Quali colori ti donano?
Ti sei mai fatta questa domanda?
Magari è successo mentre eri davanti all’armadio o stavi facendo shopping.
“Mi starà meglio la maglia grigia o mi donerà di più quella beige? E gli orecchini, quali prendo: oro o argento?”
E ti sei mai chiesta “quale è la tua stagione” secondo l’armocromia?
Io sì!
Ho iniziato molto presto a pormi questa domanda: la prima volta erano gli anni ’90 e io leggevo un giornaletto in cui venivano spiegate tutte le categorie dell’Armocromia di cui ti ho parlato qui.
Studiavo le diverse “caratteristiche stagionali” e le paragonavo alle mie, non riuscendo a trovare la “quadra perfetta”.
Ecco la mia descrizione.
Occhi: verde dentro, marrone fuori.
Pelle: chiara che non si abbronza facilmente (e su cui l’abbronzatura dura pochissimo).
Capelli: castano chiaro che si schiariscono con il sole.
Non ti aspettavi quest’ultima informazione perché sei abituata a vedermi così?
Eh sì io nasco biondina.
E con gli anni i miei capelli hanno preso quel color castano topo che ti invoglia proprio a tingere le chiome.
Cosa che, appunto, ho fatto molto presto!
Sono stata rossa e, per tanto tempo, ho optato per il “violino” che andava di moda alla fine degli anni ’90 e nei primi 2000.
Fino a che, un bel giorno, all’università ho visto lei: Louise Brooks.
Stavo partecipando ad una lezione di Iconologia e Iconografia (la materia in cui avrei fatto la tesi di laurea) e sono rimasta folgorata, come ti ho raccontato qui, dalla sua bellezza intensa e raffinata.
Così ho cominciato a tingermi i capelli di nero.
Avevo 21 anni e da allora non ho mai cambiato tinta (a parte 15 giorni biondo platino per un momento di pazzia “fammi una tinta che mi tenga qui ore così non ho la tentazione di chiamarlo” – ma questa è un’altra storia).
Lo immaginavi che in quel periodo ero “dark” anche nello stile?
(poi sono cambiata come ti racconto qui).
Tingendomi di nero i capelli mi sembrava anche di “sopperire” ad un errore della natura.
Mia madre, infatti, è una mora naturale: su di lei non ho mai avuto dubbi in merito all’armocromia. Con la sua pelle diafana e occhi e capelli scuri a contrasto ha proprio una bellezza invernale.
Proprio come mia nonna Rita (la più elegante di tutte).
Quindi alla fine ho capito quale sia la mia stagione?
Ho capito che non era questa la domanda più importante da farmi.
A cosa ti serve l’armocromia?
Ti può essere utile per lo stesso motivo per cui Carole Jackson inventò questa disciplina negli anni ’80.
A scoprire le tonalità che più si intonano a te e ti permettono di far FIORIRE la tua bellezza ma anche la tua personalità.
Quante volte ricevo “messaggi disperati”, “alla ricerca della giusta stagione”.
Quante volte leggo frasi come: “ho scoperto la mia stagione ma non riesco a capire che colori mi stanno bene”.
Ecco c’è qualcosa di sbagliato.
A furia di volersi inserire in una categoria si rischia di perdere di vista l’obiettivo.
E l’obiettivo è scoprire i TUOI colori.
Quindi, come spiego anche in questo post l’armocromia serve a identificare quali sono le sfumature che sono in armonia proprio con noi.
E si intonano alle nostre caratteristiche personali.
Io, per esempio, vengo particolarmente illuminata da colori brillanti e decisi,
che non temo di abbinare tra loro.
Ma mi donano anche delle tonalità meno cariche se portano con sé una buona dose di luminosità.
Come per esempio il corallo che è anche il mio colore aziendale.
E che indosso pure in versione più chiara.
Mi sta bene il grigio chiaro ma non cupo:
E uno dei miei cappotti preferiti è in un rosa che non è intenso ma che risulta comunque radioso.
Stesso discorso per questo vestito rosa (che ho comprato addirittura due volte uguale per non rischiare di doverne mai fare a meno).
Che è uno dei miei preferiti e ho scelto anche per i video di Fiorisco.
E ho indossato, in questo periodo, per l’immagine di presentazione di #backtocolors, un bel progetto con Deborah Milano, dedicato proprio ai colori.
Oltre al bianco,
(questo cerchietto l’ho fatto realizzare per il mio matrimonio invernale)
metto anche il nero,
sempre e rigorosamente illuminato da colori brillanti.
Eh sì il mio valore dominante è proprio la luminosità.
Quel valore che definisce le tonalità più donanti su di me e che mi permette di individuare i più giusti accostamenti cromatici.
E tu sai quale è il TUO valore dominante?
Ecco questa è la cosa davvero interessante da capire, non la tua etichetta.
Non mi stancherò mai di dirlo:
l’etichetta è sopravvalutata se l’obiettivo è raggiunto!
Puoi essere curiosa e divertita dall’etichetta e dal tuo “gruppo di appartenenza” e puoi desiderare di scoprire se sei più INVERNO, AUTUNNO, PRIMAVERA o ESTATE esattamente come vuoi sapere il tuo segno zodiacale.
Però non deve diventare un’ossessione né tantomeno una gabbia.
Potresti ritrovarti a limitare te stessa, senza alcun senso.
Come se tu non uscissi con quel ragazzo che ti piace tanto perché hai letto su un blog che Vergine e Pesci non vanno d’accordo.
E poi qualsiasi astrologo che si rispetti ti direbbe comunque che tutto sta nel tuo “tema Natale”, personale e studiato sulla tua data di nascita.
Ci tengo tanto a questo argomento perché per me i colori sono una cosa assolutamente seria e che, per questo, non va banalizzata.
I colori ci permettono di mettere in luce e valore le nostre caratteristiche più autentiche.
Ecco perché non provo molta simpatia per la mania della categorizzazione.
È come se fosse una sorta di “alibi”, un alibi che ci protegge dal “metterci a nudo” e allo scoperto.
Ma che ci impedisce anche di mostrare la nostra unicità.
Eh sì siamo unici.
Siamo unici come dei fiori colorati che, anche se sembrano tutti uguali, sono portatori di sfumature e forme tutte diverse.
Hai mai visto il film “Harold e Maude?”
Ti riporto qui una scena che mi è sempre piaciuta.
Maude: “Io mi vorrei trasformare in un girasole più che in ogni altra cosa: sono così alti e così semplici… Tu che fiore vorresti essere?”
Harold: “Non lo so. Una di queste margherite, per esempio.”
Maude: “Perchè?”
Harold: “Perchè sono tutte uguali.”
Maude: “Ah ah… lo dici tu! Guarda: certe sono più piccole, certe sono più grosse, certe pendono a sinistra, certe a destra, certe sono bruttine perché hanno perduto i petali. Sono una diversa dall’altra, e si vede benissimo. Sai, Harold, secondo me gran parte delle brutture di questo mondo viene dal fatto che della gente che è diversa permette che altra gente la consideri uguale.”
Della gente diversa permette che altra gente la consideri uguale.
Quante volte è successo anche a te?
Quante volte anche tu hai fatto il cactus che si finge sasso?
Omologandoti per paura di mostrare la tua diversità?
Capita a tutti!
Cerchiamo di sentirci uguali perché temiamo il giudizio sulla nostra diversità.
È un fatto: non sempre le unicità, le differenze e le diversità vengono considerate un valore in questo mondo.
Basti pensare alla mania per la perfezione.
La perfezione di fatto non esiste ma condiziona ugualmente le nostre giornate.
La crema per una pelle perfetta. Lo shampoo per capelli perfetti. Il look perfetto per l’ufficio. Vestiti così e sarai perfetta.
Ogni giorno sentiamo almeno una invocazione alla perfezione.
E questo ci fa sentire a disagio con la presunta imperfezione delle nostra unicità. A forza di sentire e leggere inni alla perfezione è ovvio che la aneliamo!
Ma esiste davvero una perfezione univoca e che può ascriversi ad una categoria ben delimitata?
Io non penso! Anche perché sarebbe tutto estremamente noioso. E pure brutto, come dice Maude nel film che ti ho appena citato.
E io voglio fare la mia parte per evitare le brutture.
Quindi, così come presto attenzione a non usare l’aggettivo “perfetto”, perché il primo modo per cambiare le cose è chiamarle nel modo giusto ( il linguaggio conta e sedimenta, sia i pregiudizi che le evoluzioni).
Allo stesso modo evito le categorizzazioni e i “i trattamenti standard”.
D’altra parte di una cosa sono sempre stata convinta: fare consulenza d’immagine non significa fare consulenza di perfezione.
Significa analizzare il cliente, le sue caratteristiche fisiche, la sua armonia, i suoi colori e la sua personalità.
Soffermandosi sui suoi dettagli unici per poterli accompagnare al meglio e metterli in risalto.
Per mettere in risalto l’imperfetta, positiva e bellissima diversità di ognuno di noi.
Una cosa, per fortuna, non cambierà mai: siamo tutti unici e diversi come le margherite di cui parla Maude e questo è il nostro valore.
E scoprire i tuoi colori ti aiuta a mettere in luce la tua unicità.
Tu che sei unica come un fiore, differente da ogni altro e speciale.
Proprio per questo ho deciso di creare la tua FIORETTE.
Proprio per questo ho scelto di chiamarla FIORETTE.
Perché si chiama così?
Perché tu meriti di conoscere le sfumature dei tuoi petali e io non vedo l’ora di accompagnarti nella scoperta della tua eccezionalità.
Non vedo l’ora di aiutarti a fiorire!
Cosa trovi nella tua FIORETTE?
I tuoi colori, quelli che si abbinano proprio a te e che io ti suggerisco, dopo averti analizzata con attenzione e dando valore ad ogni tua peculiarità.
I colori della FIORETTE sono i colori che illuminano la tua bellezza e fanno brillare la tua personalità.
Ogni colore che troverai nella FIORETTE ha il suo nome così che tu possa conoscere a fondo le tue sfumature.
I colori sono disposti come petali di un fiore e troverai gli abbinamenti che ti suggerisco e che sono adatti proprio a te.
Lo vedi come è luminosa Milena con le tinte della sua FIORETTE?
Perché in questi anni di esperienza come consulente d’immagine, passati ad analizzare centinaia e centinaia di persone, ho scoperto una cosa importantissima:
Non solo ognuno di noi ha i SUOI COLORI ma ognuno di noi ha anche i SUOI ABBINAMENTI.
Combinazioni cromatiche di “elezione” IN ARMONIA con bellezza e personalità.
Altro che categorizzazioni!
Ti faccio un esempio, così che per te sia più chiaro.
Magari sia a Antonella che a Claudia sta bene l’arancione corallo ma Antonella lo abbinerà con l’oro e con colori caldi e brillanti, per intonarsi al suo carattere positivo e alla sua bellezza morbida e luminosa.
Claudia combinerà, invece, l’arancione corallo a tonalità più satinate e delicate, adatte per aiutarla ad esprimere il suo modo di fare garbato, sia nella sua vita personale che in quella professionale.
Non esiste una ricetta valida per tutti.
La differenza la fanno le sfumature che rendono unica la FIORETTE.
E anche come i colori sono combinati tra di loro.
Ecco due “Primavere” valorizzate da tonalità diverse:
E due “Inverni” con alcuni colori simili, ma abbinamenti differenti che le esaltano in modo unico e singolare.
L’obiettivo è farti splendere non “fare fuori tutto il tuo armadio”: tutto sta nel donare alle cose una nuova dimensione cromatica.
Così i tuoi colori ti aiuteranno anche a illuminare gli abiti e gli accessori che sono meno intonati a te, combinandoli con le TUE sfumature (come ha fatto Marcella in questa foto che mi ha mandato).
Come puoi avere la tua FIORETTE?
Facendo una consulenza cromatica con me, dal vivo o a distanza.
Oppure partecipando a questo corso di “formazione a distanza mista” a Novembre (sono rimasti solo tre posti perché non accetto mai troppe persone per poterle seguire tutte con impegno e cura, come secondo me è giusto fare).
La FIORETTE ti è utile anche a livello professionale?
Certo! Perché i nostri colori possono diventare anche i colori del nostro brand e del nostro business.
Potresti usare le sfumature della tua FIORETTE come base per trovare i tuoi colori aziendali.
Come ho fatto io con il Living Coral (ti racconto qui).
La FIORETTE è brevettata?
Sì perché me lo ha insegnato Salvatore Ferragamo che bisogna tutelare le nostre idee più belle.
Vorresti avere la TUA fiorette come loro?
Vedi come sono tutte uniche e peculiari le #fiorite? Io la trovo una cosa davvero affascinante!
Non esiste una FIORETTE uguale ad un’altra perché non esiste un fiore uguale ad un altro.
Chissà come sarà la tua FIORETTE!
Io sarò davvero felice di accompagnarti alla scoperta delle sfumature e i tuoi abbinamenti. Unici: come te.
Ti aspetto qui!
Scopriamo insieme i colori dei tuoi petali!
(ps: hai già la tua FIORETTE perché hai partecipato ad un corso o fatto una consulenza? Mandami la tua foto con la tua FIORETTE: l’immagine più bella vincerà un premio speciale, un look creato per te da me)
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