Se avessi letto Due gradi e mezzo di separazione, il libro di Domitilla Ferrari sul networking, qualche anno fa, quando ancora lavoravo in azienda per intenderci, lo avrei trovato piacevole, scorrevole, ben scritto e pieno di spunti. Ma avrei avuto un atteggiamento di base di diffidenza e, alla fine della lettura, mi sarei detta: sì ok certo, tutto bello, tutti bravi, queste cose però sono magari utili se lavori in rete ma irrealizzabili in quello che la stessa autrice, nella dedica al fratello, definisce il paese reale.
Mi sono sempre piaciute le persone. Ascolta, sorridi, non sottovalutare nessuno, condividi le informazioni e metti in contatto la gente sono stati principi di base della mia educazione, principi che nel corso degli anni ho portato avanti con convinzione.
Eppure non li avevo mai legati al mondo del lavoro.
Ho dovuto cambiare attività per capire molte cose.
Infatti leggendo ora Due gradi e mezzo di separazione le mie percezioni sono state completamente diverse.
Mi spiego: confermo che è un libro piacevole, scorrevole, ben scritto e pieno di spunti. In alcuni casi si tratta di ovvie verità che però sono le più difficili da dire con tale semplicità e puntualità. Non a caso Domitilla Ferrari si autodefinisce guru dell’ovvio nella sua shortbio su twitter.
Un testo che contiene informazioni e consigli pratici su come usare twitter facebook, linkedin e gli altri social network e che serve sicuramente per capire come stare bene in internet.
Due gradi e mezzo di separazione, a mio avviso, però è soprattutto utile per capire come riuscire a vivere bene nel paese reale e non solo in termini professionali.
Io sono veneta, ironica, disincantata e poco avvezza alle smancerie e mi fa strano scrivere queste lodi sperticate ma il libro di Domitilla Ferrari lo ho divorato, sottolineato e riempito di note a margine e orecchie di promemoria (non me ne vogliano i puristi della carta stampata, secondo me un libro amato è un libro vissuto).
Sarà che per me imparare una cosa nuova ogni giorno è il vero senso della vita. Un po’ come Kintaro Oe in Golden Boy (per i non cultori degli anime guardate questo video)
E da Domitilla, come ti avevo già raccontato anche qui, tanto si impara.
Quando le parli Domitilla Ferrari ti dice, sfoderando quel suo meraviglioso sorriso, che le relazioni con gli altri sono il suo hobby e leggendo il libro questo che si capisce.
Quelli che scrive sono insegnamenti che lei stessa porta avanti ogni giorno con onestà e passione, due cose queste sì difficili da trovare sia in internet che nel paese reale
Se il prossimo 4 Aprile Domitilla presenta Due gradi e mezzo di separazione alla camera dei deputati, secondo me, insomma un motivo c’è.
Ecco un po’ di quei concetti che mi hanno fatto pensare che il mondo può ancora diventare un mondo migliore se il cambiamento parte da noi #duegradiemezzoquotes
Non credo ai matrimoni di convenienza: se non c’è amore non crei nulla, per poter contare sulla tua rete devi godere della sua fiducia
La fiducia rafforza i rapporti interpersonali.
Devi dare prima di ricevere e anche prima di aver bisogno di ricevere
Stringi legami sinceri non basati sulla convenienza.
Stringi contatti per comprendere il mondo. Non solo le persone
Se c’è qualcuno che ammiri, impara, seguilo, cerca di capire cosa fa. Come i bambini impara per imitazione. Quando incontri qualcuno che ti è sgradito presta attenzione a come si comporta per assicurarti di non replicare mai i suoi atteggiamenti, abitudini, modi di dire.
L’amicizia è una risorsa preziosa e la sincerità il cibo di cui si nutre.
A proposito di condivisioni ringrazio Marisa Convento per questa bella foto di Due Gradi e Mezzo di Separazione in tour a Venezia.
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