze. Pizzo ed effetto nudo che saranno i nostri compagni anche di questo inverno, perchè solo il pizzo sa appoggiarsi alla nostra pelle rendendo il nostro aspetto allo stesso tempo moderno e retrò in maniera così delicata ed elegante.
Delicata ed elegante come non è stata Letitia Casta; certo bello l’abito in pizzo con gli inserti di pietra sul colletto di Dolce e Gabbana che rivela due delle tendenze della moda del prossimo autunno/inverno che si divertirà a costellare di pietre cappotti, cappelli e vestiti; e certo bella l’attrice francese, con quel sorriso che o conquista o viene detestato e che lei ha eletto a suo marchio di fabbrica (un ottimo esempio di come rendere un difetto un pregio, davvero complimenti). Ma l’effetto generale è che se sei bella e con un corpo da favola puoi anche metterti in coulotte e reggiseno e buttarti sopra un velo pizzato e starai sempre bene.
Peggio ancora succede ad Isabella Ferrari in Versace bianco che, considerato il corpo che dopo i 40 non è più lo stesso (come dicono sempre le nostre mamme, dopo una certa età hai voglia a fare diete il corpo si modifica e stop), svela sotto l’abito invece che mutandine e reggiseno si un corsetto che ha tutta l’aria di essere uno di quelli che fanno perdere un paio di taglie.
Ecco a mio avviso l’alta moda e la moda in generale sono un’altra cosa. Una donna da un abito deve essere valorizzata non è il suo corpo che deve fare bello l’abito ma l’abito che deve fare bello il suo corpo perché scelto e pensato proprio per questo motivo.
Altre considerazioni merita il pizzo dell’abito Marchesa di Naomi Watts, sempre alla serata di apertura; il color cipria, il taglio e le trasparenze del tessuto e un uso sapiente accessori conferiscono all’attrice un look etereo e retrò, per nulla ostentato e in cui passa inosservato il costo reale dell’outfit; da notare i deliziosi e importanti orecchini Chopard.
Un pizzato nero che mi è piaciuto davvero è quello di Nadine Labaki, regista mediorentale brava e ironica (andatevi a vedere il suo Caramel). L’effetto nude look è solo suggerito dal panneggio color carne sotto al velo di pizzo che copre il decollete generoso senza renderlo assolutamente volgare e anzi andando ad enfatizzare le forme sinuose della regista e snellendole allo stesso tempo.
In pizzo nero anche Olga Kurylenko e Romina Mondello (la ex fidanzata di Raoul Bova e la ex acerrima rivale di Ambra in Non è la Rai). Entrambe anticipano due modi in cui il pizzo nero sarà visto nella prossima stagione. Il bustino in pelle rigida abbinato alla gonna ballo svolazzante dell’una e l’effetto piuma legato ad una sottoveste quasi slavata dell’altra sono infatti perfetti spunti per reinventare il proprio look nella prossima stagione.
Infine se si vuole osare e lanciare un guanto di sfida alla crisi che colore scegliere se non il rosso? Rosso visto e declinato, sulle passerelle dei grandi stilisti per la nuova stagione, in tutte le sue sfumature da quelle più scure a quelle più aranciate.
E così alla serata di apertura la madrina Kasia Smutniak non poteva esimersi dall’indossare lo splendido abito di Armani Privè che segue perfettamente le linee del suo corpo e, esaltato dallo chignon ben fissato sulla nuca, è talmente semplice, da guadagnare una perfezione raffinata.
In rosso anche Violante Placido, una dei vari figli di Michele Placido piazzati un po’ ovunque nel mondo dello spettacolo, che c’è da dire ha sempre saputo vestirsi; bello l’abito in chiffon rosso di Alberta Ferretti, ma chi mi conosce sa che Alberta con me sfonda sempre una porta aperta, e belli gli accessori in tinta di Ferragamo.
Un commento a parte merita Samantha Morton in giuria. Non azzecca un look e sbaglia ogni cosa indossi, andando ad enfatizzare le forme chiaramente appesantite.
Dal tubino floreale della prima conferenza stampa, in cui era inguanata come un salame che faceva sbucare le ginocchia cellulitiche, all’abito del tappeto rosso della serata inaugurale. Una specie di cosa bicolore, pizzo nero sopra e maculato blu sotto. I colori sono giusti, il blu elettrico infatti ci accompagnerà insieme al rosso nei nostri outfits invernali, il problema sono le forme, ancora una volta troppo aderenti; così come sono nel verso contrario è sbagliato il caftano blu (che la signora usi il blu per esaltare gli occhi azzurri) sfoggiato alla festa al hotel Excelsior; il messaggio è :sei hai qualche chilo in più non va bene inguainarsi ma nemmeno buttarsi addosso qualcosa a caso purchè sia largo e comodo con il solo scopo di camuffare il nostro corpo perché l’effetto sarà solo quello di avere addosso un lenzuolo mal steso.
Kate Hudson e Naomi Watts in cipria – 1
Il nude look di Letitia Casta e Isabella Ferrari – 2
Olga Kurylenko e Romina Mondello, Nadine Labaki in pizzo scuro – 3
Violante Placido e Kasia Smutniak in Rosso – 4
Gli outfits sbagliati di Samantha Morton – 5
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