Dopo l’ennesima foto su what’s up (amato e odiato strumento della condivisione moderna) da parte di una mia cliente del taglio di capelli sbagliato, nonostante i miei consigli e l’esibizione da parte della malcapitata di apposite foto di riferimento al parrucchiere di fiducia, ho deciso che è giunto il momento.
Qui finalmente per voi le regole farsi rispettare dal proprio parrucchiere.
Innanzitutto MAI dire le seguenti frasi:
– Fai tu
– Cosa credi che potrebbe starmi meglio?
– quale è il taglio/il colore che piace/sta bene ad altre tue clienti?
– quale è il taglio/colore più in tendenza?
Non intendo certo dire che il parrucchiere è un mero esecutore e non sa niente di capelli, io mi fido della mia parrucchiera, la stessa da moltissimi anni fautrice attiva del mio logo in cui sfoggio il caschetto che minimo ogni due mesi vado a regolare da lei.
Il problema è che molto spesso il parrucchiere non vi conosce, se lo cambiate spesso, o in generale non ha idea di chi voi siate veramente.
Il taglio e la sfumatura scelta per i vostri capelli, infatti, non devono solo stare bene con il vostro viso e con i vostri colori ma devono stare bene con voi, con la vostra personalità, con le vostre abitudini, il vostro stile e soprattutto con il vostro modo di essere.
Quindi non deve mai succedere che qualcuno decida per voi.
Interpretare la moda vestendola della vostra personalità è il mio motto lo sapete bene: il suggerimento di un esperto è fondamentale ma l’imposizione è un’altra cosa. Voi dovrete indossare quello che vi fa sentire bene e che davvero vi piace, solo così sarete veramente voi stesse e potrete maturare un vero cambiamento di stile.
Allo stesso modo, a mio avviso, è sbagliato replicare in maniera poco senziente cose che sono andate bene per altri o sono semplicemente di moda.
Certo è necessario essere contemporanee e fresche ma ,quando si parla di una cosa così personale come i capelli, che certamente ricrescono e possono essere modificati in mille modi e fogge nel corso del tempo ma faranno sempre da cornice alla parte più espressiva e più unica di voi: è fondamentale sentirsi a proprio agio al 100%. Magari non subito, magari non nel riflesso immediato nello specchio (noi donne si sa che siamo bravissime nella pratica dell’autocritica) ma deve essere un taglio che ogni mattina vi accompagni fieramente al lavoro, mentre portate i vostri figli all’asilo e anche a casa mentre state facendo le pulizie.
Non è detto che quello che è stato portato sulle passerelle sia ideale per la vostra vita di tutti i giorni.
Innanzitutto bisogna iniziare ad essere oneste con voi stesse. Evitate di farvi tentare e analizzate bene le vostre abitudini e il vostro carattere.
Se la mattina siete pigre e vi alzate dal letto giusto 5 minuti prima di uscire di casa non sarà certo il caso di optare per un taglio che sta bene solo con i capelli piastrati se li avete mossi. Lo stesso se non siete pazienti e abitate in un posto particolarmente umido.
Per il taglio il mio consiglio è sempre di seguire l’andamento naturale del proprio capello lasciando al colore la tentazione ad osare. La manutenzione sarà più facile e vivrete in armonia.
Io stessa seguo felicemente da anni questa teoria. I miei capelli liscissimi che tengono la piega anche del cuscino per ore e ore (cosa che mi costringe e lavarli ogni giorno, ad ognuno la sua croce) hanno trovato la pace con il caschetto più frangetta. A qualsiasi evento io debba presenziare loro sono sempre a posto, stanno naturalmente come devono stare e li sistemo in pochissimo tempo. Lo svantaggio è che sono geometrici e ogni imperfezione si nota tantissimo nel taglio, che deve essere sistemato periodicamente, e necessita di una mano precisa e ferma.
Questo taglio si sposa bene anche con la mia personalità: perfezionista e perfettina, pulita, curata ma non stucchevole. E con gli anni la mia acconciatura è diventata una tratto distintivo di me, tanto da diventare parte del mio logo.
Anche per quanto riguarda il colore vi invito a seguire i vostri istinti più personali. Io sono una castano chiaro/biondo scurobche non è mai stata felice del suo colore naturale e ha provato ogni nuance possibile sulla terra. I miei capelli sono stati tinti di tutte le sfumature di rosso e di viola. Sono stata persino biondo platino per una settimana con il risultato che il mio capo di allora, al ritorno delle vacanze (mi sono fatta un Natale e un Capodanno con il mio infelice biondo platico), mi chiese serio serio: “Hai perso una scommessa e ti sei dovuta fare quel colore?”. Il castano scuro, che anche in questo caso porto da anni, non è quindi il mio colore naturale e prevede un ritocco periodico quanto la mia frangetta (altrimenti si vede il biondiccio strisciante e vi ho detto che sono una perfezionista militante) ma nessuno si accorge mai che si tratta di una tinta. Forse anche perché è il colore di capelli naturale di mia madre e mia sorella. Mi piace così pensare di aver corretto un errore di natura e inoltre in questo modo non riesco a fare la conta del numero di capelli bianchi che ho sulla testa, con conseguente terribile consapevolezza della vecchiaia che avanza.
Poco tempo fa ho incontrato una mia ex compagna di Università, castana in origine, a cui avevo consigliato di farsi rosso rame acceso. Mi diede ascolto e da allora (ben più di dieci anni ahi noi) quel colore non la ha più lasciata. Mi ha confessato che nessuno capisce mai che il rosso, pur in quel tono così deciso, non è il suo colore naturale e che qualche fidanzato è rimasto molto sorpreso nel corso degli anni. I suoi lineamenti particolari, la sua r moscia e il suo evidente essere per metà francese hanno trovato il compagno ideale.
Osate, fate tentativi, provate e alla fine scegliete il colore con cui non vi sembra nemmeno di essere tinte. Con cui vi sentite voi stesse e da cui vedete rappresentato il lato di voi che magari non avreste il coraggio di mostrare in altro modo.
Solo se avete i capelli molto corti attenzione a non esagerare con i riflessi, meglio optare per un colore compatto morbido e lucente ed evitare l’effetto leopardato.
D’altra parte proprio verso la naturalezza sono orientate anche le tendenze moda.
Colori caldi, voluttuosi, morbidi e avvolgenti. Poco definiti molto omogenei e dai riflessi naturali.
Grande ritorno del riccio, lucente e vaporoso, anni venti. Femminile, civettuolo e sofisticato.
Raccolti destrutturati, influssi retrò con frange corte e chignon anni 50 e 60: qualsiasi sia la vostra scelta lasciate che i vostri capelli e le vostre acconciature parlino di voi e ascoltate quello che hanno da dire, spesso vi conosceranno meglio di voi stesse.
Rispondi