Anna Turcato

Image Consultant & Style Strategist

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La strategia d’immagine parte dal guardaroba (e anche dal cambio di stagione).

Anna · 8 ottobre 2015 · 2 commenti

Tempo di cambio di stagione?

Oggi voglio raccontarti come e perché fare il cambio di stagione può diventare una splendida opportunità, al fine di trovare lo stile più giusto per te e imparare a comunicare con la tua immagine.

Conosci Marie Kondo?

Si tratta dell’autrice di libri come “Il magico potere del riordino”.

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Marie è una esperta di space clearing, disciplina che in Giappone, spesso legata al Feng Shui, è tradizione e serio oggetto di studio anche accademico.

Io Marie la devo pure ringraziare, alcuni miei clienti hanno letto il suo libro prima di arrivare a me e fare l’analisi di un guardaroba dimezzato è stato più veloce per me, anche se spesso più complicato perché il racconto mi è arrivato parziale.

Marie riordina quindi le case per professione e lo fa con un piglio militaresco e mistico insieme (in una parola giapponese) che stimo e ammiro, anche se non condivido in toto.

Per Marie infatti i vestiti sono una delle categorie di cui è più facile liberarsi perché creano meno affiliazione emotiva: follia!

Una delle cose sui cui però siamo assolutamente d’accordo è che, per valutare il proprio guardaroba, è fondamentale osservare uno per uno i capi presenti nell’ armadio, anche gli accessori, prenderli in mano e toccarli.

Il nostro guardaroba parla di noi e ogni elemento che lo compone ha un significato che ci racconta.

In un precedente post ti avevo invitato a comprare quello che ti somiglia, alla ricerca dei capi di abbigliamento/partner in grado di creare una relazione efficace e reciproca e di farti scoprire lo stile che più ti piace.

“Mica però posso buttare tutto quello che ho nell’armadio, per fare spazio alle nuove anime gemelle” mi dirai e io ti do ragione. Anche se qui Marie direbbe: sì butta tutto, vivrai meglio!

Anzi partire dal tuo guardaroba è un punto di osservazione privilegiato per iniziare a lavorare sul tuo stile.

Quando abbiamo messo in un carrello virtuale o mentale tutte le cose che ci colpivano, senza ragionare sul loro uso e definizione, abbiamo posto le basi per capire quale stile ci attrae.

Quale è però lo stile che indossiamo abitualmente e con cui comunichiamo agli altri? Quello che riteniamo anche più adatto al nostro modo di vivere?

Non sempre le due cose coincidono e solo tenendo conto di tutti i fattori potrai trovare lo stile giusto per te.

E quale momento più perfetto del cambio di stagione, quando per forza devi aprire quelle ante?

Ti avevo già dato qui delle regole pratiche per fare il cambio di stagione con minima spesa (di tempo) e massima resa (di organizzazione e spazio).

Voglio adesso focalizzarmi su alcuni punti.

Quando avrai svuotato completamente l’armadio e starai osservando (e ripeto prendendo in mano uno per uno) i capi della stagione appena trascorsa per fare la cernita in merito a quali di loro porterai con te anche l’anno prossimo, e i capi della stagione futura per posizionarli nell’armadio (per colore, per categoria, per look) fermati un attimo.

E fatti queste domande:

1- Quale di questi capi ho portato con più gioia?

2- Con quali di questi abiti mi piacevo di più? E perché?

3- Quale di questi abiti indossavo quando un certo incontro, appuntamento, evento è andato bene. Oppure è andato male?

4- Quale è stato il capo del mio cuore? Quello che quando ero in dubbio ho indossato per sentirmi bene?

5- Perché è stato il capo del mio cuore? Se mi ha fatto sentire a mio agio come mai questo è avvenuto? C’entra la forma (che magari mi copre i difetti) o il colore (che mi da forza?)

Certo l’abito del cuore ci ricorda magari un bel periodo della nostra vita, ma perché quel periodo era bello? Che sensazioni ti porta alla mente? Quali di queste sensazioni ti piacerebbe rispecchiare con la tua immagine?

Io per esempio amo molto l’abito che indosso in questa foto (tra l’altro alle prese con un cambio di stagione). È rosso, è Made in Italy, ha una taglio rétro femminile che mi piace e mi racconta. Quando il tempo è incerto, non fa troppo caldo ma nemmeno freddo (e anche io ho dubbi su come vestirmi), lo indosso molto volentieri. La stoffa è molto buona e protegge dagli aloni di sudore. Il colore mi da energia e mi fa sorridere. Il modello è morbido ma strutturato al tempo stesso, un po’ come me.

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E ancora:

6- Quali capi invece mi hanno fatto sentire a disagio quando li ho mai messi? Perché?

7- Quali capi non ho mai messo e perché?

8- Quali di questi abiti quando li guardo posso esclamare: sì parlano di me?

Non arrovellarti per dare la risposta giusta, concediti il lusso di una risposta di pancia, non stiamo facendo un esame e il risultato è solo per te.

Più di getto risponderai più le risposte ti sorprenderanno e saranno in grado di indicarti la strada.

Se possibile però annotati le tue considerazioni (su un quadernetto o un foglio Excel come ti pare) e non dimenticare il posto dove le hai scritte.

Sarà utile riprenderle in mano e confrontarle ogni anno per monitorare la situazione.

Quando il metodo Konmari non funziona è perché Marie si concentra molto sulle domande 6 e soprattutto la prima parte della 7.

Per esperienza maturata durante la consulenza d’immagine o quando faccio formazione posso affermare con certezza che è molto difficile buttare gli abiti che non si è mai messo perché, esattamente come quando si è deciso di comprarli, quegli abiti sono diventati depositari delle nostre speranze.

“Un giorno dimagrirò e ci entrerò, un giorno avrò l’occasione giusta per metterlo, un giorno troverò qualcosa con cui abbinarlo”.

L’ultima affermazione è la più facile da risolvere e proverò ad aiutarti anche io qui sul blog prossimamente.

Molto spesso però quel giorno non arriverà mai ma la speranza, come si sa, è ultima a morire.

Quindi sarà difficile buttarli via e insieme, simbolicamente, buttare le nostre speranze.

Necessario è quindi aggiustare il tiro alle speranze, non abbatterle.

L’unico modo possibile per farlo e per riuscire insieme a capire davvero quali sono i capi che fanno per noi è ascoltare quello che ci dicono. Anche di noi.

E farlo attraverso i nostri occhi.

Questo ragionamento va a toccare sia la nostra sfera personale che professionale.

I nostri vestiti sono sempre con noi, camminano con noi, ridono con noi, prendono il treno con noi, stanno alla scrivania con noi, vivono con noi.

Parlano di noi.

Cosa ti raccontano i tuoi abiti della Primavera- Estate che hai appena trascorso? E quelli dell’Autunno- Inverno che ricordi ti suscitano? Cosa vorresti portare con te e cosa invece preferiresti non replicare?

Quali nuovi progetti vorresti vestire? Quale successo?

Mentre ci pensi, visualizzati. Che vestiti indossi?

E adesso, con questi nuovi occhi, prova a decidere cosa tenere e cosa invece non fa più per te (e anche qui contraddico Marie che dice “BUTTA” suggerendo “regala, vendi o scambia con le tue amiche in un bel swap party”).

La prima volta che farai questi ragionamenti magari ti richiederanno un po’ di sforzo, però sono certa che alla lunga ti semplificheranno la vita e ti aiuteranno a capire cosa racconti con la tua immagine a te stesso e agli altri e se quello che comunichi è coerente con i tuoi obiettivi, anche lavorativi.

Valeria dopo aver partecipato ad una data milanese del mio corso  mi scrive nel “dicono di me” di aver imparato che “per vestirsi bisogna pensare: esercizio che richiede tempo ed energie, ma in cambio promette inaspettate vagonate di autostima”.

Il messaggio è proprio questo qui e all’autostima aggiungo la consapevolezza.

Ci vuoi provare?

E in caso di dubbi contattami senza esitare, ti rispondo sempre molto volentieri.

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Etichettato con:analisi guardaroba, cambio armadio, guardaroba, riorganizzazione guardaroba · 2 commenti

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Commenti

  1. Vivy dice

    8 aprile 2016 a 15:57

    Evviva!!! Ho appena fatto il mio cambio di stagione ed ero felicissima di passare al blu e al beige per lasciarmi alle spalle il nero e il grigio. Il colore mi rappresenta di più ma ho vissuto dei bei momenti andhe col nero…
    Baci
    Vivy

    Rispondi
    • Anna dice

      10 aprile 2016 a 8:30

      L’importante è che il tuo guardaroba parli di te e di tutti i tuoi bei momenti! Un abbraccio!

      Rispondi

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Eccomi!

Mi chiamo Anna Turcato, e da sempre uso la moda per esprimere me stessa.
Sono una image consultant e style strategist. Ho base a Venezia ma mi sposto, spesso e molto volentieri, in tutta Italia e lavoro tantissimo con e grazie alla rete. Leggi tutto…

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Metti un negozio @la_nappa appena rinnovato con una proprietaria come Alessandra che è sensibile, curiosa, appassionata e vuole rendere le sue clienti sempre più felici.
Metti un gruppo di donne, ognuna pronta a mettersi in gioco, uscire dal guscio e vedere finalmente la sua bellezza più colorata e reale. 
Metti una consulente d'immagine, una truccatrice, una parrucchiera e una fotografa e il risultato è festa.
Festa per gli occhi, festa per lo spirito, spalle ben dritte, sorrisi e tanta dolcezza.
Grazie Alessandra per avermi chiamata a svelare tutto questo splendore.
Grazie alle partecipanti che hanno provato con gioia capi nuovi, fuori dalla loro zona di comfort e insieme a me hanno ritrovato i colori e la voglia di illuminarsi e di raccontare la propria personalità con le scelte di stile, dal viola all'animo rock. 
Grazie a chi ha saputo rendere i miei consigli ancora più reali con il trucco e la pettinatura. 
Grazie a @beatrice.mancini per aver fotografato tutti i "prima e dopo" mettendo a proprio agio e divertendo come solo lei sa fare. 
Un pomeriggio che porterò per sempre nel cuore. E adesso sono curiosa di vedere come metterete in pratica i miei suggerimenti da oggi!
....
Ti piacerebbe realizzare un appuntamento come questo nel tuo negozio? Scrivimi!
  • Questa non è una foto patinata ma è una foto vera.
Sono in treno e sto andando a Verona dove mi aspetta un gruppo di donne e un negozio nuovo e scintillante che pensa anche a chi ha curve morbide e non vuole rinunciare per questo a esprimere la propria personalità con lo stile.
Quella che tengo in mano è una vecchia carta d'identità che ho trovato qualche tempo fa a casa dei miei genitori.
Da allora la porto sempre con me.
Lo faccio per ricordarmi di questa ragazza con la pelle tesa, i capelli corti, le sopracciglia troppo sottili e lo sguardo rivolto verso il futuro. 
Lo faccio per ricordarmi dei suoi vent'anni, tormentati e maestosi, e dei suoi sogni che sto cercando di realizzare piano piano.
Alcuni non avverranno mai, altri non sapeva nemmeno di averli, ma quello che vorrei dirle è "Anna proverò ogni giorno a renderti felice!"
  • La vedi questa ragazza (che continua a definirsi ragazza anche se ormai è una signora)?
Questa ragazza sorride sempre, ti ascolta, ti accoglie con dolcezza e cura e, con i suoi vestiti rosa, ti racconta che per lei l'empatia è la chiave per comprendere il mondo e le persone.
Perché ci crede davvero quando dice che ama il suo lavoro e si innamora sempre un po' dei suoi clienti.
Beh questa ragazza è anche una che non si fa mettere i piedi in testa e alla gonna floreale abbina il chiodo in pelle (sempre rosa eh).
Questa ragazza se si sveglia la mattina, scorre sui social e trova un post di una sua collega consulente d'immagine con, praticamente, la trascrizione scritta di suo (suo inteso come mio) video del 2014 continua a sorridere ma tira fuori il chiodo.
Un bellissimo riassunto eh, c'è tutto:
"usa l'immagine come uno strumento per comunicarti fin dalla prima impressione"
"la cura dei dettagli porterà una idea accuratezza e trasmetterà professionalità"
"non scegliere è già una scelta"
"la mancanza di cura è l'alibi di chi non sa scegliere"
"la tua immagine parla di te insegnale a parlare"
"trova il tuo tratto distintivo"
C'è persino il tema dello scaffale di cui parlo ad ogni mio corso (e se sei venuto lo sai). Quasi quasi questa ragazza ringrazia. 
Vuoi ascoltare il mio intervento originale? 
Trovi il link in bio.
....
Pic by @beatrice.mancini
  • Oggi sul blog ti racconto la storia di due sorelle.
Due sorelle diverse in tutto.
Elisa non si accontenta della prima soluzione che le viene proposta ma desidera sempre approfondire i concetti, sperimentare in prima persona e poi aggiungere il suo tocco creativo.
Cinzia ride alla vita: è solare, ironica, sempre con la battuta pronta, perché sa che questo è l'unico modo per affrontare le difficoltà che la vita ci presenta, anche quando si tratta di numeri che non tornano.
Elisa e Cinzia sono diverse nella personalità, nel fisico, nelle scelte di abbigliamento.
Diverse sì ma complementari, complementari proprio come il blu e l'arancione, due colori che indossati agli opposti ma che indossati insieme si aiutano l'uno con l'altro a tirare fuori il meglio e si mettono nella condizione di ispirare equilibrio e fiducia, mantenendo sempre l'energia e l'ottimismo. 
La storia di Elisa e Cinzia è anche la storia di due sorelle unite dallo stesso sogno che hanno deciso di creare un marchio di arredamento con il loro nome @lesorellemartini, che portasse con sé tutti i loro valori più autentici.
La storia di queste sorelle ma è anche un po' la mia storia perché Elisa e Cinzia hanno chiesto a me di aiutarle a raccontarsi in un nuovo progetto di stile e immagine.
Sei curiosa?
Trovi il link al post in bio. 
Poi torna a commentare e sono curiosa: 
che rapporto hai tu con tua sorella? 
Riuscireste a lavorare insieme? 
#sorelle #consulenzadimmagine #imageconsultant #imageconsulting #myjob #amoilmiolavoro #progettodistile
  • Proprio in questi giorni che Milano è in fermento per il #salonedelmobile ho ritrovato queste foto (se scorri con il ditino le vedi). Io che cucino insieme ad un cuoco di Real Time esattamente 4 anni fa dentro allo stand di Franke Cucine proprio al salone.
Sembra passata una vita eppure ero sempre la stessa: io con i miei abitini colorati e Made in Italy, io con i gioielli fatti su misura per me (come la collana che ricorda il cibo creata da @adriana.delfino ), io che avevo portato i mini carciofi creati con le perle veneziane da @marisaconvento ad intonarsi con i finger food che avremmo creato. 
Io che non so cucinare perché fatico a stare alle regole, io che mi imbarazzo a fare la "figa" ma che amo stare in mezzo alla gente e se mi danno un microfono in fondo mi piace. 
E tu quando ti rivedi nelle foto di qualche anno fa cosa pensi?
Ti riconosci?
A me è venuta voglia di tagliare i capelli più corti.
  • Questa è #lastoriainunlook di Marta una ragazza che ascolta la musica rock, ama i film romantici e fa una vita d'ufficio.
Marta veste di nero perché così è più comodo ma c'è sempre qualcosa che non torna quando si guarda allo specchio.
In quegli abiti dritti e scuri non si vede. Certo la proteggono dalla sua timidezza e dalla paura di essere troppo esposta ma le fanno dimenticare la sua creatività.
Le fanno anche dimenticare che lei ha un punto vita che un abitino più infiancato o una giacca con le maniche a sbuffo le farebbero ricordare.
Che ne dici del #look che ho preparato per Marta? 
Hai bisogno di trovare una soluzione che ti faccia guardare un po' oltre? Ispirati al tocco di giallo in questo #outfit. 
Sandali o stringate?
-Ti piacciono le storie in un Look? Le trovi ogni mercoledì -Vorresti che raccontassi la tua storia con un look? Contattami

Dicono di me

Ho incontrato Anna Turcato quasi per caso, in occasione di una colazione “social” promossa da un’agenzia di comunicazione di Padova. Mi ha colpito subito il suo modo apparentemente leggero ma in realtà estremamente serio e professionale di affrontare il tema dell’abbigliamento, primissimo biglietto da visita in qualsiasi tipo di relazione. Così ho deciso di regalarmi una consulenza personalizzata con lei, chiedendole di darmi una mano a orientare meglio i miei acquisti e a capire come valorizzare la mia personalità attraverso il look, sia nella vita di tutti i giorni sia sul palco. Ho passato con lei un pomeriggio molto divertente e istruttivo: non solo mi è stato molto più chiaro quali sono i meccanismi per cui scelgo un vestito piuttosto che un altro, ma ho capito come valorizzarmi attraverso i colori e le forme giuste per me, come creare abbinamenti efficaci e per nulla scontati… come apparire di 10 centimetri più alta e di 10 kg più magra! Il tutto senza assolutamente stravolg…
Franca PulliaProject Officer e Cantante Venezia
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Affidarsi ad Anna è fare un viaggio nello stile per arrivare poi, finalmente, a (ri)scoprire il proprio. Sempre con attenzione a valorizzare il proprio fisico, e senza dover spendere una fortuna. Vestirsi è un modo per raccontarsi e Anna aiuta a trovare le parole migliori!
Miriam SabollaCommunication & P.R. Manager
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Seguire il corso di Anna e conoscerla è stato davvero un bel regalo! La trovavo già un’ottima comunicatrice sui social, discreta ma presente e soprattutto mai banale, e adesso la trovo ancor più brava a parlare in pubblico e gestire l’aula. Sebbene il mio ambito lavorativo sia del tutto diverso, il tema della comunicazione mi interessa molto ed è quello che mi sta guidando nelle mie scelte, per questo non posso fare a meno di farle i complimenti non solo per essere una brava professionista, ma per come sa comunicare il suo modo di esserlo. Poi che bello il momento delle stoffe colorate! Ti si apre un mondo!
Valentina NardoneMedical Affairs Intern Milano
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Dopo il giro di assistenza shopping con Anna a Verona ho cambiato sguardo. Vestirsi non è più lo stesso, è un’esperienza più luminosa. Adesso rifletto di più e mi chiedo: “ma questo vestito, in azione…me lo vedo?” Porto con me la bella sensazione del pomeriggio con lei, la continua sorpresa nel vedermi diversa e bella, con i suoi consigli sinceri, anche con i miei nuovi chili in più. Eravamo probabilmente in mezzo alla folla, ma lei mi hai messa a mio agio e mi è sembrato fossimo sole. Dopo il giro, facendo tesoro dei suoi consigli, mi sono anche cimentata un po’ da sola negli acquisti o nel reinventare qualche capo del mio guardaroba tutto grigio e nero con una maglia e delle calze color ottanio. L’esperienza con lei è stata anche in certo modo d’esempio su come fare in negozio e non lasciarsi fare: adesso entro sicura e curiosa, mi diverto, senza temere e ascolto solo me. E quando le commesse sbagliano la taglia da darmi non mi faccio più abbindolare. Per fin…
Chiara DelfiniServizi FormazioneMantova
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Il corso con Anna è stata una piacevole esperienza, sono tornata a casa felice e consapevole delle cose da cercare quando andrò a fare shopping. Da ora entrerò in un negozio cercando qualcosa di specifico senza gironzolare a caso e magari copiare gli stili altrui.  Mi sono anche ricordata di alcuni capi che avevo qualche anno fa che mi facevano sentire a mio agio: erano dei colori o delle forme che mi ha proposto al corso Anna.  Intanto la cosa bella è che ho cominciato a guardare le persone e i giornali con occhi diversi.
Sara PelosoSoftware EngineerLugano
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Quando ho contattato Anna non sapevo con esattezza cosa più aspettarmi. Sapevo invece che il mio stile (sche non era proprio tale) non mi piaceva e volevo qualcosa che rappresentasse me, quello che sento, il mio modo di intendere la moda. Ma senza idee precise di cosa questo potesse dire. Anna è riuscita ad interpretare le mie (poche) idee (confuse) e a propormi soluzioni che oggi sono quello che indosso. E mi fanno sentire a mio agio, “allineata” con me stessa in combinazioni a cui non avrei mai pensato. E quando tempo fa, durante un evento, una persona mi ha fatto i complimenti per lo stile unico e riconoscibile … ho capito di aver centrato l’obiettivo di star bene nella mia unicita’ (e ho mentalmente ringraziato Anna per la sua capacità d’introspezione)!”
Simona Biancu Fundraising consultant, trainer, coach.Alessandria
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Dopo l’esperienza del corso fatto con Anna ho messo in pratica i consigli sia su me stessa che sulle clienti del mio piccolo brand “Fiori del mare”. E i risultati si sono visti anche in termini di incremento delle vendite! Se una cliente è interessata al mio prodotto, sulla base della sua “palette” riesco a consigliarla e orientarla su una creazione piuttosto che su un’altra, con risultati sorprendenti.
Claudia DavanzoCrafter San Donà di Piave
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Dopo il corso di Anna è cambiato anche il mio approccio quando entro nei negozi. Mi sono accorta che adesso cerco in maniera consapevole quello che mi dona e “mi serve”. Anche l’approccio al mio guardaroba ora è diverso. Qualche amica notando un cambiamento dopo il corso mi ha detto “il corso ti ha fatto bene!”. Sì ne sono convinta, ho portato a casa non solo la palette colori e le sue preziosissime slide ma anche una migliore consapevolezza della direzione in cui muovermi e una spinta a tirare fuori un tocco di me, a non sentirmi inadeguata ad essere me stessa. Oltre alla bella occasione di confronto che continua nel gruppo su Facebook, creato da Anna dopo il corso.
Laura CrociResponsabile ufficio pubblicità e trafficoMilano
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Il corso di Anna? Un’ esperienza bellissima. Tre parole per descrivere Anna? Pazienza, fantasia e professionalità. Ho capito che quello che appare in superficie è solo la minima parte del suo lavoro certosino e appassionato di ogni giorno. Il corso è stata una vera e propria terapia: l’ho visto sul mio volto e su quello delle mie compagne di classe durante la giornata, l’ho sperimentato nei miei cambiamenti quotidiani dal giorno dopo. Il primo? Indossare quel paio di calze colorate che anelavo da tanto, farlo in una riunione di lavoro e sentirmi a posto con me stessa.  
Michela PolesResponsabile Marketing Venezia
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Anna ha dato un tocco di colore al mio stile. Senza esagerare. Con professionalità ha infatti compreso la mia esigenza di combinare vita lavorativa al mio essere, e non ha disatteso le mie aspettative. Mi ha fornito un documento dettagliato ed esaustivo, con molti outfit e consigli, diventato per me una sorta di bibbia dello stile: il mio< !
Valentina GradoliCommunication SpecialistVarese
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