Sono passati quasi due anni dal corso con Anna e mi emoziono ancora quando vedo la foto in cui siamo in prima fila. Siamo perché al corso abbiamo partecipato in tre, io, mia sorella e mia nipote. Ci siamo capitate quasi per caso, io ho lanciato la proposta a mia sorella, per sollevarle il morale in un momento problematico per il suo negozio di abbigliamento e lei mi ha presa sul serio, coinvolgendo la nipote, allora sedicenne.
Siamo arrivate cariche di curiosità e, per me, il corso è stata la scoperta dei colori. O meglio, la riscoperta: vestivo di scuro perché ero ingrassata di parecchi chili e il nero mi sembrava aiutasse a nasconderli, ma avevo fatto anni facendo del rosso la mia bandiera e il mio scudo di forza.
Avevo iniziato da pochissimo una dieta, e il colore, insieme con la perdita di peso, è stato un modo per ritrovarmi.
Non è stato un viaggio lineare, in alcuni momenti è più naturale aggiungere collana e orecchini alla mia mise, ma guardando le foto vedo il cambiamento e la mia riscoperta del colore.
La pallette dei miei colori e il moodboard sono ancora appesi all’esterno della mia anta dell’armadio, come spunto e promemoria. Ma sono diventati molto più automatici di quello che credo: all’inizio dei saldi sono entrata in un negozio per comprare un paio di scarpe nere, sono uscita con un paio blu e uno bordeax, a riprova che il colore è tornato ad essere un modo per mostrarmi, così come il nero era un modo per nascondermi.
Grazie Anna, di avermi aiutato a ritrovarmi e ad offrirmi ogni giorno, nuovi spunti per accendere le mie giornate di colore.