La scorsa settimana ho fatto una cosa speciale: uno showcooking al Salone del Mobile.
In quel luogo bello in cui il made in Italy sembra riaversi, gonfiare il petto e finalmente ritrovare la sua dimensione, sono stata ospite di Franke, brand famoso in tutto il mondo per cucine e accessori da cucina.
Insieme a Sebastiano Rovida sono stata protagonista del primo degli appuntamenti dell’evento #iocucinosocial.
Il nostro è stato uno showcooking alternativo dedicato all’eleganza.
Il cibo non è la mia specialità e cucinare non è certo il mio mestiere.
In casa cucina sempre il mio compagno (cuoco provetto) e io mi limito a fare (o dovrei dire in molti casi mescolare) i dolci.
Per questo avevo un po’ di ansia.
Ma se c’è in ballo il made in Italy non mi tiro mai indietro, come sai.
E durante lo showcooking si è parlato di cucina, design e moda: tre settori in cui il made in Italy non ha rivali.
Il cibo è inoltre sempre più una fonte di ispirazione per tutte le forme d’arte, moda compresa. Sarà che complice la crisi i bisogni primari dell’uomo, come quello di mangiare, diventano fondamentali.
I finger food poi si sposano davvero benissimo con la moda: sono perfetti per eventi veloci, curati in ogni dettaglio e in cui si necessita di sperimentazione e creatività per fare la differenza, come per esempio le sfilate di moda.
Si tratta di veri piccoli gioielli di stile.
E così durante lo showcooking ho sistemato i finger food, proprio come fossero gioiell,i in eleganti sfere di vetro.
Devo davvero ringraziare Sebastiano Rovida per avermi reso semplice costruire e abbellire i finger food come faccio con gli abiti usando, al posto dei gioielli, alga rosa o erbe aromatiche.
Conoscevo Sebastiano dalla Tv ed ero pronta alle sue battutine pungenti sulla mia manifesta mancanza di manualità culinaria; ci sono state certo,come quando avevo paura di friggere il mini cannolo salato con pasta al caffè e ripieno di salmone e pistacchio (una bontà), ma c’è stata anche tanta pazienza.
Qui sembro davvero innamorata non trovi?
Inoltre proprio per sottolineare che attraverso accessori e gioielli è possibile sperimentare accostamenti inusuali, davvero creativi e sorprendentemente eleganti, avevo portato con me questi.
Si tratta di carciofi veneziani (tipici dell’isola di Sant’Erasmo) fatti con perline di vetro di Murano, chiamate conterie, seguendo l’antica tecnica delle impiraresse. Creazioni di Marisa Convento, il cui negozio nella mia Venezia val bene una visita, anche solo per vedere con quanta velocità e maestria questa designer crea gioielli dalla forma così complessa e unica.
Io e Sebastiano abbiamo fatto anche delle patate “fossile” fatte indossare ad un albero come orecchini (ottima idea anche per le decorazioni natalizie).
Infine per sottolineare ancora di più il legame tra moda e cibo ho scelto anche io stessa, per l’occasione, gioielli in tema.
Orecchini, sempre di vetro di Murano, a forma di melograno e collana con medaglione provvisto di disegno di torta, creata dalla bravissima designer di Torino Adriana Delfino.
A completare le mie scelte di stile, orientate come sai bene spesso accadere verso articoli fatti con cura e a mano in Italia, un vestito rosso vivo di Lazzari (uno dei miei brand preferiti) molto bon-ton.
Perché vestirsi è una scelta consapevole e sei quello che indossi tanto quanto quello che quello che mangi.
A questo riguardo forse ti può interessare il mio ultimo articolo su Frizzi Frizzi.
Per te quale è la definizione di fashion in cucina? Cucini anche tu fashion?
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