Quando ho conosciuto Roberta di R-RARO eravamo a Venezia in una tersa mattina di Novembre.
Lei era tra le iscritte ad una edizione del Made in Venice Tour (non sai cosa è il Made in Venice Tour? Leggi subito qui) e mi ha colpita subito per il suo ciuffo blu.
Roberta è una donna dolce, con il sorriso aperto e occhi determinati.
Una che la vita ha messo davanti ad una scelta e che, senza esitare, ha deciso quale sarebbe stata la sua strada.
Sai che mi piacciono le storie di evoluzione in cui si mettono a frutto tutte le competenze, sviluppate negli anni, in un nuovo registro professionale.
Sarà perché le sento affini a quando ho deciso di diventare consulente d’immagine.
A pranzo mentre, insieme alle altre, ci riposavamo dalle fatiche della scoperta delle botteghe artigiane più originali e sconosciute di Venezia, tra un cicchetto e l’altro (non sai cosa sono i cicchetti? devi rimediare!) mi ha raccontato il suo percorso e come un momento professionale difficile si fosse trasformato per lei in una spinta verso il cambiamento.
Roberta mi ha affascinata con la sua passione e la sua conoscenza tecnica della moda.
E, quando ho visto alcune foto delle sue creazioni dal suo smartphone, mi sono innamorata dell’estrema cura nei dettagli e la scelta dei tessuti.
Accostamenti poetici che parlano di un animo sensibile.
Così le ho detto “prima o poi ti dedico uno spazio nella rubrica I love Made in Italy, quella in cui parlo di chi crea con cura in Italia e lo faccio senza alcuna commissione”.
Io sono come Ambra, “se prometto, poi mantengo”, quindi eccoci qui.
Hai voglia di conoscere Roberta?
AT: Chi è Roberta?
RR: Roberta è una donna cre-attiva, innamorata della Vita, costantemente in movimento fisico e mentale alla continua ricerca del bello e del meglio, quasi mai sazia, che ha da poco riscoperto sé stessa, le sue capacità, la sua libera creatività e le sue risorse, che si ama e ultimamente riesce anche ad accettare i propri limiti. Tutto questo grazie a RRARO, oltre che naturalmente al mio Strepitoso compagno che mi supporta – e sopporta e alla mie due splendide anime belle – Leone e Olivia.
AT: Cosa significa RRARO?
RR: RRARO è il mio brand. Oltre a prendere dalle iniziali del mio nome e cognome è me stessa al 100%, ha i miei valori, il mio modo di porsi, colorato ma discreto, estroso ma timido, delicato ma sicuro.
Sono tutti pezzi unici, e di qui ancora il senso di rarità, ha un target di nicchia e quindi decisamente R-RARO. Tutti i pezzi sono Sartorial, spesso su misura e su richiesta, e realizzati rigorosamente in Italia da sarte italiane, a km.0 direi quindi davvero R-RARISSIMO.
AT : Come ti sei avvicinata alla moda?
RR : Ricordo ancora me ragazzina, trasgressiva e anticonformista, sugli ultimi banchi di un noiosissima liceo scientifico a disegnare donnine e vestiti ovunque, sui libri, sui quaderni, sul banco stesso. Le uniche lezioni che mi davano gioia erano quelle di arte, dove riuscii persino a realizzare un bozzetto ed inventarmi un storia per un compito in classe, inventandomi un nesso “logico” con un’opera d’arte da descrivere! Fantastico !!
Frequentare l’istituto Marangoni è stato il naturale proseguimento dei miei studi, dandomi la possibilità di vivere a Milano, la capitale della Moda. Era la metà degli anni 90!!! Così è nato tutto !
AT: Cosa è la moda secondo te?
RR: La Moda è lo specchio della società, interessantissimo spunto per i sociologi, per capire le direzioni che le persone prendono, in una visione a 360 gradi, che comprende ogni campo, anche la politica, oltre che naturalmente l’arte, il design, la cultura in tutte le sue forme. Ho fatto un master interessantissimo tempo fa e l’illustre docente di Sociologia che ha tenuto alcune delle lezioni mi ha illuminato sui suoi studi, le sue anticipazioni e la sua analisi delle tendenze, grazie anche a lei ho pensato a RRARO. Quindi per me lontano da quelle che sono le tendenze dettate da Pinco o Pallino, la Moda è Vita, è Espressione, è Concretezza e trasmette la pienezza e la Personalità del mondo in cui viviamo. E non me ne vogliano coloro i quali la descrivono come Superficiale e Passeggera.
Nota dell’autrice: Sono estremamente d’accordo con questa visione, la moda è un racconto, è un linguaggio che parla di noi e del periodo storico che stiamo vivendo come scrivevo qui. Non ci credi? Vieni al mio corso: scoprirai cosa svela dell’evoluzione femminile la nascita della prima borsetta.
AT: Cosa significa per te creare con le mani?
RR: Creare con le mani, lavorare con le mani è un atto di amore, è una cura, un momento di delicatezza nei confronti di quanto si sta costruendo e progettando.
Invidio molto le mie strepitose sarte per il tempo che possono dedicare alla realizzazione dei miei capi, sicuramente appena avrò il tempo fisico per farlo mi ci dedicherò molto di più anche io.
Per ora devo scegliere di portare avanti tutto il resto, dalla ricerca, alla scelta degli accessori e dei tessuti, alla definizione e stesura dei modelli: un godimento dei sensi, che supera ogni fatica.
AT: Come nasce il processo creativo: parti da un colore, una forma, un materiale o una suggestione?
RR: Parto sempre da spunti diversi, in generale dalla mia pancia, dal mio cuore più che dal cervello.
Da un’emozione provata ascoltando una musica o guardando un film, da un brivido toccando un tessuto di qualità superiore, da un fulmine provato guardando certi tramonti o paesaggi. La natura è un’eccellente designer !
Tutto questo poi riordinato dalla mia logica concreta e meticolosa.
Ed ecco che nascono le mie creature.
AT: Tu realizzi anche creazioni su misura: che rapporto hai con i clienti?
RR: La parte più bella per me è renderli felici, consigliandoli al meglio, anche andando contro i miei interessi, trovando il giusto modello, il giusto tessuto, il giusto connubio tra quello che cercano e quello che, senza dubbi, sta loro divinamente.
E’ un atto d’amore, una cura anche questo processo.
A volte pur di trovare davvero quello che più li soddisfi mi complico la vita tantissimo, ma la soddisfazione e il legame che si crea una volta deciso davvero il capo unico e personale è qualcosa di davvero R-RARO!!! Con molte clienti siamo diventate amiche, ci telefoniamo e ci scambiamo consigli, è bellissimo!!!
AT: Questa rubrica si chiama “I love made in Italy”: quale pensi potrebbe essere il contributo del “fatto con cura in Italia”?
RR: Con RRARO è essenziale per me poter contribuire alla riscoperta delle nostre eccellenze, il riportare alla luce manifatture ormai seppellite in Italia, che non possono assolutamente essere dimenticate.
Farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per dare lavoro a preziose mani che non aspettano altro che creare unicità, dovresti vedere la luce negli occhi delle mie sarte o delle ricamatrici quando domando certe lavorazioni, è emozionante!
AT: Ci segnali un brand “made in Italy” che ti piace?
RR: Trovo molto centrato, coerente, innovativo e allo stesso tempo classico per La Sapienza con cui è realizzato il brand “Atelier Dissegna“, in particolare Dissegna Cycling Couture. Davvero strepitoso.
AT: Di che colore sono i tuoi capelli adesso?
RR: I miei capelli sono sui toni del verde già dall’autunno, anticipando un po’ le tendenze del Greenery di questa Primavera, in realtà credo che presto cambierò ancora, ma lascerò scegliere le mie emozioni, come sempre.
Puoi trovare Roberta online e in diverse fiere in giro per l’Italia.
Io sto cercando di convincerla ad esporre in un corner anche a Venezia, così da mostrarti le sue creazioni durante il Made in Venice Tour del primo Aprile.
E provarle insieme, magari abbinate ad una collana di Marisa, un paio di orecchini di Stefania o indossate con una giacca che sta Altrove.
Ti aspetto e al prossimo mese con un’altra storia di Made in Italy.
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