Tempo di cambio di stagione?
Oggi voglio raccontarti come e perché fare il cambio di stagione può diventare una splendida opportunità, al fine di trovare lo stile più giusto per te e imparare a comunicare con la tua immagine.
Conosci Marie Kondo?
Si tratta dell’autrice di libri come “Il magico potere del riordino”.
Marie è una esperta di space clearing, disciplina che in Giappone, spesso legata al Feng Shui, è tradizione e serio oggetto di studio anche accademico.
Io Marie la devo pure ringraziare, alcuni miei clienti hanno letto il suo libro prima di arrivare a me e fare l’analisi di un guardaroba dimezzato è stato più veloce per me, anche se spesso più complicato perché il racconto mi è arrivato parziale.
Marie riordina quindi le case per professione e lo fa con un piglio militaresco e mistico insieme (in una parola giapponese) che stimo e ammiro, anche se non condivido in toto.
Per Marie infatti i vestiti sono una delle categorie di cui è più facile liberarsi perché creano meno affiliazione emotiva: follia!
Una delle cose sui cui però siamo assolutamente d’accordo è che, per valutare il proprio guardaroba, è fondamentale osservare uno per uno i capi presenti nell’ armadio, anche gli accessori, prenderli in mano e toccarli.
Il nostro guardaroba parla di noi e ogni elemento che lo compone ha un significato che ci racconta.
In un precedente post ti avevo invitato a comprare quello che ti somiglia, alla ricerca dei capi di abbigliamento/partner in grado di creare una relazione efficace e reciproca e di farti scoprire lo stile che più ti piace.
“Mica però posso buttare tutto quello che ho nell’armadio, per fare spazio alle nuove anime gemelle” mi dirai e io ti do ragione. Anche se qui Marie direbbe: sì butta tutto, vivrai meglio!
Anzi partire dal tuo guardaroba è un punto di osservazione privilegiato per iniziare a lavorare sul tuo stile.
Quando abbiamo messo in un carrello virtuale o mentale tutte le cose che ci colpivano, senza ragionare sul loro uso e definizione, abbiamo posto le basi per capire quale stile ci attrae.
Quale è però lo stile che indossiamo abitualmente e con cui comunichiamo agli altri? Quello che riteniamo anche più adatto al nostro modo di vivere?
Non sempre le due cose coincidono e solo tenendo conto di tutti i fattori potrai trovare lo stile giusto per te.
E quale momento più perfetto del cambio di stagione, quando per forza devi aprire quelle ante?
Ti avevo già dato qui delle regole pratiche per fare il cambio di stagione con minima spesa (di tempo) e massima resa (di organizzazione e spazio).
Voglio adesso focalizzarmi su alcuni punti.
Quando avrai svuotato completamente l’armadio e starai osservando (e ripeto prendendo in mano uno per uno) i capi della stagione appena trascorsa per fare la cernita in merito a quali di loro porterai con te anche l’anno prossimo, e i capi della stagione futura per posizionarli nell’armadio (per colore, per categoria, per look) fermati un attimo.
E fatti queste domande:
1- Quale di questi capi ho portato con più gioia?
2- Con quali di questi abiti mi piacevo di più? E perché?
3- Quale di questi abiti indossavo quando un certo incontro, appuntamento, evento è andato bene. Oppure è andato male?
4- Quale è stato il capo del mio cuore? Quello che quando ero in dubbio ho indossato per sentirmi bene?
5- Perché è stato il capo del mio cuore? Se mi ha fatto sentire a mio agio come mai questo è avvenuto? C’entra la forma (che magari mi copre i difetti) o il colore (che mi da forza?)
Certo l’abito del cuore ci ricorda magari un bel periodo della nostra vita, ma perché quel periodo era bello? Che sensazioni ti porta alla mente? Quali di queste sensazioni ti piacerebbe rispecchiare con la tua immagine?
Io per esempio amo molto l’abito che indosso in questa foto (tra l’altro alle prese con un cambio di stagione). È rosso, è Made in Italy, ha una taglio rétro femminile che mi piace e mi racconta. Quando il tempo è incerto, non fa troppo caldo ma nemmeno freddo (e anche io ho dubbi su come vestirmi), lo indosso molto volentieri. La stoffa è molto buona e protegge dagli aloni di sudore. Il colore mi da energia e mi fa sorridere. Il modello è morbido ma strutturato al tempo stesso, un po’ come me.
E ancora:
6- Quali capi invece mi hanno fatto sentire a disagio quando li ho mai messi? Perché?
7- Quali capi non ho mai messo e perché?
8- Quali di questi abiti quando li guardo posso esclamare: sì parlano di me?
Non arrovellarti per dare la risposta giusta, concediti il lusso di una risposta di pancia, non stiamo facendo un esame e il risultato è solo per te.
Più di getto risponderai più le risposte ti sorprenderanno e saranno in grado di indicarti la strada.
Se possibile però annotati le tue considerazioni (su un quadernetto o un foglio Excel come ti pare) e non dimenticare il posto dove le hai scritte.
Sarà utile riprenderle in mano e confrontarle ogni anno per monitorare la situazione.
Quando il metodo Konmari non funziona è perché Marie si concentra molto sulle domande 6 e soprattutto la prima parte della 7.
Per esperienza maturata durante la consulenza d’immagine o quando faccio formazione posso affermare con certezza che è molto difficile buttare gli abiti che non si è mai messo perché, esattamente come quando si è deciso di comprarli, quegli abiti sono diventati depositari delle nostre speranze.
“Un giorno dimagrirò e ci entrerò, un giorno avrò l’occasione giusta per metterlo, un giorno troverò qualcosa con cui abbinarlo”.
Molto spesso però quel giorno non arriverà mai ma la speranza, come si sa, è ultima a morire.
Quindi sarà difficile buttarli via e insieme, simbolicamente, buttare le nostre speranze.
Necessario è quindi aggiustare il tiro alle speranze, non abbatterle.
L’unico modo possibile per farlo e per riuscire insieme a capire davvero quali sono i capi che fanno per noi è ascoltare quello che ci dicono. Anche di noi.
E farlo attraverso i nostri occhi.
Questo ragionamento va a toccare sia la nostra sfera personale che professionale.
I nostri vestiti sono sempre con noi, camminano con noi, ridono con noi, prendono il treno con noi, stanno alla scrivania con noi, vivono con noi.
Cosa ti raccontano i tuoi abiti della Primavera- Estate che hai appena trascorso? E quelli dell’Autunno- Inverno che ricordi ti suscitano? Cosa vorresti portare con te e cosa invece preferiresti non replicare?
Quali nuovi progetti vorresti vestire? Quale successo?
Mentre ci pensi, visualizzati. Che vestiti indossi?
E adesso, con questi nuovi occhi, prova a decidere cosa tenere e cosa invece non fa più per te (e anche qui contraddico Marie che dice “BUTTA” suggerendo “regala, vendi o scambia con le tue amiche in un bel swap party”).
La prima volta che farai questi ragionamenti magari ti richiederanno un po’ di sforzo, però sono certa che alla lunga ti semplificheranno la vita e ti aiuteranno a capire cosa racconti con la tua immagine a te stesso e agli altri e se quello che comunichi è coerente con i tuoi obiettivi, anche lavorativi.
Questo è quello che racconto a approfondisco durante il mio corso, questo, su come trovare il proprio stile e comunicare con moda e immagine: dove i vestiti non li buttiamo ma al massimo li mandiamo in Erasmus (sei curiosa?).
Valeria, la trovi anche qui, dopo aver partecipato ad una data milanese del corso mi scrive nel “dicono di me” di aver imparato che “per vestirsi bisogna pensare: esercizio che richiede tempo ed energie, ma in cambio promette inaspettate vagonate di autostima”.
Il messaggio è proprio questo qui e all’autostima aggiungo la consapevolezza.
Ti piacerebbe avere un aiuto?
In questo modulo del mio video corso Fiorisco affronto in modo molto concreto, e con esempi pratici, l’argomento guardaroba.
Se scoprirai come trovare e abbinare i tuoi colori e imparerai ad identificare con sicurezza gli alleati della tua bellezza, tutto sarà più facile.
E in caso di dubbi contattami senza esitare, ti rispondo sempre molto volentieri.
Vivy dice
Evviva!!! Ho appena fatto il mio cambio di stagione ed ero felicissima di passare al blu e al beige per lasciarmi alle spalle il nero e il grigio. Il colore mi rappresenta di più ma ho vissuto dei bei momenti andhe col nero…
Baci
Vivy
Anna dice
L’importante è che il tuo guardaroba parli di te e di tutti i tuoi bei momenti! Un abbraccio!