Miriam e Alessandra sono Altrove.
Altrove è il nome del brand creato dalle due donne e del negozio/laboratorio che, insieme, hanno aperto a Venezia.
Quando entri nello spazio creativo di Alessandra e Miriam sei Altrove.
In un posto dove tutto è bianco, nero e grigio, per non fare troppo rumore e lasciare spazio ai tuoi pensieri.

Altrove Flagship – Venice – Alessandra Milan, Miriam Nonino, foto Alessandra Bello
Dove moda e arte raggiungono una dimensione di coesione e costante sovrapposizione.
Dove la bellezza più vera è quella nascosta.
Dove sono le forme che contano e i dettagli fanno la differenza.
Una tasca, il taglio di una manica, la fodera di una giacca, la consistenza di un tessuto.
Un inserto a righe o a pois.
Dove ogni cosa si può trasformare e assumere una forma diversa per seguire te, i tuoi desideri e il tuo modo di essere e sentire.

Altrove Flagship – Venice – Alessandra Milan, Miriam Nonino, foto Alessandra Bello
La gonna diventa pantalone.
Il cappotto si allunga e si accorcia a seconda del tuo fisico.
La camicia può essere portata sul davanti e sul retro.

Altrove Flagship – Venice – Alessandra Milan, Miriam Nonino, foto Alessandra Bello
Dove quello che conta non è il genere ma l’intenzione.
Perché “nulla è come sembra” e tutto può diventare come decidi tu.
Sta a te, infatti, decidere e contaminare anche con la tua creatività le idee di Miriam e Alessandra.
Perché è con te che ogni capo d’abbigliamento verrà a vivere, te che accompagnerà in ogni situazione.
Tuoi i gesti che dovrà seguire.
Io sono davvero affascinata dalla loro armonia di coppia nel lavoro (a volte più difficile della coppia nell’amore) e dal loro mondo creativo.
Per questo ho deciso di dedicare loro uno spazio in questa rubrica sul Made in Italy.
Per questo le includo sempre nel “Made in Venice Tour”, alla scoperta dei tesori di Venezia (massimo 6 posti come vedi, io mi affretterei a prenotare per le prossime date di Maggio e Giugno).
Per questo, se guardi bene, le trovi nel video sulla mia attività pubblicato qui nella pagina “Chi sono”.
Per questo le voglio sul palco insieme a me quando si tratta di parlare di come salvare la moda attraverso l’innovazione e la bellezza.
Sei curiosa/o di conoscere Alessandra e Miriam?
Ecco l’intervista che ho fatto loro.
AT: Parlateci un po’ di voi e del vostro percorso? Come vi siete avvicinate alla moda?
A
Sarò super sintetica. Avvicinarsi alla moda non è stato un processo cosciente, ci sono nata in mezzo, tradizione di famiglia: il gioco da bambina erano i ritagli dei tessuti finiti per terra… non avevo scelta! Ma per arrivare a farne il mio percorso ho seguito varie strade: dagli studi classici alla storia dell’arte, passando poi a lavorare nella comunicazione e nel retail internazionale… fino ad Altrove!
M
Omnia mea mecum porto.
Graphic designer per vocazione, minimalista per predilezione. Sono i principi sui quali baso il mio lavoro da quasi due decadi. L’interesse per il design, la fotografia e l’arte nelle sue infinite espressioni confluisce, in modo irrefrenabile, nella creazione dell’abbigliamento, portandomi ad una dissezione/costruzione quasi maniacale del cartamodello, vera struttura dell’abito. L’incontro con Alessandra: qui nasce Altrove. La decisione, netta, di seguire finalmente il mio percorso, portando con me tutte le esperienze passate, che tanto hanno dato e tanto spronano quell’attitudine che mi porta altrove.
AT: Perché adesso siete “Altrove”?
Perchè ci siamo incontrate, proprio in quel preciso momento delle nostre vite!
AT: Quanto conta la ricerca per voi?
Nelle aziende solitamente questa è piuttosto “codificata”, pianificata a calendario… per noi è un argomento particolare: l’approccio di Altrove per molti aspetti è legato più al mondo del design che a quello della moda, e questo si riflette direttamente nel modo di fare ricerca. L’ispirazione è intorno a noi, nella geometria di ogni cosa, in ogni nostra giornata. Sempre.
AT: Come funziona il processo creativo per voi? Partite dalla stoffa, dal modello, dalla linea?
Partiamo dalla linea, partiamo dalla forma, sempre. Da lì, passando attraverso il cartamodello e il prototipo su stoffa, arriviamo a selezionare il tessuto: questi passaggi sono fondamentali, non ammettono errori.
AT: Cosa significa per voi creare con le mani?
Il cervello governa la mano e la mano governa il cervello: creare con le mani significa per noi dare forma a ciò che vogliamo ottenere. Un processo intimo ed emozionante allo stesso tempo: attraverso l’imbastitura le mani plasmano l’abito, quello che comunemente viene chiamato prova su tela o prototipo. Ed è qui che il cervello, il pensiero, governa la mano nell’atto di enfatizzare e meno una curva, allungare un fondo, togliere o aggiungere una punta, dare “garbo” ad una forma e perché no, disfare e rimettere in discussione il tutto, ricominciando da un nuovo punto di vista. Le mani, attraverso la macchina da cucire, rivelano ciò che il cervello ha pensato, che per colei che lo ha creato è una dolce e impaziente attesa.
AT: Le fotografie dei vostri capi, nel vostro sito e nella vostra comunicazione, sono molto curate e dal forte afflato artistico, che legame c’è tra moda e arte per voi?
Non li vediamo come due mondi distinti, possiamo considerarli come due aspetti della stessa cosa: l’abito, come del resto l’opera d’arte, prevede la fruizione!
Aldilà di questa considerazione, giocosa magari, siamo talmente convinte del legame fra queste due realtà che abbiamo creato Experience. Un contenitore di racconti (una vera e propria sezione del sito Altrove) in cui trovano spazio fotografia, video, scultura, performance… tanti linguaggi diversi, tutti accomunati dall’intento di raccontare Altrove attraverso l’esperienza di chi indossa i nostri abiti.
Per citarne due su tutti: il lavoro dell’artista Anna Pontel, con il progetto IN. —ES., un viaggio interiore, scandito dal respiro di Pneuma, una scultura aerea che ha accompagnato l’allestimento degli abiti e il diario di bordo costituito da appunti, bozzetti, prototipi e foto che hanno ripercorso le tappe del progetto stesso. Questo percorso è poi sfociato in una collezione di abiti in edizione limitata.
E la più recente esperienza: una serie di fotografie scattate con l’antica tecnica del collodio, recuperata dal fotografo Carlo Furgeri Gilbert, che hanno arricchito lo spazio dell’atelier Altrove dando vita alla mostra Alchemical Beauty: un mix ipnotico di eleganza e sensualità per invitarci alla riscoperta di una tecnica fotografica che ci restituisce il meglio del passato, e alla quale Furgeri Gilbert é riuscito a donare una straordinaria contemporaneità
AT: Miriam e Alessandra, quale è il gioco delle parti tra voi? Come mai la vostra intesa funziona così bene?
Brava, parliamo proprio del gioco delle parti!
Abbiamo la fortuna, enorme, di avere un gusto fortemente simile, talora identico; di avere una formazione abbastanza comune quanto ad interessi, ma con un bagaglio di esperienze e competenze lavorative molto differente.
Seguiamo tutta, ma proprio tutta, la fase creativa insieme. Una volta disegnati i capi e realizzato il campionario, terminato il photo-shooting, lì inizia la vera divisione del lavoro: Miriam segue la parte della comunicazione, grafica e social, Alessandra si occupa della parte commerciale ed amministrativa.
Gli aneddoti in questo senso si sprecano: sappi comunque che Miriam (per Alessandra), e Alessandra (per Miriam) è la sola persona a cui affideremmo la scelta di un acquisto di qualsiasi cosa per se stessa, e non lo faremmo con nessun altro!
A parte queste cose, per lavorare in due ci vuole un grande rispetto per il lavoro dell’altro. Senza di quello, non funziona nulla.
AT: Ci segnalate un brand di Made in Italy che vi piace?
Te ne segnaliamo due.
Uno di calzature, perchè davvero particolare: Marsèll. Ha un approccio poco tradizionale, utilizza la pelle come fosse tessuto, in maniera decisamente inconsueta, con linee forti, ed interagisce continuamente e profondamente con il mondo dell’arte contemporanea.
Il secondo è TMR RSO: Tamara Roso è una designer italiana, che crea borse ed accessori in pelle per noi incredibili. Realizzate interamente a mano, in pelle, secondo un design netto, assoluto, senza tempo.
Ti è venuta voglia di andare Altrove?
Come ti dicevo lo spazio di Alessandra e Miriam è tra le tappe del Made in Venice Tour che ho creato per farti scoprire la mia Venezia del cuore.
Ci sono ancora un paio di posti liberi per le date del 21 Maggio e del 18 Giugno.
Vieni a passare una giornata insieme a me e a fucine di creatività e autenticità come Alessandra, Miriam, Stefania, Marisa e molti altri?
Potresti ritrovarti a vivere una esperienza unica come questa e provare a fare l’impiraressa:
Io ti aspetto, qui e altrove.
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