È tempo di trench! Ecco il periodo dell’anno in cui questo capo di abbigliamento diventa protagonista dei nostri look.
Che ne pensi del trench? Conosci la sua storia?
La giacca impermeabile, perfetta per il grigio e uggioso clima inglese, fu inventata dallo scozzese Charles Mackintosh nel 1823 e venne poi perfezionata dal marchio Burberry, fondato nel 1856.
Adatta alle esigenze più pratiche, anche per via del suo tessuto: il gabardine di cotone, una tela fitta anti-acqua, molto resistente all’uso e anti strappo.
Un materiale, brevettato nel 1879 proprio da Thomas Burberry, che risultava più leggero rispetto a quelli usati fino a quel momento, come nel caso del brand Aquascutum, il primo a “impermeabilizzare” le giacche per il servizio militare (che “impastava” il tessuto con il catrame).
Il trench Burberry fu indossato persino dagli primi esploratori per le loro missioni avventurose alla scoperta del mondo.
In particolare, nel 1893, dal norvegese e vincitore del premio nobel Fridtjof Nansen che fu il primo a scegliere Burberry durante una spedizione nel circolo polare artico.
Nel 1908 il comandante Edward Maitland indossò “la gabardine” Burberry anche per volare in mongolfiera dall’Inghilterra alla Russia a bordo di una mongolfiera, stabilendo il record della distanza più lunga sorvolata via mare.
Il trench diventa un capo indispensabile durante la Prima Guerra Mondiale, perfetto per affrontare qualsiasi condizione meteorologica nelle lunghe ore di attesa della trincea, da cui prenderà il nome di Trench Coat.
È in quel momento che il trench prende la “classica forma” che tutti conosciamo: i polsini stretti, la cintura con gli anelli a forma di D per agganciare accessori come le “bombe a mano”, la mantellina sulla schiena per far scivolare l’acqua, i bottoni sul collo che, una volta chiusi, potevano proteggere da gas velenosi, le tasche profonde e la fodera interna rimovibile.
Il colore iconico fu da subito il miele, ma negli anni della guerra veniva preferito in Khaki (definito così dal termine “Khak” che in antico persiano significava polvere) perché rendeva la giacca ancora più mimetica.
A foderare l’interno, per renderlo ancora più anti-pioggia, ci sarà dagli anni Venti il tessuto a a scacchi, ancora una volta brevettato dal brand Burberry.
Il trench diventa però di tendenza grazie al cinema: memorabile quello indossato nel film “Casablanca” da Humphrey Bogart nel 1942.
Si trattava del capo perfetto per intonarsi al fascino misterioso del protagonista della pellicola che ha il coraggio di lasciare andare la donna che ama, interpretata da Ingrid Bergman per salvarle la vita e, in questa scena finale, pronuncia le famosissime parole “un giorno saresti presa dal rimorso, non oggi forse e nemmeno domani, ma presto o tardi e per tutta la vita…buona fortuna bambina”.
Indossando il suo fidato trench!
Una giacca che, però, rimane “ad uso maschile” fino a che Marlene Dietrich non la porta nella pellicola “Scandalo Internazionale” del 1948.
Quante cose dobbiamo a Marlene!
Una donna dallo stile personale e che ribaltò l’utilizzo di capi fino a quel momento destinati solo agli uomini, come lo smoking che sfoggiò nel film Marocco del 1930.
Una vera ragazza rivoluzionaria! Di cui ti parlo qui.
Il trench, da capo “militare” e utilizzato per usi pratici, diventa da allora un elemento che contribuisce al fascino femminile.
(non è modernissima questa versione argentata che comparve negli anni ’40 su Vogue?)
Capace, con la sua struttura, di accompagnare le donne nella loro vita quotidiana. Rendendo la loro camminata più fiera e determinata.
Come quella di Brigitte Bardot.
Indossato negli anni ’50 con i tacchi alti e con la cintura annodata stretta per mettere in risalto il punto vita.
Come fa Marilyn Monroe che lo sceglie in versione over per accogliere la sua figura da pin-up, abbinandolo il trench ad un baschetto “alla francese”.
Un capo adatto anche alla prorompente Sophia Loren che lo porta con un fazzoletto annodato sulla testa, per riparare dalla pioggia le sue chiome.
E, a questo proposito, come non citare il trench che che la deliziosa Audrey Hepburn sfoggia nel film “Colazione da Tiffany” del 1961.
Ricordi questa iconica scena d’amore?
Ma la vera regina del trench è solo una Catherine Deneuve!
Il classico trench chiaro si abbinava benissimo al suo stile rigoroso e raffinato nei film degli anni ’60 e ’70.
Inoltre le stava d’incanto: che armonia tra i suoi capelli dorati, la pelle chiara e luminosa e la sfumatura leggera della giacca!
Ma è questo trench scuro ad aver fatto la storia della moda!
Indossato da Catherine Deneuve nei panni di Severine, la protagonista del film “Bella di Giorno“, diretto da Luis Buñuel nel 1967.
La storia è quella di una signora della borghesia bene (Buñuel è lo stesso regista del film “Il fascino discreto della borghesia”) che, per dare una svolta alle sue noiose giornate e risolvere i suoi problemi di rigidità sessuale, dovuti a traumi infantili, decide di prostituisti; rigorosamente di giorno, però, e nello specifico dalle 9 alle 17, orario in cui il marito è al lavoro.
E per questo motivo il suo soprannome, tra le colleghe, è proprio “Bella di Giorno”.
Qui lo spezzone del film in cui torna nella casa di appuntamenti, dopo i primi dubbi iniziali, e le “colleghe” le chiedono in prestito proprio il suo stupendo trench in vinile.
Disegnato, niente meno che da Yves Saint Laurent!
D’altra parte il sodalizio tra l’attrice e il meraviglioso stilista era già cosa consolidata. Nel 1965, Catherine si era rivolta ad Yves per la prima volta, su suggerimento dell’allora marito, il famoso fotografo di moda David Bailey. Aveva un’ occasione molto importante e necessitava dell’abito adatto per affrontarla: la presentazione ufficiale alla regina Elisabetta”.
Ecco qui la foto dell’evento!
Chi poteva aiutarla se non l’enfant prodige della moda francese?
Da allora il legame tra i due divenne indissolubile anche perché Catherine era la perfetta musa dello stilista: eterea, bellissima ma provvista anche di carattere ed ironia, proprio come le creazioni Saint Laurent.
Eccoli indossare entrambi il famoso smoking disegnato da Yves Saint Laurent (ispirato proprio a Marlene Dietrich) e adatto sia per l’uomo che per la donna.
(qui puoi approfondire la storia di Yves Saint Laurent).
I look di “Bella di Giorno” fanno tendenza come le scarpe Pilgrim Pumps, realizzate da Roger Vivier (l’inventore del tacco a spillo, come ti spiego qui) e chiamate così perché ricordano quelle dei Padri Pellegrini alla scoperta dell’America.
Inoltre i vestiti, indossati da Catherine, assumono un significato ancora più particolare perché la liberazione sessuale del suo personaggio si accompagna ad un cambiamento nello stile.
Il classico trench beige è l’ideale per accompagnare la ricca vita bon-ton e apparentemente perfetta di Severine.
Pronto a colorarsi di rosso nei suoi sogni più osé.
Ma è proprio il trench nero e creato con un materiale inaspettato come il pvc a raccontare l’avvenuta trasformazione: Severine non è più solo una casalinga repressa ma, Severine alla fine del film, è una donna padrona della sua vita, nella misura in cui ha capito come diventare padrona del suo corpo e dei suoi desideri.
E tutte le ragazze vogliono vestire come lei!
Anche in versione red!
Perché ormai lo abbiamo capito: il trench è un capo che si trasforma!
E ti accompagna con sicurezza in ogni situazione, anche se dovessi andare sulla luna!
Come sapeva benissimo una “first lady” dello stile come Jacqueline Kennedy che amava questo tipo di giacca,
da portare in ogni situazione,
foggia
e colore.
Il trench continua ad essere utilizzato per tutti gli anni 70, insieme ad alti stivali per una sofisticata eleganza che bene si abbina alla praticità.
In tutte le versioni.
Iconico il trench indossato dalla battagliera Meryl Streep nel film “Kramer contro Kramer” del 1979.
Negli anni ’80 il trench diventa una questione di status!
In questo periodo gli abiti assumono il ruolo di definire chi li indossa, in termini di posizione sociale e professionale.
Così il distinto trench Burberry diventa uno dei tratti distintivi dei “vincenti”: gli Yuppies in carriera che indossano questo capo costoso e riconoscibile per completare il look da ufficio.
Non a caso il trench Burberry è tra gli elementi proposti dallo “Yuppie Hand Book”, dove vengono indicati i “mai senza” dello stile “anni 80” come spiego qui.
Sono le modelle, perfette e irraggiungibili a sfoggiare il trench. Come Cindy Crawford.
E questo capo viene corredato da ampie spalline per conferire altezza e imponenza alla figura. Abbinato a gioielli importanti e lussuosi.
Gli anni ’90 è il periodo del grunge, quando i giovani “sporchi e arrabbiati” indossano capi che sono tutto il contrario rispetto all’eleganza classica del trench.
Che quindi va in disuso! Burberry viene considerato un marchio “vecchio e fuori moda” e si assiste ad un calo sensibile nelle vendite!
Fino a che, con una serie di operazioni di marketing e di testimonial illustri, il brand ritorna in auge. E per avvicinarsi anche i giovani sceglie volti come quelli di Romeo Beckham nel 2014.
E realizza collaborazioni come quella recente tra il marchio Burberry, capitanato da Riccardo Tisci, e la regina del Punk, giovane per sempre e affascinata dalla storia della moda come ti racconto qui, e a cui viene dedicata una collezione in cui il trench si abbina ad un tessuto iconico per la stilista e cioè il tartan.
Osserva come la giacca e i pantaloni, portati da Vivienne Westwood e dal suo compagno Andreas Kronthaler, abbiano un disegno diverso e inaspettato, come da “tradizione” Westwood.
Trench tartan che viene fatto indossare ad una delle modelle predilette da Vivienne e cioè Kate Moss.
Qualsiasi sia la sua interpretazione il trench dona stile e struttura. E soprattutto è perfettamente inglese! Ecco perché un capo molto amato dalla duchessa di York Kate Middleton.
Che lo indossa in versione più leziosa e femminile.
O che lo sceglie proprio in tartan e lo fa, non a caso, quando deve visitare la Scozia.
E tu ti senti rappresentata dal trench? E se sì come lo abbini?
Se ami il trench sei una donna dalle mille risorse e capacità.
Una che sa adattarsi ad ogni situazione, proprio come questo capo di abbigliamento che abbinato con i jeans e le sneakers assume un tono rilassato,
portato con il tailleur da lavoro, diventa davvero formale.
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Il trench sta bene con i pantaloni classici,
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
ma anche con la gonna,
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Risulterà sempre sofisticato, ti farà sentire “pronta per ogni avventura” e si intonerà alla tua voglia di praticità e originalità.
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Il trench in un colore neutro accompagnerà al meglio anche le tinte più accese.
Accordandosi ad ogni fantasia.
Inoltre trench mica significa solo beige.
Il rosa intenso farà per te che non rinunci mai alla tua femminilità.
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Con il corallo metterai in luce la tua parte più romantica e spensierata.
Il rosso ti darà energia:
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Il bianco ti farà sentire chic e sicura nell’osare con gli abbinamenti; per esempio con un paio di pantaloni in pelle,
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
o dal colore molto acceso,
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Il verde, pacato e definito, ti accompagnerà con grazia nella tua quotidianità.
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Mettilo con il jeans per apparire ancora più “tosta”:
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Intonalo al rosso per bilanciare determinazione e calma in un insieme melodioso.
Il blu si intonerà alla tua capacità di rimanere sempre in equilibrio, da mettere con il grigio per sentirti più formale.
E combinare con l’arancione in un armonioso contrasto di tinte complementari.
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Con una sfumatura di blu intensa e piena, racconterai la tua capacità di visione:
Sei una fan del nero?
Ecco una proposta anche per te; alcuni tocchi accesi renderanno tuo look memorabile.
Sei una donna decisa e spiritosa?
Questa combinazione farà al caso tuo! Un trench a quadretti abbinato ad un abito rosso; completa il look con stivaletti e calze a quadri che riprendano il disegno sulla giacca et voilà.
O preferisci la versione a pois?
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
Con il trench potrai sperimentare anche con il materiale!
Come la pelle: da destinare anche solo a qualche dettaglio; per un outfit che si intonerà a te che sei una donna che sa sempre il fatto suo, anche al lavoro.
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
E che ne dici del camoscio in stile anni ’70? Ecco un look che somiglierà a te che sai bilanciare “struttura e morbidezza”, sempre con un pizzico di originalità.
E a proposito di materiali perché non osare con il trench in pvc alla Yves Saint Laurent? Combinalo al rosso per avere un aspetto fiero.
Ispirati allo stile di Catherine Deneuve e sarai sempre sofisticata!
(trovi questo look in questo numero di PollyAnna)
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