Quest’anno il Festival del Cinema di Venezia lo ha vinto un uomo italiano con un documentario. La vittoria di Rosi con Sacro Gra bene rappresenta la cifra stilistica di Venezia 70. Un’ edizione tesa verso la qualità e rivolta più agli addetti ai lavori che al grande pubblico. Non è questa la sede per giudicare la qualità stilistica dei film presentati e di quelli premiati. Anche se da appassionata e studiosa di cinema ho visto edizioni con film migliori, magari ugualmente opere prime, magari ugualmente di paesi la cui fimografia sarebbe di difficile accesso in altro modo, magari ugualmente diretti da donne e comunque meno portatori sani della sindrome del regista che “adesso vi mostro io quanto sono bravo e quanto sono figo e vi propino un bel film che se non siete bravi e fighi quanto me non riuscirete a capire e apprezzare”.
La mancanza di pellicole con attori di grande richiamo, specialmente donne, ha portato ad un red carpet per alcuni versi sotto tono.
Meno male che a tirare su il morale ai vip hunters ci sono stati:
1- George Clooney ,la prima sera, anche se ormai a Venezia viene ogni anno ci sono sempre le fan disposte a tutto pur di vederlo, persino strisciare per terra con un vestito nero per poter ammirare il bel sale e pepe da un pertugio sotto alle transenne.
2- 2- Scarlett Johansson con un vestito Versace senza infamia e senza lode, tanto su di lei anche un sacco di patate diventa un vestito da red carpet, e un anelazzo da fidanzamento del peso specifico di una delle sue tette.
3- Marina Ripa di Meana, che con il suo cappello che ricorda il famoso abito gabbia di Agatha Ruiz de la Prada , non ha perso l’occasione per farsi notare e divertire.
4- Valeria Marini in bianco sul red carpet come al suo recente matrimonio (ricordiamo trasmesso in diretta su Rai Due…direbbe Nanni: continuiamo così facciamoci del male) che in una improbabile foto con Daniel Radcliffe, ex Harry Potter, ha ottenuto un risultato a dir poco spassoso
Detto questo non posso certo esimermi dal parlarvi di tutto il fashion visto sul red carpet di un’ evento che si svolge sotto le mie finestre e a cui partecipo ogni anno con piacere.
Eva Riccobono ha fatto da madrina al Festival e i suoi abiti sono stati impeccabili e stupendamente portati, d’altra parte parliamo di una modella di professione.
Azzeccatissima la scelta di colori chiari, nudi e leggeri (anche se l’abito della sera di inaugurazione le faceva un po’ difetto sul seno) in grado di esaltare la sua bellezza eterea.
Meraviglioso l’abito Armani Prive’ scelto per l’ultima sera reso ancora più prezioso da un girocollo Bulgari snake davvero di tendenza.
La vincitrice assoluta del Fashion Festival è mio avviso Ksenia Rappoport che sceglie sempre Alberta Ferretti e non sbaglia un colpo:
D’altra parte Alberta è una maestra del red carpet ed è capace di rendere belle eleganti, non volgari e personali praticamente tutte (e come Cenerentola “io credo fermamente e un giorno il sogno realtà diverrà” eh sì Alberta prima o poi anche me vestirà), comprese Clotilde Courau, colpevole di aver sposato Emanuele Filiberto, e Chiara Ferragni (che non sa vestirsi ma sa farsi vestire benissimo).
Ecco quindi tutte le categorie che hanno sfilato sul red carpet della settantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Quelle che si vestono da Alberta Ferretti
Quelle che amano il bianco sul red carpet
Una scelta sempre azzardata il bianco, che prevede che tu sia incosciente o davvero sicura di te.
E così Franca Sozzani sceglie un abito anni 70 di pizzo traforato che accompagnato dai suoi capelli biondi, lunghi e sciolti rischia di rendere ridicola una signora della sua età; eppure su di lei, con lei diventa superbo e supera a pieni voti la prova. Vi dico dove sta il segreto? Nella cintura argento in vita che, in contrasto con il vestito ma coordinata alla pochette, illumina l’intero outfit.
Lo stesso vale per Judi Dench: qualsiasi altra donna, anche più giovane di lei, sarebbe sembrata in vestaglia eppure lei ,con i capelli corti dello stesso colore dell’abito, è fiera ed elegante, perfettamente padrona della situazione e del suo fascino senza tempo.
Impeccabile Virginie Ladoyen: un eleganza semplice e pulita, possibile solo a portatrici sane di classe e garbo. Non è il vestito a fare lo stile ma lo stile a fare il vestito in questo caso.
Voleva ottenere lo stesso effetto Valeria Solarino ma non ci è riuscita. Manca all’attrice italiana, comunque bellissima, quella grazia candida in grado di far risaltare la scelta di un look all-white, basico e senza accessori.
Quelle che scelgono di essere confortate sempre e comunque dal nero
Colore scelto da coloro che non vogliono osare perchè col nero non si sbaglia mai; e invece sbagliano praticamente tutte.
Salvo solo Alba Rohrwacher, assolutamente perfetta; è bellissimo vedere quando un vestito da sera, che quindi deve necessariamente rispettare determinati canoni, è il linea con la personalità di chi lo indossa in maniera così magistrale
Quelle che anche sul red carpet “volevano i pantaloni”
Un plauso generale perché non era impresa facile.
Una speciale menzione d’onore speciale va a:
1 L’ abito blu notte di Elie Saab indossato da Dakota Fanning , favoloso come solo gli abiti di Elie Saab sanno essere e perfetto per il fisico androgino dell’attrice americana.
2- I sandali Roger Vivier che hanno accompagnato il vestito rosso scelto da Sandra Bullock per la serata inaugurale della mostra.
3- La clutch a forma di pacchetto argentato, portata da Caterina Balivo e firmata Benedetta Bruzziches, una giovane stylist di Viterbo, semplicemente adorabile in grado di darfe una marcia in più all’outfit.
Per quest’anno è tutto. Quale è l’abito che vi ha fatto più sognare?
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